La conoscenza degli argomenti
Possiamo scrivere benissimo, costruire delle storie che attirano i lettori e che li tengono incollati alla pagina, ma cadremo nel buco nero dei libri scartati se non conosciamo ciò di cui scriviamo, degli argomenti che trattiamo, anche i più banali.
Ricordiamoci che nel gran parte dei casi il lettore è molto pignolo. Basta un niente per fargli storcere il naso.
Anche la scarsa conoscenza di ciò di cui parliamo è una delle cause dell’incoerenza di un romanzo. Analizziamo alcuni esempi.
Utilizzo di oggetti o macchinari
In un romanzo o racconto ci sarà capitato molte volte di introdurre degli oggetti o dei macchinari: telefoni, computer, automobili, e così via.
Ciascun oggetto ha un suo modo d’uso specifico. Funziona in una certa maniera.
Non dovremmo avere difficoltà nel sapere come si utilizzano gli oggetti del nostro quotidiano, come computer, cellulari, tablet e via dicendo. Le difficoltà sorgono quando decidiamo di introdurre oggetti che ci sono, se non sconosciuti, quasi.
Esempio banalissimo: la pistola. Chi di voi non l’ha mai usata in un romanzo? Ma sapete come si utilizza sul serio, come si chiamano i suoi componenti, qual è l’effetto di uno sparo sulle persone, quelle colpite e quelle che magari stanno lì intorno?
[bctt tweet=”Non scrivere di pistole se non sai come funzionano!” username=”emanuelaeditor”]
Procedure
Quanti di voi avranno scritto di aule di tribunali, di processi investigativi, di iter procedurali?
Dobbiamo conoscere questi esempi (e molti altri) alla perfezione prima di inserirli nel nostro romanzo.
È memorabile un processo contro un efferato serial killer, così come un’indagine di polizia. Ma se non conosciamo le dinamiche che li fanno muovere, il nostro romanzo sarà un flop.
[bctt tweet=”Dobbiamo conoscere come funzionano indagini, udienze, prima di usarli nel romanzo.” username=”emanuelaeditor”]
Malattie, disturbi
Lo psicopatico fa sempre un buon effetto, soprattutto nei thriller. Ma è psicopatico perché? Quali sono i suoi disturbi? Che cosa li ha provocati?
Esistono molti disturbi della personalità: prima di utilizzarli dobbiamo conoscerli.
Pensate anche agli shock, agli stati di amnesia e a tutti altri elementi che inseriamo in un romanzo magari senza pensarci. Dobbiamo centellinare ogni informazione se non siamo sicuri.
Scrivere di malattie, di tumori, tutto questo deve essere fatto con una solida base di conoscenze dietro.
Sennò rischiamo di far ridere il lettore, o peggio, di farlo arrabbiare.
Argomenti di attualità, di storia
A meno che il nostro romanzo non sia distopico o un’ucronia, dobbiamo fare attenzione quando parliamo di attualità o, nel caso di un romanzo storico, quando facciamo muovere i nostri personaggi nel dopoguerra o nel Seicento.
Per quanto riguarda l’attualità, è importante conoscere fatti ed eventi accaduti nel periodo storico da noi scelto, o nel contesto locale. Se ambientiamo un romanzo negli anni Novanta e lo ripetiamo ampiamente, il lettore si aspetterà anche qualche cenno sugli anni Novanta, sulla cultura, sui costumi e così via. E poi, che non ci venga l’idea di parlare di smartphone e tablet! 🙂
Nel caso di romanzi storici, a parte gli eventi storici in sé, dobbiamo considerare anche aspetti come usi e costumi, alimentazione, tradizioni. Luigi, contadino del Seicento, non avrà i mezzi per coltivare la terra che possiede Mario, contadino dei giorni nostri. E Maria, dama del Medioevo, non indosserà certo i leggings!
Per concludere…
Conoscere ogni aspetto di quello che scriveremo è essenziale.
Quando scriviamo e quando revisioniamo dobbiamo tenere conto di alcune cose:
- Dobbiamo conoscere come si usano oggetti, strumenti e macchinari;
- Dobbiamo conoscere ogni procedura che inseriamo nel nostro romanzo;
- Dobbiamo conoscere malattie e disturbi prima di parlarne;
- Dobbiamo conoscere l’attualità e la storia del contesto in cui il nostro romanzo è ambientato.