Quando va usato il passato prossimo? E quando il remoto, o l’imperfetto? E che differenza c’è con il trapassato prossimo?
A queste domande cercherò di rispondere nell’articolo. Buona lettura!
Passato, ma quale?
Durante i lavori di editing mi sono spesso imbattuta in testi con alcuni problemi con i tempi verbali. Non parlo di coniugazioni, bensì di un loro utilizzo sbagliato.
Certamente la scrittura si chiama creativa per un motivo, e da appassionata di linguistica e tendenze linguistiche ho sempre un occhio di riguardo verso le novità; tuttavia, in certi casi la regola grammaticale ha la meglio sulla norma.
La concordanza dei tempi, in questo caso dei passati, è uno di questi casi.
Presente, passato prossimo e trapassato prossimo
Se scriviamo la nostra narrazione al presente, useremo il passato prossimo per riferirci a un evento che si è svolto in un passato recente, il trapassato prossimo per un evento che ha avuto luogo prima di un altro nel passato.
Esempio:
Dopo che Luca ha inserito la chiave nella serratura, si accorge che la porta di casa è aperta. Strano, visto che ricorda di averla chiusa, la mattina quando è uscito. E lo ricorda bene: ha fatto colazione alla svelta, quello sì, ed era anche mezzo addormentato, è vero, ma è sicuro di aver dato due mandate, soprattutto dopo che i ladri, qualche settimana prima, erano entrati dalla vecchina del secondo piano e le avevano svaligiato casa.
Con narrazioni al presente, eviterei, per semplice gusto personale, il passato remoto. Mi dà l’idea, com’è giusto che sia, di qualcosa che è accaduto in un passato molto più in là, che con una narrazione al presente stona un poco. A meno che non raccontiamo davvero qualcosa di accaduto molto tempo prima.
Altro paio di maniche è quando la nostra narrazione è al passato remoto.
Passato remoto, trapassato prossimo e trapassato remoto
Gli errori che correggo spessissimo riguardano la concordanza dei tempi in narrazioni al passato remoto.
Piccolo schema:
Passato remoto: si usa per fatti avvenuti e conclusi nel passato. È la nostra narrazione principale.
Trapassato prossimo: si usa per fatti avvenuti nel passato, anteriormente al tempo della narrazione.
Trapassato remoto: si usa per fatti avvenuti nel passato ancora più anteriori; ossia, prima di un altro passato.
Quindi, riprendendo l’esempio precedente e trascrivendolo al passato:
Dopo che Luca ebbe inserito la chiave nella serratura, si accorse che la porta di casa era aperta. Strano, visto che ricordava di averla chiusa, la mattina quando era uscito. E lo ricordava bene: aveva fatto colazione alla svelta, quello sì, ed era anche mezzo addormentato, è vero, ma era sicuro di aver dato due mandate, soprattutto dopo che i ladri, qualche settimana prima, erano entrati dalla vecchina del secondo piano e le avevano svaligiato casa.
L’errore frequente è scrivere la narrazione di fatti avvenuti in precedenza usando il remoto. In pratica, appiattendo la narrazione stessa (e commettendo un errore!):
Dopo che Luca inserì la chiave nella serratura, si accorse che la porta di casa era aperta. Strano, visto che ricordava di averla chiusa, la mattina quando uscì. E lo ricordava bene: fece colazione alla svelta, quello sì, ed era anche mezzo addormentato, è vero, ma era sicuro di aver dato due mandate, soprattutto dopo che i ladri, qualche settimana prima, entrarono dalla vecchina del secondo piano e le svaligiarono casa.
Checché ne dicano molti, io quando vedo costruzioni del genere le cancello senza pensarci due volte. Preferisco che la concordanza dei tempi venga rispettata, e preferisco chiudere un occhio davanti ad altre tendenze dell’italiano. Già stiamo snaturando la nostra lingua parlando in inglese anche quando non serve!
Quindi se ho una narrazione antecedente alla principale devo per forza usare il trapassato?
Il trapassato prossimo è molto pesante, ne convengo. Infatti, se il flashback è eccessivamente lungo. In questo caso, consiglio di lasciare uno spazio bianco prima e dopo il flashback, e raccontarlo con il remoto. In questo caso il lettore capirà che si tratta di un fatto avvenuto prima.
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