Come distinguere le vere recensioni negative di Amazon da quelle fuffa

Se sei un autore mediamente conosciuto, ci sarai incappato anche tu.

Le recensioni negative di Amazon.

Brutta storia, soprattutto quando nulla hanno a che vedere con il tuo libro ma vogliono solo denigrarti.


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Amazon e le recensioni

Chissà perché, ma le recensioni di Amazon sembrano contare il triplo di quelle rilasciate su altri negozi online o di quelle su blog e giornali.

Gente che si strappa i capelli se il rating del loro libro è inferiore alle cinque stelline, gente che fa delle vere e proprie crociate contro autori a suon di una stellina… potrei continuare all’infinito.

Forse perché Amazon è il negozio online principale su cui tutti acquistano tutto, tra cui e-book e cartacei, e quindi viene normale leggere lì le opinioni di altri.

Io stessa, se devo essere sincera, quando voglio acquistare un libro do sempre un’occhiata alle recensioni su Amazon (che poi vi faccia affidamento è un’altra questione).

Quindi è normale, per un autore, aver a cuore cosa pensino i lettori sul suo libro, e soprattutto cosa scrivano su Amazon. Soprattutto se ciò che scrivono è negativo.

Ci sono, però, recensioni e recensioni.

editing

Recensioni negative e recensioni negative fuffa

A un lettore il tuo libro può non piacere perché l’ha letto e l’ha trovato inferiore alle aspettative. E può capitare che lo scriva su Amazon, soprattutto se ha preso il libro da lì.

In questo caso, non serve piangere o arrabbiarsi, oppure criticare apertamente la cattiva recensione. Innanzitutto è deleterio per te come autore, perché segno di poca professionalità, e poi mettiti il cuore in pace: non puoi piacere a tutti.

E, come scrivevo all’inizio, se sei un autore mediamente conosciuto, fidati che qualche recensione a una stellina arriva sicuramente.

Un altro paio di maniche è quando la persona che scrive non solo non ha letto il tuo libro, ma la sua “recensione” è volta solo a denigrarti.

Ma come distinguere una vera recensione, seppur negativa, da sterco in faccia?

Purtroppo Amazon fa sempre dei grandi pasticci con le recensioni: lascia quelle negative che tutto sono fuorché recensioni e toglie quelle positive (che magari invece recensioni lo sono, eccome!).

Basti vedere le recensioni al nuovo libro di Stephen King: numerose a una stella solo perché costa troppo. E gente che scrive che non lo comprerà mai, quindi di tutto parliamo fuorché di una recensione!

Elenco di “recensioni” a una stella sul libro di King

Che poi, lasciatemelo dire, queste critiche di massa l’editore non le guarda nemmeno. Era successa la stessa cosa qualche anno fa per il libro di Ken Follett, “La colonna di fuoco”, e mi pare che il prezzo sia rimasto lo stesso per un po’, almeno fino a quando non è uscita la versione tascabile (e pure l’ebook è sceso alla “modica” cifra di 9,99 euro).

Quindi, se ti aspetti che Amazon (non me ne voglia, perché io mi ci rifornisco quotidianamente) faccia qualche cosa per recensioni negative fuffa, lascia stare, perché mai farà nulla.

Ritorniamo però alle recensioni negative e a come distinguere quelle “vere” da quelle “farlocche”.

Innanzitutto, per sapere se un lettore ha effettivamente acquistato il tuo libro su Amazon, basta vedere se sotto la recensione compare la dicitura “acquisto verificato”. In tal caso, se la recensione è negativa, si ipotizza che il lettore il libro lo abbia letto e non gli sia piaciuto.

Peccato non sia così semplice discernere usando solo questo paletto, e adesso ti dico perché.

I libri presi in prestito su Kindle Unlimited non hanno la dicitura “acquisto verificato” nelle recensioni.

Ho cercato in lungo e in largo, anche sulla FAQ di Amazon, e ho chiesto un po’ dappertutto, ma sembra che se prendi un prestito un libro attraverso il servizio Kindle Unlimited e lo recensisci, la dicitura “acquisto verificato” non compaia.

Ho fatto la “prova del nove” io stessa, prendendo in prestito un testo e recensendolo: effettivamente la dicitura sotto la mia recensione non c’è.

Questo è un libro che ho preso in prestito:

Questa la mia recensione: effettivamente la dicitura “acquisto verificato” non c’è.

Se il tuo libro è su Kindle Unlimited, allora, è davvero difficile stabilire se una recensione negativa è tale perché effettivamente la persona che l’ha scritta ha letto il libro e non le è piaciuto, oppure se è messa solo per ridurti il rating o criticarti.

Il problema, ahimè, si pone anche se il tuo libro non è su Kindle Unlimited: tutti possono recensire su Amazon (per fortuna solo profili con almeno 50 euro di acquisti, ma sono rari i casi di profili con acquisti inferiori, soprattutto se usano regolarmente Amazon), e soprattutto possono recensire anche libri che non hanno acquistato lì, ma ad esempio in libreria. In tutti questi casi, la dicitura “acquisto verificato” non c’è.

Distinguere una recensione negativa giusta da una fasulla diventa allora molto complicato.

Ci sono però alcuni trucchetti che puoi usare per capire dove puoi metterti l’anima in pace e dove puoi arrabbiarti perché ne hai tutte le ragioni.

