Creare un sito web in quattro passi
Se sei un autore, un freelance o un’agenzia, sai che è essenziale avere un sito web.
Oggi ormai cerchiamo tutto su internet. È più veloce, più immediato.
E quando troviamo qualcosa, ne vogliamo sapere di più.
Se sei un autore, un freelance o un’agenzia non ti basta una pagina Facebook o un altro profilo social. Devi anche avere un sito internet. Sei più serio. Più professionale.
Professionale, appunto.
Perché le persone hanno bisogno di professionalità, le rincuora come una calda coperta in una notte gelida.
Appurato che l’avere un sito web non è un consiglio, ma un dovere, oggi ti parlerò su come crearne uno che attiri più lettori possibili.
Cominciamo.
Breve premessa: che cosa deve contenere un sito web?
Ne parlerò più avanti, qui ti basti sapere che il sito web deve rispondere a determinati bisogni.
Non i tuoi, quelli dell’utente-cliente.
Parti da qui quando decidi di creare un sito web.
- Di che cosa hanno bisogno i miei utenti-clienti?
- Posso risolvere i loro problemi?
- In che modo?
Ogni attività ha le sue esigenze, è ovvio.
Sei sei un freelance dovrai presentare i tuoi servizi e rispondere ai problemi della tua cerchia di clienti.
Se sei un autore, oltre a presentare i tuoi libri, dovrai interagire con i lettori, rispondere alle loro domande: chi sei? Che cosa fai? Perché hai scritto un libro? Come vivi la carriera di scrittore? E così via.
Internet è composto di utenti. E gli utenti sono persone. Ed è con loro che devi dialogare.
I punti principali per creare un sito web
Ho trovato quattro punti, quattro passi che devi seguire per creare il tuo sito web.
Sono semplici, ma in questo caso semplicità non è velocità.
Un sito web è come un negozio: ci piacciono di più i negozi curati, che visitiamo agevolmente, dove troviamo quello che ci serve in un batter di ciglia. E anche il sito deve essere così.
1. Il template
Parolona, questa, che se non sei un nativo digitale (o bazzichi poco), ti farà strabuzzare gli occhi.
Cosse l’è u templeit, direbbe mia nonna.
Il template è il vestito del tuo sito. La struttura grafica con cui lo presenti.
Già questo ti dovrebbe fare capire che la scelta del template non è immediata.
E lo è ancora meno perché devi scegliere un template che piaccia agli utenti-clienti.
Quindi scordati temi arabeggianti, infarciti di colori, suoni, animazioni e tutte quelle gif (odiose, posso dirlo?) che quando uno clicca sul tuo sito può farsi due vasche nel quartiere mentre aspetta che si carichi.
Piacere, sì, ma anche accessibilità, come avrai già intuito.
Quindi il template dovrà essere anche mobile-friendly, ossia ottimizzato per i dispositivi mobili.
Ricapitolando:
- Il template (grafica, tema) del tuo sito deve piacere agli utenti-clienti;
- Il template (grafica, tema) del tuo sito deve permettere agli utenti-clienti di navigare in libertà e con facilità anche da tablet e smartphone.
Esistono siti dove puoi scaricare dei template gratuiti (per il mio blog io usavo BTemplates), a seconda della piattaforma usata. WordPress mette a disposizione numerosi temi nella sua directory, ma non tutti sono gratis. Il miglior sito di template a pagamento è ThemeForest.
Template gratis o a pagamento?
Scegliere un template gratis o acquistarne uno è un bel dilemma.
Se vuoi risparmiare, il template gratis è quello che fa per te. Al più spenderai qualche oretta per modificarlo a tuo piacimento. Inoltre esistono tanti template gratis funzionali e facilmente personalizzabili.
Tuttavia, non sempre la gratuità è l’opzione migliore.
Numerosi template gratis non offrono assistenza o non vengono aggiornati da anni, con il rischio che il tuo sito non funzioni a dovere. A volte hai anche difficoltà a modificarli e adattarli alle tue esigenze.
Un template a pagamento (o premium) è una garanzia. E poi non è detto che tu debba spendere 50 euro! Su ThemeForest ne trovi di tutti i prezzi, e puoi anche cavartela con una ventina di euro e avere comunque un buon prodotto.
Ps. Detto tra noi, io per ora sto usando un template gratis, ma ne ho trovati alcuni su ThemeForest niente male…
2. Il logo
Se pensi alle grandi aziende, la prima cosa che ti verrà in mente è i logo: la Coca Cola, Amazon, Google, perfino Enel!
Il logo è molto importante perché ti permette di essere riconosciuto in mezzo a mille altri.
Un logo accattivante può fare la differenza.
Sei sei un professionista o rappresenti un’azienda, il logo è essenziale. Ti consiglio di averlo anche se sei un autore — in fondo, anche uno scrittore è un professionista, e come tale deve spiccare in mezzo agli altri.
Il logo può essere un’immagine, una firma, insomma, un marchio che ti rappresenti.
Il logo deve essere visibile sulla testata del tuo sito, e pure (se puoi e vuoi) come favicon — hai presente l’iconcina accanto al titolo della pagina in ogni finestra del browser? Quella. Inoltre lo puoi inserire nei biglietti da visita. Fa più figo, no?
La creazione di un logo, di per sé, non è difficile. Se bazzichi l’ambiente grafico puoi farlo tu, in caso contrario affidati a un grafico professionista.
Esistono anche dei siti che ti permettono di realizzare un logo in tempi brevi e a costo ridotto. Uno strumento utile e facile da usare è Canva. Con Canva puoi realizzare di tutto: da semplici banner per social network a copertine di e-book.
