Piattaforme di blogging: le migliori per le tue esigenze
Nelle scorse settimane abbiamo visto come sia importante avere un blog personale o aziendale, soprattutto se vogliamo promuovere noi stessi o i nostri prodotti e servizi.
Blogger e WordPress sono le piattaforme di blogging più usate e conosciute, ma non sono le sole.
In questo articolo andremo oltre e vedremo quali altre piattaforme di blogging esistono, e se davvero possono servirti.
Una delle primissime cose che insegnano nei corsi sui social media, è che è bene conoscerli tutti, ma è meglio usarne solo pochi per sfruttarli al meglio.
Avere 20 profili social di cui 10 blog, tutti poco aggiornati e frammentari, non va bene.
È meglio curare uno, due, massimo tre profili, e uno o due blog.
Le piattaforme più conosciute: WordPress e Blogger
WordPress e Blogger sono le piattaforme più conosciute e utilizzate.
Blogger, di proprietà di Google, è molto semplice e intuitivo, anche se un po’ rigido nell’impaginazione.
WordPress, al contrario, è più flessibile e offre due alternative: WordPress.com, un servizio di hosting dove puoi creare gratuitamente il tuo blog con dominio miosito.wordpress.com; e WordPress.org, un software open source da installare su PC e che ti dà la massima libertà di personalizzazione del tuo blog. Devi, però, acquistare un dominio.
Ho personalmente sperimentato sia Blogger sia WordPress e mi sono trovata bene con entrambi. Blogger è più “antipatico” nella scrittura dei post, poiché spesso ha un modo tutto suo di formattare (ad esempio se fai copia e incolla ti cambia il font e non riesci a modificarlo). Tuttavia, se sei smanettone con l’html, non dovresti avere problemi.
WordPress è molto meglio per l’ampiezza di plugin e forme di personalizzazione, ma questo solo se hai acquistato un dominio. In ogni caso, i plugin della versione free sono già molto interessanti.
Altre piattaforme di blogging
Come ho scritto all’inizio, oltre a WordPress e Blogger esistono altre piattaforme di blogging. Qualcuina forse la consoci già, qualcun’altra no.
In ogni caso ecco una lista delle 5 piattaforme di blogging più usate (oltre a WordPress e Blogger).
1. Tumblr
Tumblr è una via di mezzo tra il blog e il social media. È una sorta di microblogging, un po’ come Twitter, dove prevalgono la brevità e l’impatto visivo.
In effetti la struttura è simile a quella di un qualsiasi social media, come vedi dall’immagine.
Anche su Tumblr puoi usare i tag e mettere mi piace ai post degli altri. La condivisione viene invece chiamata reblog, e pensa che il 90% dei post è rappresentato da articoli rebloggati!
Come in altri social network, puoi scegliere che cosa postare: testo, foto, citazione, link, audio, video… Puoi anche scegliere di postare una chat, che simile al post .
Che cosa accomuna Tumblr a un blog? Be’, la possibilità, ad esempio, di modificare a proprio piacimento il proprio profilo, cosa che non si può fare, invece, con Facebook o Twitter. Come per un qualsiasi altro blog, puoi personalizzare il tuo profilo, che ha anche un nome, che puoi modificare (ad esempio: Io e i libri). Il tuo indirizzo sarà www.miosito.tumblr.com
Poiché Tumblr è una via di mezzo tra blog e social network, e poiché predilige la grafica rispetto ai contenuti (siccome le immagini sono più visive e d’impatto), ti consiglio, se vuoi aprire un blog con Tumblr, di focalizzarti soprattutto sull’aspetto visivo, con immagini, citazioni, teaser. Non limitarti a rebloggare post di altri. Cerca di metterci anche del tuo.
2. Medium
In pochi ancora conoscono Medium, e devo confessarti che, fino a qualche mese fa, io ero tra questi.
Medium è il fratello di Twitter, poiché nasce grazie all’idea di uno dei suoi fondatori. È il parente adulto, diciamo, poiché è una vera e propria piattaforma di blogging.
Puoi creare un tuo profilo (puoi accedere con Twitter, ma anche con Facebook, Google+ o tramite e-mail), puoi seguire i tuoi interessi (è la prima cosa che Medium ti chiede una volta registrato) e puoi postare articoli che non hanno limite di lunghezza.
Il format per postare articoli è molto semplice, come vedi da questa immagine:
I post vengono chiamati stories. Il profilo personale è personalizzabile (passami il gioco di parole) e visivamente rispecchia i canoni del blog classico, con i post elencati per data e la possibilità di navigare per categorie, post popolari o in primo piano.
Se vuoi un blog semplice e che ti permetta anche di seguire i tuoi interessi senza doverli andare a cercare, ti consiglio Medium.
3. Twitter
E chi non conosce Twitter? Ammettilo, anche tu hai cinguettato, e più di una volta!
Per chi non sapesse che cos’è, Twitter è la piattaforma di microblogging per eccellenza. Puoi postare brevi contenuti (massimo 160 parole), oppure immagini e link. Puoi seguire chi ti piace e interagire con la community grazie agli hashtag o agli argomenti in tendenza.
