Collaborare con case editrici? Non saprei
Il sogno di tanti blogger è collaborare con grandi case editrici.
Non so il motivo, a dirti la verità, ma forse è perché tanti nomi big accettano solo blog con grande seguito e interazioni, e il fatto di esserlo è un successo personale.
Come dire: ho un blog seguito e finalmente anche un grande editore si fida di me e delle mie recensioni!
Purtroppo, come tante belle cose, anche questa cela del marcio.
Sì, perché tante case editrici cercano i blogger, ma poi non li trattano bene. Affatto.
Case editrici? Di tanto in tanto
Raramente collaboro con case editrici; intendo come blogger.
Nel mio precedente blog accadeva più spesso, adesso, avendo lasciato in sospeso la questione recensioni, lo faccio solo per libri che hanno attirato la mia attenzione o mi piacciono davvero.
Spesso si tratta di libri editi da grandi CE che hanno fatto richiesta ai blogger attraverso i social, come ad esempio la partecipazione a blogtour o review party.
Una richiesta, quindi, che viene direttamente da loro.
E allora mi domando: perché poi ci trattano, quando va bene, con indifferenza e, quando va male, quasi a pesci in faccia?
Un quesito tanto misterioso da poterci scrivere una storia.
Tempo dedicato, tempo sottratto
Essere blogger è un impegno costante e soprattutto richiede tempo. Che spesso è poco: mica viviamo su internet ventiquattro ore al giorno!
Quindi se scegliamo di leggere un romanzo dobbiamo ritagliarci un po’ del nostro tempo, e una parte la useremo anche per scrivere la recensione. Magari sul treno, in autobus, prima di dormire…
In ogni caso è tempo sottratto (ma non per questo sprecato) ad altro, ai figli, alla casa, al proprio animale domestico, ai genitori.
Tutto questo per dirti che, soprattutto se leggiamo un libro che una casa editrice ci ha inviato, ci aspettiamo una sorta di ricompensa per aver impegnato parte del nostro tempo.
E raramente arriva.
Editori, questi ingrati…
Posso contare sulla punta delle dita gli autori self che non mi hanno ringraziato per una recensione o altro (sì, ci sono stati, non tutti sono educati e riconoscono l’impegno).
Posso anche contare sulle dita le case editrici che hanno messo un “mi piace” o hanno commentato o condiviso.
In genere lo fanno quelle piccole o medie, le grandi non sanno nemmeno se esisti.
Lo so, è brutta da dire, ma se lo faccio è perché ne ho avuta esperienza diretta.
Non una condivisione, un mi piace, un misero commento… nemmeno un ringraziamento collettivo per quei venti blogger che hanno recensito in anteprima (e magari bene) un romanzo.
A volte promettono di inviarti la copia cartacea a mo’ di ringraziamento, ma solo una volta mi è effettivamente arrivata. Le altre la promessa è caduta nel limbo.
Non è di certo un bel modo di comportarsi.
Ci potrebbe domandare perché facciano così, ma a dirti la verità non saprei proprio cosa rispondere.
Da curatrice di collana ho a cuore i blogger che contatto per recensioni o segnalazione, e nel mio possibile cerco di ringraziarli sempre. Ma evidentemente ai piani più alti non funziona così.
Tutto questo per dirti…
… che non sempre quello che sembra bello e aspirato da tutti è in realtà qualcosa di valido.
Non voglio fare troppo la bacchettona, ma avevo questo sassolino da un po’ e mi andava di tirarlo in acqua.
Ovvio che non tutti gli editori sono così; anzi, molti sono davvero generosi e cordiali, ma salendo le scale delle gerarchie è difficile trovare umanità dietro uno schermo.
E serietà.
C’è sempre la mosca bianca, e spero anche io un giorno di trovarla.
Ammesso che qualcuno non la spanteghi prima sul tavolo.
There are 4 comments on this post
Quello di cui parli mi sembra solo uno dei tanti modi in cui l'editoria importante si chiama fuori dalla cortesia, a volte anche dall'educazione. Penso alla "normalità" per un autore di inviare il proprio manoscritto e sapere che la maggior parte degli editori non si periterà nemmeno di rispondere, affidando al silenzio il suo "no", in un'epoca in cui le email partono anche da sole. Chi lo dice che è normale essere indifferenti alle persone con cui si interagisce? No, non ci siamo...
Verissimo!
Ciao Emanuela, ben detto! Le case editrici non ringraziano mai e devo dire che molti autori dopo un po' di tempo fanno finta di non conoscerti oltre che non dire un grazie per il lavoro svolto, anche se hai fatto una semplice segnalazione. Per la mia esperienza, ho collaborato in passato con alcune CE, poche perché non ho un blog con grandi numeri, anche se qui ci sarebbe da dire molto su quelli che hanno tanti follower e pochi contenuti, ma comunque sorvoliamo questo argomento. Come dicevo, alcune volte mi hanno contattato degli uffici stampa e mi hanno inviato un libro a casa. Poi mi è capitata una cosa strana, a distanza di un anno dal loro primo contatto e dalla spedizione della copia di un loro libro, mi ha contattato nuovamente( la stessa persona) nemmeno ricordandosi che avevamo già collaborato assieme. Che figura! E ti sto parlando di una grande CE. Altrimenti ho scritto io qualche volta alla CE per chiedere la possibilità di leggere un loro libro, anche ebook, so che ci sono blogger che chiedono anche sei o sette libri al mese, poi non so come fanno ma questo è un altro discorso. Comunque se riescono a fare tutto meglio per loro! Collaborare con una CE non è tanto il ricevere copie gratis (almeno per me) ma avere una soddisfazione perché qualcuno riconosce il tuo lavoro di recensore, se lo possiamo chiamare così. Anche perché scrivere una recensione come hai detto tu è un vero impegno e non tutti i blogger prendono seriamente questa cosa, leggo dei riassunti della trama e non delle vere recensioni. E ora basta altrimenti scrivo un poema, ti auguro buona giornata.
Grazie mille, condivido tutto anche io... e sì, ci sarebbe da scrivere un poema :)