Il codice ISBN

Una delle prime cose che mi hanno insegnato quando sono entrata nel mondo dell’editoria è stato il codice ISBN: che cos’è, perché è fondamentale averlo, dove si compra e quanto costa.

Nell’articolo di oggi cercherò di rispondere a ognuna di queste domande.

Una breve premessa: per gli autori autopubblicati, il codice ISBN non è obbligatorio (come, invece, accade per gli editori), però è consigliato averne uno per ogni libro.

Ma cos’è, di preciso, il codice ISBN?

Che cos’è il codice ISBN?

Il sito ufficiale dell’Agenzia ISBN definisce il codice come:

un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore.

In sostanza, il codice ISBN (International Standard Book Number) è una sequenza di numeri che identifica un libro: un po’ come un’etichetta che lo caratterizza e lo distingue dagli altri.

Infatti, ogni libro ha un proprio codice ISBN, che non può essere “trasferito” su altri libri; in altre parole, ogni codice è attribuito a un solo libro, e per solo libro si intende anche ogni edizione e ogni formato (ma non le ristampe).

Questo significa che se il tuo libro viene pubblicato in un’altra edizione, dovrà avere un altro codice ISBN. Stessa cosa per ogni formato: digitale e cartaceo. Se, invece, lo ristampi, il codice rimane lo stesso.

Com’è strutturato il codice ISBN?

Il codice ISBN è una sequenza di 13 numeri (dal 1° gennaio 2007, prima era di 10 perché mancavano le prime tre cifre del prefisso internazionale), ognuno di essi con un preciso significato.

codice ISBN

  • 978 – indica, nel sistema GS1 (i codici a barre, per dirla semplice), l’appartenenza del codice al mondo del libro.
  • 88 – indica il gruppo linguistico di appartenenza. L’88 designa editori con sede legale in Italia, Svizzera Italiana, Repubblica di San Marino e Città del Vaticano, a prescindere dalla lingua in cui viene pubblicato il libro.
  • 89637 – è il numero che identifica l’editore: ogni editore, quindi, avrà un suo prefisso.
  • 15 – è l’identificativo del libro: per ogni nuovo titolo pubblicato dall’editore, questo codice varierà (di solito in modo crescente)
  • 9 – è il numero di controllo, per evitare errori nelle trascrizioni manuali. Nel momento in cui si acquista un blocco di codici ISBN e si ha la necessità di generarne di nuovi, è proprio il numero di controllo a fare la differenza tra un codice “farlocco” e uno valido.

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Il self-publishing e il codice ISBN

Dal 2015 anche gli autori autopubblicati (che l’agenzia ISBN chiama “author publishing”) possono disporre di un codice per i propri libri, la cui struttura è simile a quella del codice per l’editore, variando soltanto le tre cifre del mondo del libro (979 invece che 978), l’identificazione linguistica (12 invece che 88) e il prefisso editore (che è 200).

Per ottenere un codice ISBN, se sei self, puoi scegliere tra due strade:

  1. acquistarlo sul sito dell’Agenzia;
  2. ottenerlo gratuitamente pubblicando attraverso le piattaforme self-publishing che lo prevedono (tra cui Amazon KDP nella nuova funzione beta di realizzazione cartacei).

Andiamo per ordine.

Se decidi di acquistare il codice dal sito dell’Agenzia (che, ti ricordo, sarà solo tuo e ti identificherà come autore autopubblicato), ti basta iscriverti e accedere alla sezione dedicata all’author publishing.

Il codice ISBN costa un po’, quindi prima di decidere se comprare o no, fatti le tue considerazioni.

Puoi acquistare da 1 a 5 codici (è logico che se hai più titoli, edizioni o formati, è meglio comprare un lotto di più codici e risparmiare):

  1. 1 codice: 80 euro + IVA
  2. 2 codici: 150 euro + IVA
  3. 3 codici: 220 euro + IVA
  4. 4 codici: 280 euro + IVA
  5. 5 codici: 340 euro + IVA

Oltre al codice, nella cifra sono compresi i codici a barre e l’ISBN-A (ossia azionabile, un servizio aggiuntivo che “restituisce all’utente le informazioni e i servizi che l’editore ha associato al libro”.)

Se sei stretto di finanze o non vuoi spendere (anche se, ti ricordo, il self-publishing non sarà mai a costo zero), puoi affidarti ai codici ISBN che piattaforme come Amazon, Create Space o Streetlib offrono gratuitamente. Tuttavia, questi codici non identificano te come autore, bensì la piattaforma, che è un po’ come se diventasse la tua casa editrice.

È comunque meglio di niente: se per gli e-book il codice ISBN è facoltativo (lo stesso KDP avverte che gli e-book pubblicati nella sua piattaforma non hanno bisogno di ISBN e che ad essi sarà assegnato un codice chiamato ASIN), per i cartacei è fondamentale.

Sì, perché un cartaceo senza codice ISBN non può essere distribuito, quindi non potrai finire nelle librerie. Spesso editori truffaldini non assegnano codici ISBN ai loro libri: se ti accorgi che anche a te sta per succedere, fuggi a gambe levate!

Quindi il codice ISBN è necessario?

Sì, assolutamente.

Sia che lo acquisti sul sito dell’Agenzia, sia che tu lo ottenga gratuitamente da qualche piattaforma di self-publishing, è fondamentale, soprattutto per i cartacei, che abbiano il codice.

L’ISBN identifica il tuo libro, lo caratterizza, in un certo senso, quindi devi averlo.

Per saperne di più, scarica la documentazione sul codice ISBN presente sul sito dell’Agenzia a questa pagina.

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