
Qualcuno è tornato a vivere su Prima Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta.
Inquietanti rapimenti coinvolgono tutto l’Ovoide.
Il tempo dell’attesa è finito, Lunar vuole tornare alla Vita, ma per farlo dovrà affrontare la Morte. È lei a custodire Sinbad, è lei il mistero più grande.
Due storie si intrecciano e attendono il momento dell’incontro.
È l’ultima avventura, la chiusura di una vicenda intensa, la fine e l’inizio delle Vita.
Lunar
lascia i Cieli Razionali in compagnia di Sky, lo Spirito Guida. Ha
deciso di riportare in vita Sinbad che si trova nella Terra dei Morti.
Per farlo dovrà cercare un misterioso libro, depositario di un sapere
assoluto. Carte dal significato oscuro la guideranno lungo i dedali di
un Labirinto che si rivelerà essere molto altro. Ma Lunar è inseguita,
come tutti i Nativi di Prima Stella d’Incanto è braccata. Qualcuno è
interessato ai poteri degli abitanti della Dimensione distrutta e, in
particolare, ad Agav, regina di Prima Stella d’Incanto e amica di Lunar.
Agav non è più ciò che molti ricordano.
Nulla è come appare in questa storia che si muove su piani fantastici, onirici, psichici.
TITOLO: Tre lacrime d’oro (Io sono Lunar #3)
AUTORE: Daisy Franchetto
GENERE: Fantasy
EDITORE: Dark Zone
PREZZO: 2,99 euro (digitale), 14,90 euro (cartaceo)
DATA DI PUBBLICAZIONE: maggio 2017
Il mio nome è Sinbad. Vengo da una Dimensione lontana e semisconosciuta. La mia anima è antica e il mondo cui appartengo è un luogo tanto lussureggiante quanto terribile. Le piante si cibano dell’inconscio di chi si trova a passarvi accanto, restituendo agli incauti visitatori fiori che celebrano sogni nascosti e incubi sconosciuti. Tutti nella mia terra sono venuti a patti con il lato più celato della propria anima. Anch’io.
L’incipit
Ciao 🙂 Parlaci un po’ di te.
È la domanda più difficile, sempre. Una volta avevo una definizione molto precisa di chi ero e cosa facevo, oggi non più. Sono una persona che ha fatto della ricerca il suo cammino, procedo per strade poco battute con una lanterna in mano, ogni tanto trovo qualcuno con cui condividere un pezzo di percorso. Ho trovato nella scrittura un mezzo potente di rielaborazione di quel che mi accade e del passato. Mi piace raccontare storie che portino un messaggio lontano dalla morale e dai preconcetti.
Senza accorgersene, Lunar non era più fuori dall’immagine, ma dentro. Su una foglia carnosa a forma di cuore che spuntava dal terreno stavano le tre perle d’oro. Le lacrime. Una voce sconosciuta sussurrò vicino al suo orecchio: «Due per entrare, una per uscire.» Le lacrime d’oro scomparvero. Sulla foglia una mano invisibile incise con caratteri sconosciuti tre parole. Tentò di avvicinarsi per leggere, ma le fu impedito. La voce disse ancora: «Tre i nomi da scoprire. Colui cui il nome è stato con la magia rubato. Colei che il nome non ha mai avuto e, da ultimo, quello che con un nuovo nome va salvato.»
La visione di Lunar
Quali autori hanno ispirato e ispirano la tua scrittura?
Tanti! Cito i più importanti perché la lista sarebbe troppo lunga. L’opera di Gabriel Garcìa Màrquez, in particolare il romanzo Dell’Amore e di altri Demoni. Daniel Pennac e Murakami. Infine, Queste Oscure Materie di Pullman, che mi ha insegnato quanto un fantasy posso veicolare messaggi importanti.
Poi il vento cessò e vide che al posto della carta era comparsa una figura: un uomo era appeso a un palo di legno sorretto da due tronchi scarlatti. Una corda d’oro che girava attorno alla caviglia sinistra lo teneva ancorato al palo. Lunar si precipitò in suo soccorso.
«No, non lo fare», le disse l’uomo con voce calma.
«Chi ti ha legato in questo modo?»
«Nessuno, sono io che mi sono messo in questa posizione.» La gamba destra era piegata dietro la sinistra, le mani nascoste dalla schiena e l’espressione dell’uomo non lasciava trasparire alcun disagio.
«Perché?» domandò Lunar.
«Perché me ne sto qui appeso? Avevo bisogno di una pausa per pensare.»
«Pensare a cosa?»
«A quello che farò una volta cessata questa condizione di immobilità.»
«E cosa farai?»
«Non l’ho ancora deciso, ma qualsiasi cosa sia, sarà un atto consapevole», rispose l’altro con serenità.
L’incontro con l’appeso?
Progetti futuri?
Ho concluso il mio quarto romanzo, Jerome La Crus – Il Mezzovivo, una storia collegata alla mia trilogia, ma con trama indipendente, che sarà pubblicato a maggio 2019 (Dark Zone Edizioni). Sto lavorando a un nuovo progetto che sarà un omaggio alla storia delle donne della città di Ciudad Juarez in Messico, sarà un romanzo breve e molto diverso dalle storie che racconto abitualmente.
