** Questa recensione fa parte del Review Tour **


La musica regala emozioni, libertà, gioia, commozione. Ma avete mai pensato che potrebbe anche cambiarvi la vita? Questo è quello sta per succedere ad Alaska e Daniel: grazie alla musica si conosceranno… e niente sarà più come prima. Una rocambolesca storia d’amore, amicizia, avventura, intrisa di arte, di pittura, di fotografia, di poesia e di tanta musica vi aspetta. Tanti spunti sensoriali per vivere le emozioni dei protagonisti. Allacciate le cinture e partite alla scoperta della loro vita colorata. Buona lettura e buon ascolto!


Se cercate una storia d’amore piacevole e sui generis, ebbene, questo è il libro che fa per voi.

Un romanzo che si legge tutto d’un fiato e che grazie al finale imprevedibile rimarrà per molto impresso nella mia mente.

Ma andiamo per ordine.

Alaska e Daniel non si conoscono, ma Alaska sa benissimo chi è lui: il batterista dei Pensieri Divergenti, un gruppo rock che lei e l’amica ascoltano spesso e volentieri.

Quando Daniel contatta Alaska su Facebook chiedendole di sostenere il gruppo in un concorso musicale, i due si conoscono e inizia, così, una bella amicizia virtuale, fino a che Daniel non chiede ad Alaska di vedersi durante un concerto che terranno in un locale.

Da qui inizierà una lunga e rocambolesca avventura, a tratti anche tragica, che si concluderà in un modo… davvero imprevedibile.

Seppure abbia trovato l’inizio un po’ lento e troppo “happy people in happy land”, proseguendo con la lettura mi sono appassionata ad Alaska e a Daniel e alle loro avventure, tanto che ho terminato il romanzo in davvero poco tempo!

Alaska, poi, è un personaggio che apprezzerete sicuramente: frizzante, spontanea, un po’ pazzerella e taaanto sopra le righe. Di certo non incarna i classici cliché che tendiamo a trovare nei romanzi oggi.

Come non li incarna il suo alter ego maschile, Daniel: meno pazzo di Alaska, quello sì, ma anche lui con un carattere tutto suo che si discosta molto dai “parametri” di maschio che siamo abituati a leggere.

Avrei preferito, forse, un conflitto più forte, qualcosa di cupo che emergesse dal carattere di entrambi, a tratti magari un po’ perfettini, ma è una morbosità mia e da cui difficilmente riesco a staccarmi.

Mi è piaciuta molto l’idea dell’autrice di inserire suoi quadri all’interno del libro (peccato che sul Kindle si vedano male!) e il fatto di aver accompagnato la storia con una vera e propria colonna sonora, così da sentire anche noi le canzoni che ascoltano Daniel e Alaska.

Il finale, poi, è imprevedibile… davvero, non ve lo aspettereste mai!

Spero quindi di avermi almeno un poco incuriositi, così che anche voi andiate a comprare il libro della Bianchera… e buona lettura!