I 10 errori grammaticali più frequenti nel 2019

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Ormai il 2019 è agli sgoccioli e come è consuetudine si tirano un po’ le fila dell’anno: cos’è andato bene e cosa male.

E si stilano pure le classifiche tra le più svariate.

Nel mio caso, sarò banalotta ma la mia riguarda i 10 errori grammaticali più frequenti nel 2019.

Chissà che per l’anno nuovo qualcuno non sparisca!

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10) Ho incontrato Maria e gli ho detto…

Non troppo frequente ma purtroppo presente, un errore fastidioso è usare il pronome maschile per le femminucce.

Infatti, nello scritto va usato il pronome complemento femminile “le”: Ho incontrato Maria e le ho detto

Nel parlato, invece, è ammesso il pronome maschile “gli” anche per il femminile, peraltro usatissimo, come ad esempio lascia supporre Treccani.

Ma noi qui stiamo parlando di testi letterari o saggistici, quindi usiamo i pronomi giusti!

9) Mario è un’amico di Luigi

Altro errore: usare l’apostrofo con l’articolo indeterminativo maschile “uno”.

Questa “perla” si accompagna all’errore opposto ma collegato: non usare l’apostrofo con l’indeterminativo femminile “una”.

La differenza, tutta grammaticale, sta nell’elisione e nel troncamento: l’articolo maschile “uno”, davanti a nomi maschili che iniziano per vocale, viene troncato e quindi non vuole apostrofi; mentre il femminile “una”, davanti a nomi femminili che iniziano per vocale, è eliso e vuole l’apostrofo.

Quindi Mario è un amico, ma Maria è un’amica.

8) Hai ragione, è proprio cosi

“Così” è un avverbio, e va accentato.

La parola “cosi” è il plurale di “coso” ed è tipica soprattutto del parlato e del linguaggio colloquiale. Indica qualcosa di non definito, oppure qualcosa in senso dispregiativo: Vorrei quei cosi lì, cosa sono ‘sti cosi?

7) Luigi, ha comprato, una casa

Virgole, queste sconosciute!

Incisi che si aprono ma non si chiudono, soggetti e verbi divisi da muri invalicabili, verbi e complementi oggetti separati da barriere altissime…

Sulla virgola ci sarebbe da scrivere un trattato, ma qui basti sapere tre regolette semplici semplici.

La virgola non va mai tra soggetto e verbo. Quindi Luigi ha comprato, e non Luigi, ha comprato.

La virgola non va mai tra verbo e complemento oggetto. Quindi Luigi ha comprato una casa e non Luigi ha comprato, una casa.

La virgola può separare due incisi, ma va messa sia all’inizio sia alla fine: Luigi, che ha abitato a lungo in Valle d’Aosta, ha comprato una casa in Sardegna.

6) Infondo è vero, Mario è seduto affianco a Luigi

Confondere locuzioni avverbiali con verbi è un errore davvero frequente.

Ciò che è grave, a mio avviso, è che in tantissimi commettono questi errori senza rendersene conto, e in tantissimi li imitano perché se lo ha scritto lui è giusto.

Non lo è affatto.

Infondo è la prima persona presente dell’indicativo del verbo infondere: io infondo fiducia a Mario.

In fondo è una locuzione avverbiale: in fondo, hai ragione.

Stessa cosa per affianco (ma ce ne sono tanti altri di casi simili a questi). Affianco è la prima persona presente dell’indicativo del verbo affiancare: io affianco Mario.

A fianco è un avverbio: Mario è seduto a fianco di Luigi.

5) Stà attento, per favore!

Altro orrore molto frequente: accentare gli imperativi.

Stà attento, fà attenzione, và a casa, dì qualcosa!

No, gli imperativi non si accentano, ma un segno di punteggiatura è necessario per distinguerli dalla terza persona presente dell’indicativo: sta attento, fa i compiti e va a casa. Di’ qualcosa.

Per l’imperativo dobbiamo usare l’apostrofo: Sta’ attento, fa’ attenzione, va’ a casa, di’ qualcosa!

Ricapitolando: se il tempo verbale che usiamo è l’indicativo, non ci va nessun segno di punteggiatura, se usiamo l’imperativo è necessario l’apostrofo. L’accento non va mai, salvo per la terza persona dell’indicativo del verbo dare: Mario mi dà una mano.

4) Sono un pò affamato, disse il leone

Po’ è la forma troncata di poco e vuole l’apostrofo.

Quindi non mettere mai l’accento! Ho un po’ fame e non ho un pò fame.

Se invece non usi alcuna punteggiatura, stai parlando del fiume: il Po.

3) Qual’è il tuo indirizzo?

Nel podio degli errori grammaticali più frequenti c’è senza dubbio la tendenza ad apostrofare qual è.

In effetti, possiamo essere portati a usare l’apostrofo perché lo usiamo in tutti gli altri casi, ma qui siamo di fronte, ancora una volta, a un troncamento, quindi non ci vuole: qual è il tuo indirizzo?

2) Prima che vi uccidono

Giuseppe Fava scrisse un famoso romanzo: “Prima che vi uccidano”.

A noi qui interessa più che altro per il tempo verbale usato: il congiuntivo.

Ebbene sì: il congiuntivo è uno degli errori più commessi, un po’ dappertutto, ma se nel parlato ammettiamo il suo mancato utilizzo, soprattutto nel linguaggio colloquiale (e sottolineo colloquiale), nello scritto è bene sapere quando usarlo e quando, invece, usare l’indicativo.

Il congiuntivo è il tempo dell’incertezza, delle emozioni, della volontà, e viene impiegato anche in alcune locuzioni come “prima che”, dell’esempio precedente.

È bene sempre avere una grammatica a fianco se siamo indecisi, per evitare figuracce e orrori.

Evitiamo anche di usare il congiuntivo… troppo, come fanno tanti sentendosi magari più letterati di altri.

Se il verbo prevede l’indicativo, è un errore usare altro. Ho saputo che fossi a casa non si può sentire, e nemmeno Ho parlato con Maria e mi ha detto che venisse a casa.

1) Si, lo so, si è stufato

Trombe e rullo di tamburi…

… ecco l’errore più frequente in assoluto!

Usare il si non accentato nelle affermazioni.

Sì e si hanno due usi diversi: sì è, appunto, un avverbio di affermazione, mentre si è il pronome riflessivo atono di terza persona.

E quindi: sì, lo so, si è stufato.

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Sei arrivato al traguardo!

Se sei arrivato fino in fondo a questa carrellata di errori grammaticali ti faccio i miei complimenti per la pazienza.

Fidati che però un bel ripasso serve sempre.

Ovviamente questa lista non esaurisce tutti gli errori grammaticali più frequenti, ce ne sono moltissimi altri.

Questi sono quelli che in un anno ho trovato più spesso, e spero l’anno prossimo di vederli meno.

Se ne hai altri che hai scovato un po’ ovunque, scrivili in commento!

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