L’accento
Lo usiamo tutti senza pensarci troppo. Qualche volta bene e qualche volta male.
Ma l’accento, lo conosciamo davvero?
L’italiano, come il francese, è una lingua dove l’accento è obbligatorio. Certo, non in tutte le situazioni, ma in gran parte.
Quindi sbagliare l’accento è un errore.
Ed è uno degli errori più frequenti
Si e non sì, da e non dà, E’ al posto di È…
Se anche tu ti sei trovato in questa situazione, oggi è il tuo giorno fortunato: in questo articolo ti parlerò dei vari usi dell’accento e degli errori più frequenti.
Iniziamo!
Che cos’è l’accento?
Partiamo dalle basi.
Il Sabatini Coletti identifica l’accento come:
Segno grafico che individua la vocale tonica.
In italiano esistono due accenti:
- Quello grave (è, ò), che segnala vocali aperte — tè, caffè, andò, suonò…
- Quello acuto (é), che segnala vocali chiuse — perché, né, sé…
L’accento sulle vocali a, i, u è sempre grave per convenzione, anche se la pronuncia non è né aperta né chiusa: dà, però, più…
Quando usare l’accento?
Devi usare l’accenti (e sottolineo devi) ogniqualvolta cada sull’ultima sillaba, e quindi:
- perché
- sarà
- farò
- andò
- uscì
- dà
- sì
L’accento all’interno di una parola in genere non viene segnalato, salvo nei casi di parole omografe, ossia dalla grafia uguale ma dal significato diverso:
- Ancora (oggetto) e ancora (avverbio)
- Capitano (nome) e capitano (verbo)
- Subito (avverbio) e subito (verbo)
- Eccetera.
In questi casi ti conviene mettere l’accento solo se potrebbe esserci confusione tra le parole, anche se si dovrebbe capire dal contesto:
- Ho ancora voglia di gelato
- Getta l’ancora
- Vengo subito
- Abbiamo subito uno smacco
- Il capitano non è qui ora
- Capitano tutte a noi!
Gli errori più frequenti
E veniamo a noi.
Sai cos’è l’accento e quando metterlo.
Adesso vediamo gli errori più frequenti.
- Si (pronome, nota musicale) al posto di sì (affermativo);
- Da (preposizione) al posto di dà (verbo dare);
- Se (congiunzione o pronome) al posto di sé (riflessivo);
- Ne (avverbio o pronome) al posto di né (congiunzione);
- Li e la (pronomi) al posto di lì e là (avverbi di luogo);
- Perchè al posto di perché.
La prima persona del verbo dare (io do) non vuole l’accento.
Alcuni verbi usati all’imperativo (fa, va, sta) non vogliono l’accento (e quindi fà, và, stà) ma l’apostrofo (fa’, va’, sta’).
Un po’ si scrive con l’apostrofo: un pò è un errore! Il Po è il fiume!
Quando inserisci una vocale maiuscola con l’accento (È), usa la versione accentata e non mettere l’apostrofo!
E’, A’, O’ sono errori.
Se non sai come inserire le vocali accentate, perché sulla tastiera non si trovano), ecco una brevissima guida — per chi usa Microsoft Word.
Come inserire i simboli con Microsoft Word
Vai su Inserisci e poi Simboli (in fondo al menu).
Clicca su “Altri simboli”. Ti si aprirà una finestra dove potrai scegliere i simboli che ti servono (in questo caso le vocali accentate) e inserirli sul file.
Per comodità, Word ti dà anche la possibilità di modificare il tasto di scelta rapida, ossia quella combinazione di tasti che, se digitata, ti farà comparire il simbolo sul foglio.
Clicca su Tasti di scelta rapida e assegna la nuova combinazione.
Conclusioni
Come molti altri segni di punteggiatura (la virgola, il punto e virgola, il punto, i due punti, i punti interrogativi ed esclamativi…) anche l’accento sembra banale ma non lo è.
Ti sembreranno dettagli, ma sono dettagli essenziali.
Quanto è brutto un libro che inizia con: E’ da ieri che ho male alla schiena?
Prima di lasciarti ti racconto una storia. Mi sono iscritta qualche mese fa a uno dei tanti corsi online sulla SEO. Interessante, esaustivo. Ma scritto coi piedi!
Fà come ti dico e la SEO non avrà segreti per te.
La frase non era proprio questa, comunque hai visto l’errore, no?
Risultato? Non so se comprerò altri corsi online da quel sito. Ok i contenuti, ma bisogna anche saper scrivere. E conoscere la punteggiatura!