Una buona scrittura si vede soprattutto dall’assenza di errori di punteggiatura.
Molte regole sono più “modulate” nei testi creativi, laddove si gioca con le parole, però è bene conoscerle prima di infrangerle.
Il punto: sempre a capo?
Il punto a capo segnala lo stacco tra ciò che c’è scritto prima e quanto verrà scritto dopo, perché si cambia argomento o perché viene affrontato un aspetto diverso del medesimo.
Errore è, quindi, andare sempre a capo, ogni volta che si usa il punto.
Esempio tratto da “Il piacere di scrivere” (Cignetti e Fornara, Carocci):
Un altro aspetto che la televisione porta a livello linguistico che il “rinchiudere” l’uomo in uno stato di isolamento.
Infatti, mentre guardiamo i programmi televisivi, difficilmente discutiamo con chi è intorno a noi.
In questo caso è opportuno unire i due paragrafi, perché il secondo è la spiegazione del primo (viene spiegato perché l’uomo si “isola” guardando la televisione).
Errore al contrario: non andare a capo durante i dialoghi.
Come ben sai, a ogni dialogo occorre andare a capo per segnalare che chi sta parlando è B e non A. Non farlo potrebbe confondere il lettore, che rischia di non saper più distinguere “chi dice cosa”.
Attenzione! Se il dialogo di A è interrotto da un inciso, non si va a capo. La confusione rischierebbe di essere ancora maggiore e il lettore potrebbe attribuire il dialogo all’interlocutore B anziché all’A.
La virgola: incisi, apposizioni, vocativi
La virgola racchiude un inciso o un’apposizione e delimita o racchiude vocativi.
Alcuni esempi:
«Mario, dovresti passare dal meccanico.»
«Ascoltami, Mario, e non interrompermi!»
Mario Rossi, noto regista veneziano, si è appena sposato.
I ragazzi, di cui ho piena fiducia, mi sosterranno.
Togliere la virgola ai primi tre esempi è un errore:
*«Mario dovresti passare dal meccanico.»
*«Ascoltami Mario e non interrompermi!»
*Mario Rossi noto regista veneziano si è appena sposato.
Il quarto caso ha una sfumatura leggermente diversa. Se racchiudo tra due virgole l’inciso, voglio dire che tutti i ragazzi mi sosterranno. Diversamente mi riferisco soltanto a quelli di cui ho piena fiducia. Attenzione, quindi. Una virgola mancante può anche cambiare radicalmente il senso della frase!
Punto interrogativo?????? Punto esclamativo!!!!!!!
Come ho già scritto in un precedente articolo sui punti interrogativi ed esclamativi, un abuso (eccessivo) di questi due segni di punteggiatura non va bene.
Sebbene per ragioni di espressività spesso venga ammesso un doppio punto esclamativo o un doppio punto interrogativo, è sempre meglio non approfittarne.
Anche perché l’eccessiva sorpresa (!!!!) e una domanda fatta con enfasi (????) possono essere tranquillamente scritte mostrando emozioni e azioni del personaggio.
Mario era arrabbiato. «Adesso basta!!!!!»
Mario diede un pugno sul tavolo. «Adesso basta!»
«È arrivato Luigi???» domandò Mario con ansia.
Mario afferrò Fiorella per le spalle e la scosse. «È arrivato Luigi?»
Le virgolette alte doppie
Oltre a essere usate nei dialoghi (anche se in italiano vi è la predilezione per le caporali), le virgolette inglesi vengono anche usate per dare rilievo a una parola o a un’espressione.
Sempre da “Il piacere di scrivere”, ecco un esempio:
La “guerra” tra chi difende il punto e virgola e chi ne predica la scomparsa è incominciata.
Errore è abusarne, perché il testo diventa pesante, come anche la lettura (troppe virgolette, magari ravvicinate, infastidiscono la vista).
La “guerra” tra chi “difende” il punto e virgola e chi ne “predica” la “scomparsa” è incominciata.