Che cosa contiene la scheda di valutazione inediti?

In tanti mi contattano per avere una valutazione del loro inedito, quindi ho deciso di scrivere un articolo apposito per spiegare che cos’è questa scheda e che cosa contiene.

Attenzione: ogni editor o agenzia ha un suo… modus operandi. La valutazione inediti di cui ti parlo in questo articolo è quella che faccio io, e io sola 🙂


La valutazione di un inedito

Innanzitutto cerchiamo di capire che cosa si intenda per valutazione di un inedito.

Non serve specificarlo, ma lo farò lo stesso: un inedito è un libro che non è ancora stato pubblicato, e magari ha bisogno di un parere più approfondito.

La scheda di valutazione, quindi, non serve per libri già pubblicati; in questo caso puoi chiedere una recensione o il parere di un beta reader (anche se la loro opinione ti serve quando ancora stai… producendo la tua storia).

Se non ti fidi di quanto amici, parenti e conoscenti hanno detto sulla tua storia, o se le loro opinioni ti sembrano troppo di parte, è meglio affidarsi al parere di un esterno ed esperto.

E qui entra in gioco la valutazione dell’inedito.

editing

Che cosa contiene una scheda di valutazione?

Poiché se chiedi una valutazione hai bisogno di un parere preciso e professionale, va da sé che una scheda contenga questo parere.

Ma non è solo: “Il libro è bello perché…” o “Il libro non mi piace perché…”

Non sarebbe più una scheda di valutazione ma… boh? forse un parere generico? Un’opinione?

La scheda di valutazione deve essere precisa, accurata e dettagliata. E non deve contenere un parere soggettivo (ossia: non mi è piaciuto perché il protagonista Mario mi sta antipatico) bensì oggettivo; in altre parole, il valutatore, chiamiamolo così, deve saper motivare ogni opinione che dà, ed esse devono riguardare il libro nel suo contenuto.

In ulteriori parole, parlare del libro in sé, delle sue potenzialità, se quanto sta al suo interno è leggibile e vendibile.

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Che cosa contiene la mia scheda di valutazione?

Veniamo al nocciolo… ma sarebbe meglio alla nocciola, visto che mi piace 🙂

Apriamo questo sancta sanctorum per scoprire che cosa conterrà la mia scheda di valutazione inediti.

Così, qualora decidessi di contattarmi per questo servizio, saprai già a cosa andrai incontro (e ti preparerai psicologicamente e anche fisicamente, sì!).

Contenuto: incipit, finale, trama e intreccio

Da buona maestrina, o forse sarebbe meglio dire da ossessionata a “didascalizzare” tutto, come faccio con questi articoli, suddivido la scheda di valutazione inediti in più blocchi, nei quali mi soffermo su uno o più temi.

Per prima cosa uno sguardo sulla trama e sull’intreccio: se la prima è ben strutturata o carente, se il secondo “fila” o da qualche parte c’è uno stop.

In un intreccio che stia in piedi A deve portare a B, B a C e così via. Ogni scena si deve capire, o almeno intuire, e la trama non deve lasciare il lettore con un senso di smarrimento o dubbi.

Incipit e finale devono essere “consoni” al resto della storia. Come sai, l’incipit deve catturare il lettore e contenere almeno un po’ di azione (a differenza dei romanzi classici), e il finale deve completare la storia, dando tutte le risposte o fornendo al lettore gli indizi per scovarle. Inoltre può anche anticipare storie successive, o lasciare intendere che altro accadrà.

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Dialoghi, personaggi e ambientazione

Tre elementi fondamentali, e non solo a mio parere.

I dialoghi sono importanti per caratterizzare i personaggi, questi ultimi sono le colonne di ogni storia, e l’ambientazione è la cornice necessaria dove si svolgerà ogni scena.

Se sull’ambientazione talvolta sono più soft, perché in alcuni casi luoghi meno vividi o poco descritti non inficiano una storia, non transigo su dialoghi e soprattutto sui personaggi.

I personaggi creano la storia; anzi, posso dire che i personaggi sono la storia, che si evolve proprio grazie alle loro azioni e motivazioni.

Se un personaggio non ha motivazioni, è felice e contento e beato nel suo mondo e non succede nulla… che storia sarà? Sicuramente qualcosa riuscirai a tirar fuori, ma sarà di una noia mortale.

I dialoghi spesso sono sottovalutati. In tanti pensano basti scrivere come si parla ed è tutto a posto. In realtà i dialoghi di un romanzo non sono gli stessi della vita reale; diciamo che sono verosimili.

Di certo non ci sogneremmo mai di infarcire le nostre pagine di ciao come va io bene grazie e tu io tutto okay i figli i figli bene e tuo marito oh, lui sta bene e bla bla bla!

Debolezze, potenzialità e pubblico

Punti di forza e debolezze sono il riassunto dei temi trattati in precedenza, e aiutano l’autore a focalizzarsi soprattutto su quanto va migliorato.

Ad esempio una storia è ottima circa ambientazione e personaggi ma carente per quanto riguarda la trama… l’autore dovrà allora migliorare quest’ultimo aspetto.

In genere, per essere più precisa e darvi la giusta visibilità, inserisco dei punti elenco: trovo che usarli insieme a frasi corte che riassumano il problema o la potenzialità sia un ottimo aiuto per l’autore.

Un accenno anche alla collocazione possibile sul mercato e al pubblico adatto: sono informazioni magari accessorie, ma comunque utili.

Sapere che il tuo saggio sulla porosità delle rocce calcaree è più settoriale e avrà una collocazione sul mercato minore rispetto a opere di maggior consumo magari non ti cambierà la vita, ma non si sa mai, no? 😉

Riassumendo…

Ecco qui un riassunto di cosa conterrà la mia scheda di valutazione inediti.

L’ho messo sotto forma di questionario per aiutarti anche a controllare questi aspetti e nel caso migliorarli.

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Se sei interessato a una valutazione del tuo inedito, clicca sulla foto qui sotto!

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