Una volta creato il logo assicurati che sia visibile dappertutto: sul tuo sito (essenziale!) e sui vari social. Come autore puoi anche inserirlo come immagine all’interno dei tuoi libri.
L’importante è che l’utente-cliente associ il logo alla tua persona — o azienda. Solo così potrà distinguerti dagli altri.
3. La struttura
Hai scelto il template e realizzato un logo che ti identifichi.
Adesso devi passare alla fase più lunga nella creazione di un sito web: la struttura.
Come strutturare i vari contenuti del sito di modo che siano accessibili all’utente?
Ci vogliono astuzia e tanti tentativi — a volte poco riusciti.
Innanzitutto focalizzati sul menu: quella barra orizzontale che dovrebbe stare sotto la testata — il titolo del sito, il logo, un motto.
Il menu è la prima cosa che un utente-cliente guarda. Se è strutturato male, avrà difficoltà a navigare e rischierai di perderlo per sempre.
È importante che il menu esponga chiaramente gli argomenti trattati dal sito.
Il mio consiglio è di non inserire troppe voci. Le più importanti sono quattro:
- Chi sei
- Che cosa fai (che puoi anche accorpare al punto 1.)
- I tuoi prodotti/servizi/opere/libri eccetera
- Come contattarti
Anche i widget, gli elementi che si solito stanno a lato o nel footer (piè di pagina), sono importanti.
Centellina bene quali informazioni dare in queste sezioni: ad esempio, nei blog la sezione widget di solito è infarcita di tab quali archivi, categorie, articoli più letti…
Se sei un autore, inserisci le copertine dei tuoi libri nella sezione widget a lato pagina, di modo che saranno visibili immediatamente. Stessa cosa per un’azienda o un freelance. Perché non inserire dei link (meglio con immagine) che rimandano ai vari servizi o prodotti?
Ad esempio, un sito che seguo su WordPress è SOS WP. Oltre a essere un portale che aiuta gli utenti nella creazione di un blog e nella sua gestione, contiene numerosi articoli con consigli su come gestire il proprio sito su questa piattaforma. Nella sezione widget sono elencati i servizi offerti con delle immagini che li rendono incisivi; cliccandoci sopra sarai reindirizzato sulla pagina specifica.
Nuovo? Comincia da qui!
Numerosi siti hanno la voce: “Nuovo? Comincia da qui!”.
In effetti questa pagina è molto interessante, perché, se strutturata bene, ti permette di indirizzare l’utente-cliente verso quello che vuoi tu — e magari spingerli a una determinata azione, come comprare qualcosa, contattarti, iscriversi alla mailing list, eccetera.
Ho spulciato molte pagine “Nuovo? Comincia da qui!”, sia in italiano sia in inglese. Quella che mi è piaciuta di più è della scrittrice K.M. Weiland, il cui sito Helping Writers Become Authors aiuta gli scrittori a diventare autori di successo.
La pagina è strutturata in diversi step: conosci l’autrice, leggi gli articoli più letti, scarica le guide gratuite (quindi: iscriviti alla newsletter), rimani in contatto attraverso i social, approfondisci i vari argomenti che ti interessano.
4. I contenuti
Siamo alla fine… anche se è solo l’inizio.
Sì, perché dopo aver scelto e installato un template, realizzato un logo e strutturato il tuo sito al meglio, dovrai riempirlo. E qui viene la nota dolente.
L’utente-cliente, pensa sempre all’utente-cliente. Il tuo sito può essere user-friendly (in altre parole: facilemente navigabile), dalla grafica accattivante e bello da vedere, ma se i suoi contenuti sono poveri e di scarsa qualità, farai un buco nell’acqua.
“Content is king”, disse Bill Gates nel lontano 1996, e come non dargli torto!
Pensa a ogni cosa che scrivi, passala e ripassala al setaccio, fai un minuzioso lavoro di rifinitura, cancella e riscrivi, anche più volte.
L’importante è avere un sito con contenuti di qualità.
Come sottolineo nel mio articolo sull’importanza dell’editing, un libro deve essere bello ma anche leggibile. E lo stesso deve accadere per i contenuti di un sito web.
Importa quello che scrivi, ma anche il come lo fai.
Anche una (a prima vista banale) pagina dove ti presenti può assumere diversa importanza per il modo in cui è scritta.
Ecco alcuni consigli:
- Pensa sempre all’utente-cliente.
- Usa un linguaggio semplice ma non troppo.
- Non essere eccessivamente ridondante — appunto!
- Scrivi frasi brevi e suddividile in paragrafi.
- Parla all’utente-cliente, rivolgiti a lui come a un amico — ma non esagerare!
- Non scopiazzare altri contenuti.
- Sii te stesso, non forzare la scrittura usando un linguaggio che non ti appartiene.
E ovviamente, la cosa più importante…
- Scrivi di argomenti che conosci e non ti impelagare in gineprai. Non cercare l’originalità se non sei in grado di portarla avanti.
Per concludere
Creare un sito web è un procedimento semplice ma lungo.
Potresti essere costretto a modificare più e più volte i tuoi contenuti, la struttura o il template. Non c’è problema, l’importante è che alla fine il sito sia orientato a chi te lo può far decollare: l’utente-cliente.
Prima di lasciati, ti racconto un aneddoto su questo sito. Ho cambiato cinque template prima di trovare quello giusto e ho riscritto i contenuti delle pagine tre o quattro volte prima di essere soddisfatta. Adesso sto lavorando a un logo nuovo, quello che ho non mi convince.
Come vedi, nulla è immediato!
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