** Questa recensione fa parte del Review Tour dal 23 settembre all’8 ottobre. In fondo troverai tutti i blog partecipanti **


A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c’è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura – un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo “Spettro”, una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l’ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l’uno dell’altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni…
Finalmente arriva in Italia il primo romanzo della duologia che ha consacrato Leigh Bardugo come una delle voci più talentuose e autorevoli della narrativa fantasy. Una serie ambientata in un mondo articolato e straordinario, il GrishaVerse, dove si muovono personaggi sapientemente costruiti e sfaccettati. Una storia avventurosa ricca di colpi di scena che vi mancherà nell’istante stesso in cui avrete letto l’ultima pagina.

Ho trovato questo romanzo davvero particolare, non solo per l’ambientazione, ma anche per la trama, non così scontata come potrebbe apparire a prima vista.

In effetti un lettore pigro potrebbe giudicare questo romanzo banalotto: un ladro, il protagonista Kaz Brekker, viene in un certo senso “ingaggiato” dai piani alti per liberare uno scienziato che conosce gli ingredienti e la preparazione di un potentissimo allucinogeno, che se cade in mani sbagliate rischia di gettare nel caos tutto il regno. Il buon Kaz si accerchia di un nutrito gruppo di scappati di casa e va alla ricerca dello scienziato, tra colpi di scena, azione e un po’ di umorismo.

Può sembrare banalotto, sì, ma proviamo ad addentrarci in Ketterdam…

C’è che Kaz non è solo un ladro senza cuore ma ha un passato oscuro e difficile per un ragazzino, passato crudo che l’ha visto crescere e indurirsi prima del previsto…

C’è che Inej non è solo lo Spettro ma una giovane con una grande forza di volontà e voglia di riscatto…

Ci sono Nina e Matthias, tanto vicini quanto lontani, lei una Grisha (un essere dotato di poteri paranormali) e lui un druskëlle, un cacciatore di Grisha, ma il Fato vuole che non si possano separare…

E c’è pure Jesper, incallito giocatore d’azzardo ma che nasconde qualcosa a tutti, perfino a se stesso…

“Sei di Corvi” non è solo un romanzo fantasy; è soprattutto la storia di ragazzi giovanissimi cresciuti troppo presto e alle prese con qualcosa di più grande di loro (e non è il Destino, badate bene!).

Qualcosa che, nascosto, muove i loro fili come ballerine di cartapesta. E lo scopriranno solamente alla fine, quando sarà troppo tardi.

È un po’ la storia di tutti noi: spesso vogliamo emergere dalla melassa che ci incatena a una vita da formiche, ma senza la forza d’animo necessaria continueremo a correre in fila le une con le altre. Ci vogliono coraggio, astuzia, e un pizzico di fortuna; e non è detto che ci andrà bene comunque.

“Sei di Corvi” è quindi molto più che un semplice romanzo fantasy o l’avventura di cinque reietti.

O, per meglio dire: è l’avventura di cinque reietti che hanno deciso di voler contare qualcosa e di riemergere dai bassifondi di una vita fastosa, forse sì, ma mediocre nell’anima.

Perché ognuno di noi ha qualcosa da espiare.

E prima o poi ti chiederà il conto.