Come nasce un romance
Il romance è uno tra i generi più diffusi tra gli autori: vuoi perché piace scrivere d’amore, vuoi perché il lettore è sempre bendisposto verso questo genere, vuoi perché è più semplice rispetto a trame complesse e (spesso) di difficile lettura.
Ma come nasce un romance?
Ci sono tanti modi e so che su internet avrai trovato in lungo e in largo guide su come scrivere un romanzo rosa.
Oggi parliamo con Lea Paradiso, autrice di Un passo alla volta mi basta.
L’intervista
Ciao e grazie per aver deciso di partecipare a questa intervista. Iniziamo parlando di te. Chi sei? Che cosa fai nella vita?
Ciao, lieta di fare la tua conoscenza! Mi chiamo Lea Paradiso, sono nata a Genova, classe 1977 e sono una scrittrice. Ho pubblicato due romanzi “Un passo alla volta mi basta” (2014) e il suo seguito “Non è mai troppo tardi” (2015) con i quali ho partecipato al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2016. Sto ultimando la stesura del mio terzo romanzo che si intitolerà “L’altra metà del cielo” e ho già incominciato a scrivere le prime pagine di quello che sarà il terzo capitolo di “Un passo alla volta”.
Come mai romance? Perché questo genere e non un altro?
Credo che ognuno di noi debba sviluppare un argomento che sente più vicino alla propria sensibilità e, nel mio caso, avendo da sempre adorato le storie d’amore, mi è sembrato naturale trattare questo tema. Ciò non toglie che non si possano sperimentare altre strade: personalmente ho in testa da un po’ di tempo di scrivere una raccolta di racconti brevi del terrore.
A tuo avviso, quali sono gli elementi principali che un romance dovrebbe contenere?
In primis, la credibilità dei personaggi. Sono persuasa che sia fondamentale per il lettore immedesimarsi nei personaggi, che debbono essere quanto più reali possibile. La trama non deve essere troppo… complicata, altrimenti il lettore rischia di “perdersi”, quindi storia e linguaggio semplici. Il colpo di scena, l’imprevisto, le difficoltà, sono elementi che rendono accattivante il racconto e attraggono l’attenzione del lettore.
Quali sono le grandi storie d’amore che ti hanno ispirata nella stesura del tuo libro?
Adoro i classici, in particolar modo “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. Non sempre gli amori più belli sono quelli che hanno un lieto fine…
L’anno scorso un’indagine di autoearning.com ha stabilito come il romance sia uno tra i generi che vanno di più tra gli autori autopubblicati su Amazon. Che cosa ne pensi? Secondo te il romance è davvero forte? O è solo una “moda” passeggera?
Come lo scrittore deve trattare un tema a lui più affine, così credo che il lettore debba scegliere un testo in base a ciò che sente più vicino alle sue esigenze, indipendentemente dalle tendenze. Non mi piace parlare di generi letterari come “mode”. Non ho mai letto la trilogia di “Cinquanta sfumature”, pur avendo avuto un enorme successo mondiale. Non è il mio genere e non m’importa se metà della popolazione mondiale lo ha fatto. Non fa per me. Punto.
Parlaci del tuo libro. Perché i lettori dovrebbero leggerlo? Cosa lo distingue dagli altri (tanti) romance presenti in circolazione?
Il mio romanzo tratta la storia di una ragazza di provincia che si trasferisce in una città più grande con il cuore pieno di sogni e di speranze. Il dover affrontare la vita vera le fa capire che potrà realizzare i suoi progetti solo a costo di grandi sacrifici, così come il costruire e il consolidare la storia d’amore con il suo compagno. Ma la ricompensa sarà immensa, ben oltre le sue aspettative e la renderà una persona più matura e consapevole. Un personaggio ricco di molte sfaccettature, intenso, nel quale è facile immedesimarsi. Mi è piaciuto molto sviluppare i sentimenti e le sensazioni della protagonista, l’aspetto psicologico ed emotivo. È stato davvero interessante!
Da dove consiglieresti di partire nella stesura di un romance?
Beh, direi che è fondamentale avere le idee chiare su come impostare la storia, facendo attenzione soprattutto alla coerenza tra i vari elementi che vengono sviluppati durante il racconto.
L’elemento a tuo avviso più difficile nella stesura di un romance.
L’aspetto psicologico dei personaggi.
Lasciaci un estratto del tuo libro… 🙂
“Quando nasci, nessuno ti dice come sarà la tua vita, essa è bizzarra ed imprevedibile. Ma una cosa è certa. La felicità è il nostro essere naturale che nasce con noi e con noi rimane, anche quando pensiamo di averla persa, quando qualcosa nel nostro cammino ci fa inciampare e dobbiamo trovare la forza per rialzarci.”
Inizia così “Un passo alla volta mi basta”.
Il tuo romance PREFERITO. Quello che rileggeresti mille volte.
Adoro Stephenie Meyer e la saga di “Twilight”.
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Ciao Emanuela,
complimenti per l'ennesima intervista.
Non posso fare a meno di essere d'accordo con l'autrice quando spiega che lo scrittore debba trattare il tema a sé più affine, o uno dei temi che mastica meglio, qualora fosse un autore poliedrico, dai molteplici interessi.
Per quanto mi riguarda, ritengo che ogni romanzo, in qualunque genere letterario si collochi, dovrebbe essere un po' romance. Ne guadagnerebbe in attrattiva.