E sono proprio gli hashtag di Twitter che ormai stanno spopolando!
Twitter non è un vero e proprio blog, piuttosto un social network che ultimamente, nella grafica e interfaccia, è molto simile a Facebook.
Interessante è la sezione Tendenze, dove puoi vedere gli argomenti più cinguettati segnalati o meno da hashtag, e dove puoi interagire e dire la tua.
Un po’ come Tumblr, anche Twitter preferisce la brevità (e come se no! Con 160 caratteri non scriverai un poema epico!). Quindi devi fare attenzione a cosa (e come) scrivere.
Ad esempio ti consiglio di usare molto le immagini e di calibrare gli hashtag.
Scrivere:
#oggi è #uscito il mio #nuovo #libro #fantasy, correte a #comprarlo nelle #librerie
non è sbagliato, ma tutti quegli hashtag danno un po’ fastidio agli occhi.
Quindi: contenuti brevi e d’impatto, hashtag solo se servono e belle immagini!
4. Linkedin Publishing
Linkedin è il social network professionale, usato per avvicinare domanda e offerta di lavoro.
In Italia parecchi ancora non lo conoscono, ma se hai intenzione di presentare te stesso o la tua attività, avere un profilo Linkedin è essenziale.
Navigando e spulciando qua e là, ho scoperto che esiste anche la versione “blog” di Linkedin, che fino a qualche tempo fa si chiamava Pulse, adesso mi rimanda al nome Linkedin Publishing.
Non sai quanta fatica ho fatto per capire come si acceda alla sezione blog! Linkedin sta facendo tanti aggiornamenti, non ultimo quello grafico, che lo fa assomigliare (strano!) al famoso collega Facebook. Proprio oggi ho aperto il mio profilo dopo tanto (lo ammetto, anche io non lo uso molto), e ho scoperto la nuova veste della bacheca dove vediamo le attività recenti dei nostri collegamenti (gli amici di Facebook), e dove possiamo condividere articoli (i post del blog) o immagini.
L’interfaccia dei post è semplicissima:
Una volta pubblicato il nostro articolo, esso sarà visibile sul profilo che è una sorta di curriculum vitae online, quindi del tutto differente da social come Facebook o Twitter o dai classici blog.
La possibilità di scrivere articoli su Linkedin, però, è molto interessante. Come artista o professionista o azienda, puoi condividere la tua esperienza e i tuoi servizi, ma puoi anche scrivere qualcosa su di te, condividere ciò che sai, ciò di cui sei esperto. Un bel passo avanti, vero?
5. Telegraph
Telegraph è un blog davvero particolare.
È stato introdotto dai fondatori dell’app Telegram e si basa sulla tecnologia AMP: in poche parole ognuno vede solo quello di cui ha bisogno, senza banner pubblicitari o altro.
I post di Telegraph sono così: immediati e si caricano velocemente.
Una caratteristica che distingue Telegraph da altri blog/social network, è che puoi postare un articolo senza avere alcun account. Ti basta andare su https://telegra.ph e ti troverai davanti questa schermata:
Niente di più semplice, vero? Una volta scritto il post, lo pubblichi e lo condividi dove vuoi, anche se tecnologia AMP funziona meglio sui gruppi e le chat di Telegram.
Ti rimando a questo articolo per avere notizie più approfondite.
Conclusioni: le caratteristiche principali delle piattaforme di blogging
Esistono altre mille piattaforme di blogging; in questo articolo ti ho riportato solo quelle più conosciute — e più usate.
Io iniziai a “bloggare” più di dieci anni fa, con il vecchio Splinder, che ha chiuso i battenti qualche anno fa. Poi passai a Myspace, ma l’era social si stava ormai avvicinando in modo inesorabile.
I blog odierni sono molto più semplici da usare e intuitivi (il pannello per pubblicare post su Splinder era così simile a Windows 98 da farmi piangere ogni volta!). La possibilità di integrare i blog con i social ci permette di raggiungere chiunque, o quasi.
Ma quali sono le caratteristiche delle piattaforme di blogging che ti ho elencato? Cerchiamo di fare chiarezza, di modo che, se dovrai scegliere, potrai farlo dopo aver valutato tutte le opzioni.
- TUMBLR – visivo, predilige contenuti brevi o immagini. Si possono “rebloggare” gli articoli di altri. Possibilità di modificare a proprio piacimento il profilo personale grazie all’html.
- TWITTER – microblogging, contenuti brevi e a impatto.Frequente l’uso di hashtag, ma non abusarne!
- MEDIUM – semplice e intuitivo, permette di seguire anche le proprie passioni suddividendole per categorie.
- LINKEDIN PUBLISHING – molto utile se si vuole affiancare al profilo Linkedin anche un blog dove mostrare la propria professionalità.
- TELEGRAPH – immediato, nessun account, la tecnologia AMP preserva da contenuti inutili come banner pubblicitari.
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