Plot holes, che cosa sono?

La revisione è una parte essenziale della vita del nostro libro, non mi stancherò mai di scriverlo.
È grazie alla revisione se il libro viene pulito da refusi, errori di battitura e ortografici. Ma la revisione ci aiuta anche a scoprire (e correggere) eventuali incoerenze narrative.
Uno degli elementi principali che fanno precipitare nel baratro il nostro libro riguarda i buchi di sceneggiatura (o plot holes).
Ma che cosa sono, di preciso?
I buchi di sceneggiatura vengono ricordati soprattutto in merito al cinema (e vi segnalo un interessante articolo sui buchi di sceneggiatura di grandi film), ma, si sa, un libro non è molto diverso da un film, soprattuto se si considerano trama e narrazione.
Non c’è una definizione precisa di plot holes, perché ne esistono molti, alcuni banali, altri che evidenziano gravi lacune. Faccio alcuni esempi molto semplici:

  • Il protagonista ha gli occhi verdi a pag. 20 e azzurri a pag. 100;
  • Il cattivo di turno è invincibile ma viene sconfitto dall’eroe in pochi attimi;
  • Il carattere di un personaggio cambia senza una ragione precisa, o le sue azioni sono insensate;
  • Un personaggio arriva in taxi al lavoro e torna a casa con la moto.

Potrei continuare all’infinito, e so che ognuno di voi potrebbe aggiungere mille altri esempi.
L’insorgere di buchi di sceneggiatura deriva da disattenzione, ma anche dalla scarsa cura che dedichiamo al romanzo e ai personaggi. Un po’ come se li buttassimo a casaccio su carta. In effetti, se curassimo con minuzia trama e personaggi forse avremmo più difficoltà a incappare nei famigerati plot holes.

Come correggere i buchi di sceneggiatura

Non c’è una regola precisa che ci dica come rimuovere i plot holes, perché per ognuno di essi dobbiamo muoverci diversamente. Ogni buco di sceneggiatura è a sé stante. Vi sono incoerenze che possono essere rimosse con un semplice click (ad esempio il personaggio dagli occhi verdi e poi azzurri), ma altre che necessitano di una revisione più profonda (perché il nostro protagonista prima è un romanticone e dopo diventa uno spietato cinico?).
Le incoerenze superficiali vengono spazzate via da due o tre revisioni, quelle più profonde richiedono più tempo e (attenzione!) possono compromettere tutta la nostra trama.
Vi faccio un esempio personale. Ho appena finito la stesura di un racconto; nella revisione mi sono resa conto di un errore madornale. Il protagonista, nelle prime pagine, ha un dialogo con il suo nemico che nella mia testa doveva avvenire solo a livello mentale, poiché il nemico era morto, mentre scrivendo e rileggendo sembrava che l’antagonista fosse vivo e vegeto. Mi piaceva l’idea che il protagonista immaginasse che l’antagonista lo chiamasse al telefono e lo informasse di alcuni elementi essenziali che spingevano il protagonista a comportarsi in una siffatta maniera, ma la revisione e la logica mi hanno dato contro: per quanto il dialogo fosse scritto bene, non funzionava. Era un buco di sceneggiatura. L’antagonista (morto) non può chiamare il protagonista e interagire con lui. E se il protagonista immagina questa chiamata, anche il lettore deve capire che si tratta di un processo che avviene a livello mentale. Vedete bene, questo plot hole è di dimensioni considerevoli, e mi ha spinta a rielaborare gran parte della trama, con tanto dolore e imprecazioni.
Il mio errore alla base è stato di non considerare troppo trama e personaggi, scrivendo di getto. In effetti ero partita con un’idea, poi ne ho avuta un’altra, poi un’altra ancora e quello che ne è uscito era un bel minestrone.
L’importante, però, è accorgersi in tempo di queste incongruenze, di modo da correggerle in sede di revisione.

Come prevenire i buchi di sceneggiatura

Prevenire è meglio che curare, dicono. E hanno ragione.
Nel caso dei plot holes, e soprattutto per quelli più pesanti, sarebbe meglio agire a monte, anziché riscrivere tutto o, spinti da furia improvvisa, cestinare il file.
I buchi di sceneggiatura possono essere prevenuti in molti modi.
Ecco alcuni trucchi:

  • Conosciamo alla perfezione la nostra trama e i nostri personaggi. Solo così avremo tutti i collegamenti ben chiari in mente e non cadremo in strafalcioni o incoerenze ben più gravi;
  • Conosciamo come funziona il nostro mondo, se è immaginario. Anche se alcuni plot holes vengono tollerati in romanzi fantasy, è sempre bene avere un’idea precisa di come funziona il nostro mondo immaginario, per non cadere in contraddizione.
  • Conosciamo le motivazioni per cui un’azione può essere o non essere fatta. In questo modo potremo giustificare tutti i comportamenti e l’evolversi dell’intreccio.
  • Affidiamoci a un beta reader. I beta reader sono utili per verificare l’impianto narrativo e per scovare eventuali incoerenze.

Quando i buchi di sceneggiatura vanno bene?

Talvolta i buchi di sceneggiatura non sono da considerare un errore in senso stretto; in altre parole, sono giustificati. È il caso di:

  • Romanzi fantasy, horror, fantascienza, etc., dove certi espedienti, pur essendo magari dei plot holes, sono necessari per far funzionare l’impianto narrativo;
  • Saghe, trilogie, etc., dove i buchi di sceneggiatura possono essere tollerati se l’autore li spiegherà nei capitoli successivi.

Per approfondire:

* How to Find and Fix Your Novel’s Plot Holes — She’s Novel
* What Are Plot Holes and Why Should You Avoid Them
* 5 vital tips for escaping plot holes