A.A.A. Beta reader cercasi
Di certo avrai già sentito parlare di questo termine, oppure è la prima volta e ti sembra una cosa astrusa tipo la sequenza di Fibonacci… quale che sia il tuo rapporto con questa misteriosa figura, oggi dipanerò i tuoi dubbi in merito.
Sì, oggi parliamo proprio di loro: i beta reader, fedelissimi compagni di ogni autore che voglia una mano nella valutazione del suo manoscritto.
Il beta reader è uno “strumento”, passami il termine, da custodire con cura, perché (ovviamente trovando persone competenti e affidabili) è la classica marcia in più.
Ma chi sono i beta reader? A cosa servono? Dove trovarli? Quanto costano?
Lo vediamo in questo articolo, quindi mettiti comodo e continua la lettura.
Chi sono i beta reader?
Il beta reader è un lettore qualificato (come scrive Storia Continua nel suo articolo) che ti aiuta a migliorare il tuo romanzo nel complesso, dalla trama ai personaggi, dall’ambientazione ai buchi di sceneggiatura.
Il beta reader NON è un editor o un correttore di bozze, né tanto meno qualcuno che redige una scheda di valutazione.
Ci tengo a specificarlo perché spesso leggo di richieste per beta reader che aiutino a correggere un romanzo o un saggio: la correzione (refusi, errori grammaticali, sintattici, eccetera) non è l’attività principale del reader, anche se alcuni, se trovano una svista, te lo fanno gentilmente sapere.
Il beta reader è un lettore accanito (o più correttamente lettore forte), con una grande passione per la lettura (ma va!) e una certa affinità con il genere che “beterà”. In altre parole, una persona che legge esclusivamente, o quasi, fantasy, avrà più dimestichezza ad “analizzare” un romanzo di questo genere anziché un thriller.
Riassumiamo brevemente le caratteristiche del beta reader:
- Lettore forte
- Concentrazione e attenzione ai dettagli
- Dimestichezza e affinità con uno o più generi
- Voglia di mettersi in gioco
L’ultima caratteristica suona un po’ da “ricerca di personale”, ma è così: il beta (lo vedremo fra poco) di solito non è pagato e lo fa per passione, quindi deve avere voglia di ritagliarsi una cornice del suo tempo per impegnarsi nella lettura di un libro e spesso si mette in gioco, perché inizia ad avere dimestichezza con il settore per, magari, in un futuro, decidere di continuare la “carriera” con un lavoro vero e proprio, come l’editor.
Il beta reader ha un costo?
In genere, a parte lettori professionisti, il beta reader svolge questo lavoro aggratis. Un po’ come se facesse volontariato, ma nel campo letterario.
Bada a non storcere il naso, perché nessuno obbliga il beta a leggere qualcosa, bensì è lui che lo fa di sua spontanea volontà.
Come scrivevo prima, “betare” un libro è un’ottima base di partenza per una professione vera e propria; un po’ come la classica gavetta nell’ufficio, quindi ci sta anche se lo si vuole fare gratis.
Tanti beta reader sono anche blogger e/o scrittori e hanno familiarità con il panorama letterario; altri, magari, lavorano già nell’editoria ma si offrono comunque per questo tipo di attività senza farsi pagare.
Il fatto che il “betaggio” sia gratis non vuol dire ricorrere a dieci reader e sperare di bypassare la fase dell’editing e della correzione di bozze: come ti ho già detto, sono attività diverse, distinte e qualsiasi altro aggettivo di questo tipo.
Quando posso ricorrere a un beta reader?
L’anno scorso, quando ho terminato la prima stesura del mio thriller, tanto per lasciarlo maturare un po’ e staccarmi dalle sue atmosfere (processo che, come sai, è utile per poi riprendere in mano il libro con occhio più critico), ho deciso di avvalermi di qualche beta che mi aiutasse a trovare incongruenze, situazioni poco chiare o inutili.
Ho contattato sei o sette beta che, nel giro di due-tre mesi, hanno letto il libro in anteprima e mi hanno dato un sacco di consigli su come migliorarlo e su quali parti tralasciare perché superflue. I beta reader mi hanno aiutata tantissimo e, quando ho ripreso in mano il romanzo per correggerlo, i loro consigli sono stati come manna dal cielo.
Questo per dirti di cercare un beta reader nel momento in cui termini la prima stesura del tuo romanzo. Mentre tu ti “riposi”, lui lo leggerà e ti aiuterà, con i suoi consigli, a migliorarlo dove necessario. Se decidi per il self-editing, quando riprenderai in mano il romanzo sarai avvantaggiato perché saprai già dove correggere e cosa inserire o togliere. Se vuoi affidarti a un esterno (editor freelance o agenzia), puoi comunque migliorare il testo prima di inviarlo.
Insomma, avrai già capito che ricorrere a un beta reader è fondamentale.
Ma dove trovarlo?
Dove trovo un beta reader?
Esistono tanti luoghi virtuali dove chiedere l’aiuto di un beta reader, i social network prima di tutto.
Su Facebook, ad esempio, sono attivi numerosi gruppi di “Cerco/offro” beta reader, dove puoi contattare chi ti aiuti nella lettura critica del tuo libro o dove puoi offrirti come beta.
Ecco i due principali del panorama italiano (in inglese ce ne sono molti di più):
Ho bazzicato in entrambi i gruppi e devo dire che ho trovato persone molto disponibili ad aiutarmi.
In alternativa a Facebook, puoi visitare il forum di Goodreads Italia dedicato ai beta:
Infine, sul forum di Writer’s Dream trovi una sezione apposita dedicata ai beta.
Conclusioni: alcune buone prassi
Trovare un beta che faccia bene il suo lavoro è semplice ma difficile: oggi ormai tutti si improvvisano “tuttologi”, quindi vi è sempre il rischio di beccare una ciofeca.
Prima di mandare il tuo libro a uno sconosciuto affinché lo legga, sincerati della sua serietà, onde evitare un furbetto che te lo piazzi su qualche sito pirata o, peggio, lo spacci per suo. Sì, sembrano cavolate, ma mai fidarsi del tutto.
Inoltre cerca di essere sempre paziente: il beta reader lo fa per hobby nella maggioranza dei casi, come il blogger, quindi non dargli tempistiche troppo strette o non accetterà il tuo libro o lo leggerà ma in maniera superficiale. E poi il parere: i beta reader più cazzuti sono anche pignolissimi (a volte sono più pignoli loro che gli editor!), quindi non ti offendere se troveranno il famoso ago nel pagliaio o se si attaccheranno al dettaglio. Più elementi del tuo libro salteranno a galla, più potrai migliorarlo 🙂
E tu? Hai già avuto modo di lavorare con un beta reader?
Raccontami la tua esperienza!
There is 1 comment on this post
Ennesimo articolo azzeccatissimo. Complimenti.
Francamente, quando penso a un beta reader il pensiero va a persone di fiducia, da pescare nella cerchia delle conoscenze dirette; gente con cui ci si incontra la sera, per intenderci. Affidare il proprio manoscritto a un perfetto sconosciuto pescato in rete o sui social lo ritengo un po' azzardato per diversi motivi, tutti riconducibili all'ambito della fiducia: sara serio, capace? sarà onesto, affidabile?
Non essendo in possesso di doti eccezionali non saprei proprio come valutare le caratteristiche del web-beta o del social-beta senza farci quattro chiacchiere alla vecchia maniera: faccia a faccia (perfino di presenza è abbastanza difficile inquadrare perfettamente le persone), ragion per cui, magari sbagliando, non sarei capace di concedergli fiducia.