Ultimamente (vabbè, da un annetto ormai) leggo dappertutto che non serve più la nostra creatività: ci pensa l’intelligenza artificiale a scrivere per noi, qualsiasi cosa.
Addirittura, ci propinano corsi, webinar, ecc., per imparare e, così, fare soldi a palate.
A parte questo (i soldi a palate, intendo), siamo davvero sicuri che l’IA sia, al momento, in grado di scrivere per noi? Io nutro qualche dubbio, e adesso te lo spiego.
Intelligenza artificiale e romanzi
Quando è esploso il fenomeno ChatGPT (quasi una ChatGPTmania al Madison Square, direi), ovviamente, mi sono iscritta anche io e, non ho problemi ad ammetterlo, ho cominciato a usarlo e tutt’ora lo uso. È molto utile per pianificare, scrivere bozze di articoli o di newsletter e DALL-E genera immagini davvero carine.
Non credo, però, che al momento sia in grado di produrre un romanzo, checché ne dicano guru e compagnia.
Ho anche provato a fare quello, lo ammetto!
Ecco cosa ha prodotto (ps. nomi e altro sono stati sostituiti perché, sia mai, mi fregano pure questo). In questo caso si trattava di scrivere un capitolo partendo da un riassunto. Genere: fantasy.
Dopo aver lasciato il monastero di Ciccia, Ottone, Romero e Mostarda si dirigono verso il bosco di Pappa, sulla strada per ritornare ad Agromonte. La luce del sole filtra attraverso le fronde degli alberi, creando un gioco di ombre sul sentiero che percorrono. L’atmosfera è tranquilla, ma c’è un senso di inquietudine nell’aria.
Mentre avanzano tra gli alberi, Ottone si ferma all’improvviso e fissa qualcosa all’orizzonte. “Mi pare di aver visto dei movimenti tra gli alberi,” sussurra, mettendo tutti in allerta.
Romero e Mostarda si guardano intorno, tendendo l’udito per individuare eventuali rumori sospetti. Prima che possano reagire, il bosco sembra prendere vita intorno a loro. Un gruppo di banditi emerge dalle ombre, circondandoli rapidamente.
“Ragazzi, siamo in trappola,” dice Ottone, stringendo i pugni con rabbia.
I banditi hanno uno sguardo ostile e avido. Si avvicinano al gruppo con sicurezza, sapendo di avere il vantaggio numerico.
“Nessuno si muova,” ordina il capo dei banditi, un uomo robusto con un volto segnato da cicatrici. “Siamo qui per un motivo, e non accetteremo resistenza.”
Direi che c’è già abbastanza materiale per commentare.
Innanzitutto: se non educato a dovere, il BOT di ChatGPT fa un miscuglio di punti di vista (non ho verificato se l’errore persista anche con un comando specifico).
Leggendo, mi verrebbe da pensare che sia Ottone il personaggio da cui viene osservata la scena, visto che è il primo della lista a comparire. Ma poi si scrive: “Romero e Mostarda si guardano intorno, tendendo l’udito per individuare eventuali rumori sospetti”. Quindi lo sguardo passa su di loro. Non pago, il nostro BOT ci infila anche un bel PDV dei banditi: “Si avvicinano al gruppo con sicurezza, sapendo di avere il vantaggio numerico.”
Insomma, la scena, già così (e sono soltanto i primi paragrafi), sarebbe da riscrivere da capo.
E, comunque, se volessimo lasciarla stare, perché vogliamo mantenere un narratore onnisciente (o nasconderci dietro di lui), ci sarebbe ancora molto da fare.
Questo BOT si limita a raccontare una scena, senza mostrare nulla, innanzitutto. E lo fa usando i cliché più comuni.
Ottone stringe i pugni con rabbia, che già di per sé farebbe storcere il naso a qualsiasi lettore forte, perché trito e ritrito. E poi vogliamo parlare del sole, povero lui, che, come sempre, filtra fra le fronde degli alberi? Anche qui siamo di fronte a un bel cliché. Anche il bandito, che viene descritto robusto e col volto segnato da cicatrici: è come ci si aspetterebbe che sia un bandito.
E vogliamo parlare dell’anticipazione a inizio paragrafo? “L’atmosfera è tranquilla, ma c’è un senso di inquietudine nell’aria.” Dai, io chiudo il libro. Avanti un altro!
La prosecuzione di quanto prodotto dal ChatBot non è confortante. Ti lascio alcuni esempi che si commentano da sé.
Mentre proseguono silenziosamente, una ramo si spezza sotto il piede di Fiorella, facendo scattare un rumore sommesso. I banditi li hanno sentiti e si fermano improvvisamente, cercando di localizzare l’origine del suono.
[…]
In lontananza, tra gli alberi, una figura emerge dal buio. È Peven, il comandante dell’esercito di Pané che li ha inseguiti fin nel bosco. Il suo volto è impassibile, ma i suoi occhi brillano di determinazione.
“Finalmente vi ho trovati,” dice Peven con voce fredda. “Non avete scampo.”
Trulla sente il panico salire dentro di sé, ma sa che non può arrendersi. Deve proteggere sé stessa e Padella, e ha il potere di farlo.
Intelligenza artificiale e manuali
Con i manuali, ChatGPT e amici migliorano leggermente, ma, se non siamo ai livelli di una completa riscrittura, occorre una manipolazione del testo di livello 10.