Innanzitutto, una recensione negativa “come si deve” si presume dica anche perché il libro non è piaciuto. Perlomeno, io di solito faccio così, non solo per i libri ma anche per altri prodotti acquistati su Amazon.

Una recensione negativa vera, in altre parole, dovrebbe essere anche costruttiva, o comunque fornire valide motivazioni per cui tal libro non è piaciuto. In fondo, se scriviamo che qualcosa non ci è piaciuto diciamo anche i motivi, giusto?

Secondo punto: chi “recensisce” solo per denigrarti usa termini volti proprio a offenderti. Certo, lo fa in maniera subdola, perché Amazon (almeno quello) rifiuta recensioni offensive, ma comunque si capisce subito che non ha letto il libro e scrive solo per il piacere di mettere una stellina.

Come esempio ti lascio una recensione negativa che mi sono beccata sul romanzo “Io sono l’usignolo”: chiaro esempio, e perdona la ripetizione, che non solo la persona non ha letto il libro, ma ha scritto solo per pura critica.

C’è anche un altro modo per smascherare questi supposti lettori. Purtroppo non valido al 100%, ma in alcuni casi utile.

Se clicchi sul nome del recensore, chiamiamolo così, ti verrà fuori il suo profilo con tutti i prodotti che ha recensito. Ebbene, se non compra mai libri e l’unico è il tuo, inizierei a farmi qualche domanda. Insomma, sembra proprio che abbia messo la recensione “tanto per”, e soprattutto che non usi Amazon per acquistare libri.

Meglio ancora quando sul profilo del recensore compaiono altri libri, oltre al tuo, e tutti con una stella o due: in questo caso il (sempre supposto) recensore non solo non li ha letti, ma si sta divertendo ad attaccare anche altri autori oltre te, e magari a te collegati.

È il caso di un violento attacco hater che il Collettivo Scrittori Uniti ha subito l’anno scorso da parte di una persona che faceva recensioni sotto profili prestati (non suoi, così da averne due o tre per ogni libro), e tutte le recensioni riguardavano libri di autori facenti parte del CSU. Ti mostrerei gli screenshot, ma sotto minaccia di denuncia questa persona le ha tolte.

Allora che fare?

Be’, se effettivamente hai appurato che qualcuno sta denigrando il tuo libro per il piacere di farlo, o perché ha dell’astio nei tuoi confronti, agire tempestivamente è la soluzione migliore.

In questo caso, la frase dantesca “non ti curar di loro ma guarda e passa” non ha granché senso, perché c’è qualcuno che possiamo rigirarla in molti modi, ma ti sta attaccando e non ha voglia di giocare. Soprattutto quanto colpisce a più riprese i tuoi libri con profili prestati.

È come se avessi un negozio di vestiti e qualcuno si divertisse a invogliare la gente a non comprarli. Ovvio che bisogna prendere una decisione seria, perché la situazione è seria.

Certo, c’è sempre l’opzione “occhio per occhio” se questa persona è anch’essa autore, e rendere la pariglia piazzando una bella recensione negativa ai suoi libri è gratificante, ma innesteresti una spirale infinita in cui a nuovi libri equivarranno nuove recensioni, magari anche con profili prestati. Una storia senza fine.

Meglio agire subito per vie più serie.

Per prima cosa, anche se per esperienza non è che dia i suoi frutti, occorre segnalare l’abuso della recensione (compare la dicitura sotto la recensione “segnala abuso”) ed eventualmente il profilo del recensore. Poi, scrivere direttamente ad Amazon spiegando la situazione e chiedendo che prenda provvedimenti.

Ahimè, Amazon difficilmente lo fa, e l’esperienza del Collettivo Scrittori Uniti di cui ti parlavo prima è un esempio, visto che nonostante le numerose segnalazioni le recensioni rimanevano, però ti consiglio di provare.

Se la situazione peggiora, nel senso che continuano ad arrivarti recensioni negative fasulle (sempre magari da profili prestati), è bene contattare anche la polizia postale.

Queste persone che si divertono a pubblicare recensioni negative denigratorie sono furbe, perché come ti dicevo difficilmente usano termini offensivi e insultano usando una maniera più subdola, ma se comunque la recensione mostra una, anche se non palese, diffamazione, una bella multa non gliela toglie nessuno, come afferma l’articolo 595 del codice penale. Se quindi la recensione ricevuta ti pare che appartenga a questa tipologia, chiedi subito aiuto a un legale, perché siamo davanti a un vero e proprio reato.

Insomma, si spera sempre di non dover ricorrere a misure drastiche, ma se chi scrive recensioni negative continua a farlo, e soprattutto se hai la certezza di conoscere questa persona, è bene agire tempestivamente.

Per fortuna che non tutti leggono le recensioni di Amazon (sia negative sia positive, perché attenzione! Esistono anche le recensioni positive fuffa, ne parlerò più avanti) e le prendono come oro colato, e di certo non decidono se acquistare un libro per via delle recensioni. O magari lo acquistano proprio perché ha delle recensioni negative: chissà, forse per vedere se effettivamente il libro è così brutto come si dice (provare per credere: io l’ho fatto e spesso le recensioni negative non c’entravano un bel niente con il contenuto del romanzo!).