Siccome sto per cancellare il mio vecchio blog, “L’antico calamaio”, e non voglio perdere le recensioni lì presenti, ho deciso di riproporre le migliori qui.

Spero sia un modo per stuzzicare la tua curiosità e spingerti ad acquistare quello che per me è stato davvero un libro che ha meritato di essere letto.

Oggi propongo la mia recensione di Un bacio al faro di luna di Sonia Sottile.


Che cosa succede quando per tutta la vita sei stato vincitore, senza riserve, e poi, proprio nell’occasione di una vita, il fallimento ti si apre in tutto il suo squallore?

Rachele dovrà scoprirlo sulla sua pelle, dovrà ritrovare la rotta della sua vita e quando l’oggetto della sua rovina entrerà prepotentemente nel suo quotidiano, un duello tra la ragione, il cuore e altri sentimenti scoppierà nel suo Io interiore.

Un viaggio emozionale e a tratti ironico dall’Italia alla Francia, per capire che gli errori a volte non possono essere corretti; un week-end di piacere unirà Rachele all’imprenditore francese Jorge Etienne Picard per la vita, in un amore puro e travolgente, come pochi se ne vedono.

La convinzione di aver trovato il grande amore della sua vita sarà sufficiente per sconfiggere orgoglio e pregiudizio?

Per amore si è veramente disposti a fare di tutto. Anche lasciar perdere ogni cosa per seguire un quasi perfetto sconosciuto in un’avventura degna di qualsiasi storia romantica. È questo che succede a Rachele Dorna, giovane donna in carriera. Non conosce la parola sconfitta; o, almeno, non l’aveva mai conosciuta. Purtroppo, dopo il fallimento in un importante concorso, Rachele sente che la sua vita si è completamente scombussolata. In più, l’incontro con l’enigmatico Jorge Etienne Picard complica non di poco la situazione della ragazza, che non ha mai voluto impegnarsi con nessuno e si ritrova, improvvisamente, innamorata persa. Un colpo di fulmine dei più classici. Ma, come si chiede l’autrice, è più importante l’amore o la carriera?


Un libro che mi ha colpita nel profondo, quello di Sonia. Ho faticato a ingranare all’inizio, trovando un po’ confusionaria tutta la vicissitudine che porta Rachele a conoscere il bel Etienne. Col senno di poi, però, penso che questa presunta confusione non sia un errore, bensì un metodo di narrazione voluto e cercato, che vuole contemporaneamente ingannare il lettore e renderlo partecipe dello stato d’animo della protagonista. Anche noi, pertanto, ci troviamo immersi in un coacervo di emozioni, pensieri sconclusionati, deliri molto adolescenziali ed emozioni represse a stento. Col lo svolgersi della narrazione, il tono diventa molto più pacato: Rachele accetta questo sentimento devastante provato per Etienne e comincia a porsi domande più serie. Chi è lui? Perché si comporta in un certo modo? Che cosa nasconde? Che cosa prova davvero lei, per lui?

L’avventura che la porterà in un magico faro durante una tempesta sarà quasi il coronamento di una storia d’amore destinata a durare per sempre. Il romanzo, sotto questo punto di vista, sembra una comunissima storia d’amore molto “love lasts forever”, senonché, l’autrice, molto astutamente, decide di nuovo di stravolgere le carte in tavola, e ci regala un cambio di rotta degno di qualsiasi artista della penna. Ed è proprio questo susseguirsi di colpi di scena, compreso il finale, che fa del libro un piccolo romanzo che consiglio a tutti. 
Degno di nota è anche la scrittura di Sonia, molto graffiante, con quel tocco di ironia che spesso smorza situazioni che forse sarebbero diventate troppo melense sotto un’altra penna. Insomma, “Un bacio al faro di luna” è un romanzo che consiglio a tutti, di un’autrice ai suoi primi passi nel panorama editoriale, ma che certamente non deluderanno il pubblico.