Come qualsiasi professionista ha degli strumenti che gli servono per il suo lavoro (scalpello, pennello, trapano, zappa, bisturi), anche un editor che si rispetti deve avere sulla sua scrivania alcuni “ferri”.
Che siano risorse online o cartacee, sono indispensabili per entrare a pieno nel fantastico mondo delle parole.
La cassetta degli attrezzi
Ogni editor ne ha una in cui inserisce tutto ciò che possa tornargli utile, ed è sempre attento a pulire i propri attrezzi e a far attenzione che non passino di moda. E ne inserisce sempre di nuovi, perché l’editing è un lavoro in divenire in cui non sei mai arrivato.
Possiamo immaginare questa cassetta come una grande scatola (virtuale, ma anche fisica) dove alla base stanno tutti quegli strumenti fondamentali che, appunto, non devono mai mancare.
Vediamoli uno per uno.
Una buona grammatica
Chi ha detto che l’italiano è morto?
Be’, sui social questo sembra, e ogni giorno che passa c’è sempre qualche congiuntivo che muore o qualche virgola strozzata, ma l’Editor (e uso la maiuscola non a caso) ha la sua grammatica e ogni qualvolta si sente in difficoltà (perché, ripetiamo, l’editor non è mai arrivato, e inoltre una lacuna non è nulla da tirarsi i capelli) la sfoglia per risolvere il dubbio.
Le grammatiche scolastiche sono un buon rimedio casalingo, ma consiglio un testo più corposo che risolva qualsiasi dubbio e che non sia solo per la scuola (ahimè queste grammatiche lasciano da parte molte questioni più sottili). Eviterei anche le edizioni pocket: sono piccole, non può starci tutto.
Io consiglio le grammatiche di Zanichelli e di Utet: sono testi per universitari e professionisti e servono molto. Infatti vengono inseriti anche capitoli dedicati a fonetica, morfologia, sintassi.
Per chi volesse approfondire, poi consiglio un testo molto esaustivo e interessante di Michele Prandi, “Le regole e le scelte“. È un testo di linguistica, ma è molto scorrevole e offre un approccio direi originale sull’italiano.
Se vuoi limitare le spese, c’è anche la “versione digitale” della grammatica italiana, scartabellando su Google, ma ti consiglio di investire su un testo scritto di qualità: online si trova di tutto e di più e non si sa mai se chi scrive ha la giusta conoscenza (avendo in precedenza appurato se quanto scrive è vero) o no.
Un manuale di punteggiatura
Mi riallaccio al periodo precedente e ti consiglio, anche in questo caso, di acquistare un manuale cartaceo.
Su stretto consiglio della mia docente di linguistica, il libriccino “Prontuario di punteggiatura” di Bice Mortara Garavelli pur essendo piccolo è davvero esaustivo.
Ogni segno di interpunzione è analizzato nei minimi dettagli, e il manuale offre anche uno sguardo meno “grammarnazi” e più linguistico, poiché può anche capitare di dover disattendere una regola in favore della prosodia.
Il dizionario della lingua italiana
Utilissimo soprattutto in caso di scelte lessicali che sembrano scorrette o dell’utilizzo di sinonimi (che magari proprio sinonimi non sono), ma anche per cercare qualche parola che non si conosce (succede, eh, il dizionario ha quasi tremila pagine!).
Se vuoi investire su un tomo fisico (e uso la parola “tomo” non a caso!) ti consiglio lo Zanichelli. È completo di tutto e all’interno delle pagine inserisce anche schemi interessanti di approfondimenti, soprattutto circa la questione della quasi-sinonimia.
Il difetto di un dizionario cartaceo è che ogni anno si rinnova, quindi magari tra quattro, cinque anni dovrai acquistare una versione aggiornata.
Online, invece, utilissimo è il Treccani.
Il dizionario dei sinonimi e dei contrari
Personalmente lo uso poco, e per la questione che in italiano non c’è mai una perfetta sinonimia, ma se ti dovesse servire puoi sempre fare riferimento al Treccani di cui ti parlavo prima, poiché nella barra di ricerca è possibile anche scegliere l’opzione “sinonimi” di una data parola.
Attenzione, comunque, a non abusarne: se cado è un conto, se capitombolo un altro. Se stramazzo un altro ancora.
Il dizionario delle collocazioni
Meno “famoso”, ma una volta che lo conosci non te ne puoi separare.
Hai presente tutte quelle accoppiate verbo+sostantivo che ti sembrano strane all’occhio? O tutte quelle parole che dicono tutto ma non dicono nulla?
Il dizionario delle collocazioni ti aiuta ad avere un lessico più ricercato senza cadere nel barocchismo. Per ogni sostantivo (di uso frequente, è un volume “piccolo” rispetto a un dizionario della lingua italiana) vengono inseriti tutti i verbi+complemento che a esso si legano, come anche gli aggettivi, le costruzioni, gli avverbi, il soggetto+verbo…
Insomma, un vero breviario!
Il dizionario delle collocazioni di Zanichelli è a mio avviso il migliore. A essere sincera non ho trovato siti internet così ben fatti come questo libro di (sole) seicento pagine.
Il manuale di stile
Come si scrivono i numeri sopra 100? Come si usano le maiuscole per determinati nomi? Come si usano le abbreviazioni, i simboli, le note?
Domande che sono sicura ti sarai già fatto mille volte.
Su internet è un minestrone, lo so perché prima di trovare il manuale giusto ho girato in lungo e in largo. Alla fine, ancora una volta Zanichelli mi è venuta in aiuto con il suo “Il nuovo manuale di stile“.
Un volumetto utilissimo che, oltre a risolvere qualsiasi dubbio su maiuscole, minuscole, corsivi ecc., offre anche un esaustivo compendio sulla grammatica e sulle regole di impaginazione e di revisione.
Un must, insomma.
Questi sono solo alcuni degli strumenti utili all’Editor nel suo lavoro di tutti i giorni. Ce ne sono anche altri, a un livello più alto della nostra cassetta degli attrezzi. Ma ne riparleremo. Per il momento corri a spulciare questi, sono sicura ti saranno molto utili!
There are 3 comments on this post
Appena editato l'ultimo nostro articolo, mi imbatto in questo tuo "vademecum". Grazie, semplice, vero e straordinariamente utile.
Grazie mille!
Io uso anche il dizionario etimologico, è un romanzo...