L’editing non è (solo) uno sguardo su trama e personaggi.
L’editing si focalizza anche, e soprattutto, su come migliorare il tuo stile.
Ma cos’è, di preciso, il tuo stile?
Lo vediamo in questo articolo.
Lo stile
Non c’è una definizione precisa di stile.
Dire che lo stile è il modo in cui scrivi è riduttivo.
Lo stile è tutto quanto sta dietro la tua carriera di scrittore, è quello che ti ha condotto a scrivere, è il tuo background culturale, sono tutti i miglioramenti dovuti alle correzioni e grazie ai quali diventi, giorno dopo giorno, un autore migliore.
Lo stile va coltivato.
Non è qualcosa che, arrivati a un certo punto, rimane immutabile.
Se scrivi un libro e dici: “Okay, io come autore sono a posto così, non ho bisogno di migliorarmi”, stai sbagliando. Anche i grandi autori si migliorano continuamente, cercano nuove tecniche di scrittura, affinano lo stile e inventano nuovi modi di approcciarsi a storie o tematiche.
Lo stile, quindi, va coltivato.
Come?
- Nel tempo
- Leggendo
- Scrivendo
Lo stile va coltivato nel tempo
Ci vogliono anni per ottenere uno stile personale.
Come scrivevo prima, non puoi arrivare a un certo punto della tua carriera di scrittore e dire “basta”. Devi avere una caratteristica che unisce molti grandi e piccoli scrittori: l’umiltà. In altre parole, devi essere sempre pronto a metterti in gioco, a criticarti e a migliorarti.
E ciò non accadrà in un giorno, in un mese, in un anno; ciò è qualcosa che va avanti per sempre.
Lo stile va coltivato scrivendo
Il miglior allenamento per coltivare il tuo stile è scrivere.
Se hai scritto più di un romanzo, di un racconto o di un saggio, prova a rileggerli dal primo all’ultimo: sicuramente noterai un miglioramento nel modo di disporre le parole, di scrivere le frasi, e così via.
Sì, perché la scrittura è un continuo allenamento.
Non c’è modo migliore di migliorarsi (perdona la ripetizione) che scrivere, scrivere e scrivere.
Lo stile va coltivato leggendo
Non puoi scrivere senza leggere.
Scrittori che scrivono ma che non leggono sono a mio avviso “scrittori a metà”. Sono rarissimi i casi in cui chi ama scrivere non ami anche leggere. In certi casi è proprio da questa passione per la lettura che nasce la voglia di scrivere, l’idea che ti porta a pensare: “Anche io voglio dire la mia”.
Quindi leggi, se ancora non lo stai facendo. E leggi di tutto: saggi, romanzi, racconti, articoli su internet, giornali. Leggi anche di autori che non ti piacciono o di generi che non ti vanno a genio: in ognuno di questi libri troverai qualcosa che metterai nella tua cassetta degli attrezzi. Modi di dire, modi di approcciarsi a un argomenti, paragoni, e sì, anche verbi e parole che non conoscevi.
There is 1 comment on this post
Pienamente d'accordo su tutto, parola per parola!