Ecco l’esempio di un capitolo su un ipotetico manuale su come scrivere un romance.
Capitolo 1: Introduzione al Romanzo Rosa
Punto 1: Definizione del Romanzo Rosa
Il romanzo rosa è un genere letterario noto per la sua narrazione centrata sulle relazioni romantiche e amorose. È conosciuto anche con altri nomi come “romanzo d’amore” o “romanzo sentimentale”. La sua caratteristica distintiva è l’accento posto sulle emozioni, sulle dinamiche relazionali e sull’evoluzione dei sentimenti amorosi tra i personaggi principali. Qui di seguito sono descritti gli elementi chiave che definiscono il romanzo rosa:
1. Amore come Tema Centrale: Il romanzo rosa è incentrato sull’amore, che può manifestarsi in diverse forme, come l’amore romantico, l’amore passionale, l’amore a prima vista, o persino l’amore proibito. L’intreccio della storia ruota attorno alla creazione, all’evoluzione e alla risoluzione di relazioni amorose.
2. Emozioni e Sentimenti Profondi: Nel romanzo rosa, l’autore esplora le emozioni dei personaggi in modo profondo e autentico. I lettori sono invitati a immergersi nelle gioie, nei conflitti e nei tormenti emotivi dei protagonisti mentre affrontano le sfide dell’amore.
3. Caratterizzazione Complessa: I personaggi in una storia rosa sono solitamente ben sviluppati e sfaccettati. Gli autori dedicano tempo a creare personaggi con personalità uniche, sfide personali e storie di vita che influenzano il loro modo di amare e di essere amati.
4. La Prospettiva dei Personaggi: Il romanzo rosa spesso offre la prospettiva da parte dei personaggi principali, consentendo ai lettori di immergersi nelle loro menti e cuori. Questo permette una connessione emotiva più profonda con i protagonisti e il loro percorso verso l’amore.
5. Felice Fine: Uno degli aspetti distintivi del romanzo rosa è la garanzia di un lieto fine (HEA, “Happily Ever After”). Anche se i personaggi possono affrontare ostacoli e sfide lungo il percorso, alla fine raggiungono una relazione amorevole e appagante.
6. Variazioni di Sottogenere: Il romanzo rosa si suddivide in numerosi sottogeneri, tra cui il romance storico, il romance contemporaneo, il romance paranormale, il romance erotico e molti altri. Ogni sottogenere ha le sue caratteristiche uniche e il suo pubblico specifico.
In sintesi, il romanzo rosa è un genere che celebra l’amore, le emozioni e le relazioni umane. Offre ai lettori un’opportunità di evasione emotiva e di esplorazione delle dinamiche amorose attraverso personaggi ben definiti e trame coinvolgenti.
È più che palese che, così, il testo va manipolato. Non possiamo lasciare una cosa del genere. Primo, perché chi è scafato capisce subito di avere davanti un testo prodotto dall’intelligenza artificiale; secondo, perché corriamo il rischio che il BOT abbiamo preso interi spezzoni da articoli o altro, e quindi si tratta di plagio.
Inoltre, nei manuali il BOT tende a fare un’introduzione e poi a dare informazioni sotto forma di elenchi puntati, e, alla fine, un riassunto. Una struttura che si ripete e che non è nemmeno chissà che.
Inoltre, se ci fai caso, c’è la tendenza a usare sempre aggettivoni che fanno molto “wow”, come profondo, autentico, appagante, autentico, coinvolgente… Aggettivi che, però, non vogliono dire nulla. E poi ne vogliamo parlare, di tutte quelle maiuscole così brutte per l’italiano?
Non ci siamo nemmeno questa volta.
Intelligenza artificiale e saggi
In questo caso, io non ci ho neanche provato.
Per scrivere un saggio, che so, sui rapporti tra USA e URSS all’inizio della guerra fredda occorre documentarsi su fonti scritte e online (ma che siano certificate), non ci si può basare sulle informazioni che reperisce un BOT.
Nei saggi, soprattutto, ogni informazione va verificata e occorre mettere in nota tutta la bibliografia a cui si è fatto riferimento. Spesso nei saggi troviamo citazioni da altre fonti, che dobbiamo documentare. Anzi: se si tratta di testi argomentativi capita pure che stiamo argomentando contro la posizione di determinati autori in determinate opere; a maggior ragione occorre una documentazione a monte.
Non penso che usare un BOT sarebbe la scelta migliore.
Conclusione (mia, tua non so)
Allo stadio attuale, per fortuna per noi scrittori, editor, eccetera, è ancora difficile affidarsi totalmente a un BOT di intelligenza artificiale, per qualsiasi genere di testo vogliamo produrre. Possiamo farlo, certo che sì, ma dobbiamo, poi, effettuare corpose revisioni e riletture, perché, anche se grammaticalmente i BOT non fanno errori (a parte strafalcioni calcati dall’inglese, che è la lingua con cui nascono), c’è MOLTO altro dietro un libro di letteratura o un manuale; per non parlare della saggistica.
Se la pensi come me, qui sotto c’è un regalo che potrebbe interessarti. Se invece ritieni che ChatGPT e amici faranno d’ora in poi al caso tuo, mi spiace di averti rubato qualche minuto del tuo tempo.