
Scrivere un buon dialogo è un’arte che non può essere appresa in due giorni e nemmeno in dieci anni. È un lavoro costante che lo scrittore, anche il più bravo, fa su di sé e sulle proprie storie. Cancella e riscrive, cancella e riscrive, finché il dialogo non è quello giusto. Ossia, è verosimile, porta avanti la storia, dà voce al carattere di ciascun personaggio. Scrivere un dialogo non è quindi facile e ci vogliono ore e ore di tentativi. Prima di capire quali sono i trucchi per un dialogo efficace, dobbiamo però capire cosa evitare.

>Una scrittura incisiva e accattivante non deve mai fermarsi al “già sentito”. Anzi: più originale è e più il lettore sarà contento e se ne ricorderà. Per questo, nell’articolo di oggi ti elenco dieci espressioni che dovresti evitare, se non vuoi cadere nella banalità e rischiare che la tua scrittura venga etichettata come “qualcosa che ho già letto”.

Ormai si sa, di errori di scrittura se ne commettono un po’ ovunque, e chiunque, anche lo scrittore più in gamba, non ne è esente.
Certo, alcuni saltano subito all’occhio, anche all’editor in erba; altri invece riguardano lo stile e sono più difficili da scovare. Ne vediamo tre oggi: mi raccomando, evitali!

Il problema che hanno molti autori, soprattutto emergenti, è di non riuscire a esprimere al meglio quanto hanno dentro. Il più delle volte è la fatica di tradurre su carta i propri pensieri, che si risolve in frasi difficili da leggere e da digerire. In questa seconda parte di una breve guida, ti mostro come rendere la tua scrittura più incisiva.

Il problema che hanno molti autori, soprattutto emergenti, è di non riuscire a esprimere al meglio quanto hanno dentro. Il più delle volte è la fatica di tradurre su carta i propri pensieri, che si risolve in frasi difficili da leggere e da digerire. In questa prima parte di una breve guida, ti insegno come rendere la tua scrittura più incisiva.