Perché i BOT di Messenger (se usati male) non servono

Vengono considerati da quasi tutti gli esperti di marketing (editoriale e non) come un’innovazione, e certamente lo è, che soppianta strumenti più “demodé” come ad esempio e-mail marketing.

Ma siamo davvero sicuri che questi BOT (per molti immagino una figura mistica a livello del grande Clulu, per chi legge Lovecraft) ti aiutino davvero?

Nell’articolo di oggi mi permetto un giudizio che esce dal coro e più critico sul famigerato BOT di Messenger.

Nettohotel.it

Che cos’è un BOT?

Innanzitutto, per chi ancora non lo conoscesse, vediamo di capire meglio che cos’è un BOT.

Siccome non sono una programmatrice né un guru del marketing o altro, te la farò semplice semplice.

Immagina di finire su una fanpage di Facebook, ad esempio, che so, di un tour operator. Hai una domanda da fare e, invece di sperticarti andando a cercare il sito e la mail, la fai direttamente su Messenger, alla pagina.

Scrivi la tua domanda, ad esempio se hanno offerte last minute per Parigi, e… puff! Automaticamente avrai una risposta in tempo reale, magari con un link per una ricerca veloce di offerte last minute.

Ecco, questo è un BOT.

Un esempio più concreto, che ho usato più per curiosità che altro, è il BOT di Immojeune, un sito specializzato nella ricerca di alloggi e appartamenti in Francia.

Funziona davvero in modo semplice e intuitivo, come vedi da questa foto:

Ho semplicemente scritto alla pagina che ero alla ricerca di un appartamento, e loro mi hanno risposto lasciandomi il link del loro motore di ricerca. Velocissimo!

Altre fanpage di Facebook, invece, come Kayak, mettono a disposizione la possibilità, da parte loro, di rispondere ad alcuni quesiti essenziali circa i loro servizi.

Nel momento stesso in cui apri la chat di Kayak, ecco una serie di domande che puoi porre all’agenzia!

Come creo un BOT?

Non ti serve essere programmatore o altro per creare il tuo BOT: esistono dei tool online che fanno tutto al posto tuo: basta che tu dia qualche informazione, e il gioco è fatto.

Per un po’ io ho usato Manychat, che è uno strumento intuitivo e semplice da usare, ma ce ne sono di tantissimi altri.

La soluzione più efficace, inoltre, è di collegare il BOT al sito internet, con un link che rimanda a Messenger.

Nel mio caso, ad esempio, avevo creato sul mio sito un link a immagine che avrebbe rinviato l’utente a Messenger, dove, se avesse cliccato, avrebbe ottenuto i primi tre capitoli gratis del mio libro.

Di volta in volta, poi, se avevo delle novità, le inviavo tramite BOT a chi era iscritto, e loro le avrebbero ricevute direttamente su Messenger.

L’avverbio è d’obbligo: sì, perché nel momento in cui ti iscrivi a un BOT (un po’ come se ti iscrivessi a una newsletter), a ogni novità verrai contattato tramite Messenger, il che è molto più veloce che usare una e-mail (le e-mail magari le controlli ogni tanto, Messenger più spesso).

kropekk_pl/pixabay

Ma, allora, cos’ha il BOT che non va?

Immagino ti starai ponendo questa domanda.

Cavolo, un BOT è davvero intuitivo e semplice, e, appunto, semplifica di un sacco il mio rapporto con l’agenzia o la pagina con cui voglio interagire! Inoltre sono aggiornato in tempo reale su tutto quello che mi serve, senza andarmi a cercare le e-mail o, peggio, perdermi su qualche sito internet.

Indubbiamente, i BOT sono un’innovazione, e nei prossimi anni (o addirittura mesi) sempre più aziende o freelancer ne faranno utilizzo. I BOT saranno utili anche per risolvere problemi di tutti i giorni (ad esempio, chiamare un carro atrezzi), e per tantissime altre cose, come il recente progetto di Chat Yourself per aiutare i malati di Alzheimer.

Dove sta, allora, l’inghippo?

TheDigitalArtist/pixabay

BOT sì, BOT no…?

Il mio parere è che l’utilizzo sempre più frequente di BOT, e soprattutto in quei casi in cui non servano a risolvere un problema (come i due esempi di poc’anzi), ma solo a “spingere” verso qualcosa (comprare un servizio o un prodotto), comporti una spersonalizzazione dei rapporti umani.

Mi spiego meglio.

Un po’ di tempo fa dovevo contattare un professionista e, dato che aveva una fanpage molto attiva, ho deciso di scrivergli su Messenger per accorciare i tempi. Questa persona aveva un BOT, quindi mi è stato pressoché impossibile scrivergli, perché era tutto automatizzato. Morale: mi sono stufata e sono passata altrove.

Sì, certo, un BOT ben fatto dovrebbe rispondere ai nostri problemi e, se non possibile, rimandarci a un link dove troveremo le risposte che cerchiamo.

Ma talvolta abbiamo bisogno di parlare con qualcuno, con qualcuno di umano, perché magari per il nostro problema, o per le nostre esigenze, il BOT non ci serve; anzi, ci intralcia.

Per non parlare, poi, di chi usa, come scrivevo prima, il BOT con puro fine di marketing!

Ero iscritta a un BOT Messenger di una pagina (e sito) di consulenza editoriale e di marketing. Sottolineo “ero”, perché mi sono disiscritta dalla disperazione.

Ogniqualvolta usciva una novità, o veniva pubblicato un articolo, il caro BOT mi avvisava. E fin qui nulla di male. Ma ragazzi, nel momento in cui c’era qualche promozione di servizi o infoprodotti, ahia! mi arrivavano sfilze di messaggi Messenger. E magari lo sai meglio di me, questo tipo di marketing aggressivo può dar fastidio tramite email, figuriamoci su Messenger.

Usare un BOT ha senza dubbio i suoi vantaggi, ma se fatto male, non serve a nulla.

Conclusioni

Venendo a noi, da questo articolo avrai ben capito che il BOT è uno strumento molto innovativo (sì, l’ho ripetuto spesso 🙂 ), e che più di una volta ti aiuterà a risolvere qualcosa sveltendo la procedura.

In tutti questi casi, un BOT è utilissimo, anche se spesso abbiamo bisogno di parlare con “un umano”, e non con un robot.

E spesso, inoltre, il BOT non è in grado di risolvere i nostri problemi (e lì si torna da capo).

Se un BOT viene poi usato per meri fini pubblicitari, o di marketing aggressivo, allora si rischia davvero di infastidire (e anche qui siamo al punto di partenza).

Come in tutti gli strumenti di marketing, serve una strategia. Lavorare ad minchiam, solo perché fa figo, non condurrà da nessuna parte.

Sarò all’antica, ma per ora mi piace usare il “vecchio” sistema dell’email markeing; poi si vedrà.

Prima di lasciarti, ecco un’altra opinione critica sui BOT, che ho trovato su Wired.

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