Il gerundio è una forma verbale che viene spesso utilizzata in scrittura per descrivere azioni in corso.
Tuttavia, è importante utilizzarlo con cura e attenzione per evitare errori che potrebbero compromettere la chiarezza e l’efficacia del testo.
In questo articolo, esploreremo il modo gerundio e come impiegarlo correttamente, focalizzandoci su tre aspetti per evitare errori antipatici e, purtroppo, comuni.
I dialoghi sono la linfa vitale di una storia e di una narrazione coinvolgente, ma spesso alcuni errori (piccoli, spesso; enormi, altrettanto spesso) possono minare l’efficacia di queste conversazioni tra personaggi.
In questo articolo, esploreremo 4 esempi comuni di errori nei dialoghi e come evitarli.
Scrivere un dialogo è parte integrante di ogni storia. Può essere scritto bene o male, e purtroppo è una delle cose più difficili, i rischi di finire con qualcosa di mediocre sono tantissimi. Prima ancora, però, di entrare nello stile del dialogo, occorre prendere in considerazione alcune accortezze… grafiche, diciamo. Vediamone tre, le più “importanti”.
Un bravo scrittore non deve soltanto saper elaborare e costruire una buona storia con una trama solida e dei personaggi accattivanti; deve anche avere uno stile di scrittura il più possibile pulito e fluido. Proprio per questo, occorre evitare alcuni elementi che appesantiscono, come, nel caso dell’articolo di oggi, i pleonasmi o le tautologie.