** Questa recensione fa parte del Review Tour dedicato al romanzo, dal 23 al 28 febbraio. In fondo alla pagina troverete i link delle tappe già avvenute *

Jian Sparks è il seducente tormento di ogni donna. Lui possiede corpi statuari, ne anela il dominio: lui non ama le sue prede, ma le venera, in un modo tutto suo, che lo rende diverso da tutti gli altri uomini.
Lui è uno dei peggiori bastardi in assoluto, sia quando si tratta di scoprire nuovi reperti archeologici, sia quando si occupa di bellissime donne.

C’è in lui un certo senso di venerazione in entrambi i casi. Nel primo, il suo lavoro, è solenne, nel secondo dura il tempo di un paio di amplessi sudati. Ci mette anima e corpo in quello che crede e non si fa mai scrupoli, in nessun caso.
Il ritrovamento di una antica tomba in Egitto metterà la sua vita in serio pericolo: due bellissime storie d’amore, quella odierna, parallela a quella dell’antichità. Perché l’amore, qualunque esso sia, durerà oltre la morte…

Premetto che non sono una che legge romanzi erotici — li potrei contare sulla punta delle dita — né che li legge volentieri.

Tuttavia riterrei sbagliato classificare questo romanzo come erotico; o perlomeno, la componente erotica c’è, ma è accompagnata da un buon mix di adrenalina e avventura, nonché di amore, tale da rimanere celata tra le righe, per poi spuntare quando serve.

Il buon Jian Sparks è un archeologo che si trova di fronte a una scoperta sconcertante durante gli scavi in una tomba in Egitto, e lo sconcerto lascerà spazio a una situazione ben più seria allorché egli verrà forzatamente affiancato da una guardia del corpo, la misteriosa VK. Ma se il carattere spigoloso e duro della donna non basta a farlo imbestialire, ci pensano i servizi segreti egiziani, che si mettono sulle loro tracce perché, evidentemente, il ritrovamento negli scavi ha ben più di una semplice importanza archeologica…

La narrazione si presenta scorrevole — anche se ho trovato qualche refuso, ma nulla di troppo fastidioso — e gli scambi di battute dei due protagonisti, sempre sul filo della provocazione, mi sono subito piaciuti, poiché esprimono bene il carattere di entrambi: testardo lui, cocciuta lei.

L’autrice riesce a saltare da una scena passionale a una adrenalinica in un niente, e ha dimostrato una buona capacità di giocare con le immagini e con lo stile, inserendo la giusta dose di erotismo o di avventura.

Le scene più concitate mi hanno ricordato i romanzi di Cussler, mentre quelle decisamente più spinte rimangono nei limiti della decenza narrativa e non sfociano in una pornografia da quattro soldi.

L’aspetto più interessante riguarda il tentativo di voler inserire due storie d’amore: la prima, attuale, e la seconda, nell’antico Egitto. Ho scritto tentativo non a caso, perché, purtroppo, se nel primo caso l’autrice c’è riuscita alla perfezione, nel secondo i pochi paragrafi non sono riusciti del tutto a dare un’immagine completa di quanto accaduto in passato e del Re Falco: avrei preferito qualche dettaglio in più.

Come avrei preferito anche una maggiore specificazione sul motivo per cui il governo egiziano dà la caccia a Sparks: certe volte, infatti, ci si perde un poco, preferendo l’adrenalina e l’amore a una spiegazione del perché stia accadendo tutto questo.

In definitiva, però, ho molto apprezzato questo romanzo, e anche lo studio che c’è dietro, che dimostra come l’autrice abbia progettato tutto e si sia documentata.

Un libro che consiglio sia agli amanti dell’adrenalina, sia ai più romantici, che apprezzeranno certamente “The Bodyguard”.


Le altre recensioni del Review Tour finora pubblicate:

500sfumature di libri

Peccatrici librose

Iris e Periplo

Pensieri Sconnessi