Quando si tratta di promuovere il proprio libro, ci sono alcune cose che è meglio evitare.
Di articoli la rete è piena, e ne ho già scritti anche io, ma questo è uno dei casi in cui perseverare non è diabolico.
5 comportamenti da evitare (davvero!)
Ce ne sono tanti, di comportamenti da evitare quando si promuove il proprio libro. Ne ho scelti 5, che in verità mi è capitato di vedere ultimamente.
Spamming sui social media
Sono consapevole dell’importanza di condividere notizie e aggiornamenti sul tuo libro con i follower. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio nell’uso delle piattaforme social, evitando di bombardare i tuoi lettori con una serie di messaggi promozionali continui.
Una volta, su Instagram, mi è capitato di vedere lo stesso post di un autore ripetuto per cinque volte a distanza di qualche minuto. Cinque volte. Che effetto può aver avuto? Nel mio caso, di stizza. Voglio vedere altro; se il tuo libro mi interessa, lo vado a cercare, non c’è bisogno che ogni due o tre “scrollate” veda il tuo post!
L’intento principale dei tuoi post dovrebbe essere quello di creare coinvolgimento e interesse genuini, anziché irritare le persone. Puoi rendere i tuoi contenuti più intriganti e variegati affrontando temi correlati alla scrittura, al processo creativo o fornendo consigli utili per aspiranti autori.
Ignorare l’importanza di una copertina accattivante
Una copertina poco interessante potrebbe far sì che i lettori potenziali scartino il tuo libro senza dare un’occhiata al suo contenuto.
Ultimamente accade meno: gli autori autopubblicati hanno deciso (finalmente) di rivolgersi a grafici professionisti o di usare tool degni di nota come Canva o Adobe Express.
Tuttavia, fino a qualche anno fa avevamo un profluvio di copertine made-by-Amazon davvero deprimenti, con accostamenti di colore allucinanti e un mix di sfondo, primo piano e testo impossibile.
Target? Ma chissene…
È importante sapere a chi si rivolge il tuo libro e concentrarsi sulla promozione verso quella specifica audience. Non cercare di raggiungere tutti, piuttosto identifica il tuo target di riferimento e personalizza le tue strategie di promozione in base a esso.
Se scrivi thriller, è inutile presentare il libro agli appassionati, che so, di romance: potrebbero essere due tipi di lettori diversi e, ipoteticamente, gli amanti del romance non potrebbero apprezzare un thriller. Non tutti i lettori sono onnivori.
Se scrivi un manuale di dieta ketogenetica, sarà apprezzato soprattutto da chi va alla ricerca di questo argomento. Gli amanti del trading online, magari, non lo leggeranno.
Quindi: identifica il target (pubblico di riferimento) e concentrati su di esso.
Online? Nun me va
Nel mondo di oggi, sempre più connesso e social, è essenziale avere una presenza online forte e visibile. Assicurati di avere un sito web o un blog dedicato al tuo libro e fai uso dei social per connetterti con i tuoi potenziali lettori.
La mancanza di presenza online potrebbe rendere più difficile per le persone trovare e conoscere il tuo lavoro.
In effetti, ormai tutti cercano sì il libro, ma anche l’autore, per controllare le referenze, l'”autorialità” (appunto) e altro su di lui. Un signor nessuno farà poca strada. Non dico di creare un’immagine fittizia della tua personalità di autore, questo no, ma almeno di essere presente con un sito, un blog o una pagina social. E di essere presente attivamente (che, logico, non vuol dire lo spammare di cui sopra).
Contenuto di scarsa qualità
Non importa quanto buoni siano i tuoi sforzi promozionali: se il contenuto del tuo libro non è di qualità, difficilmente attirerà l’attenzione e il rispetto dei lettori.
Assicurati che il libro sia ben scritto, ben strutturato e privo quantomeno di errori grammaticali o di battitura.
Anche perché se un libro è di scarsa qualità lo si nota subito, magari direttamente dalla quarta di copertina, oppure leggendo l’estratto gratuito offerto da, ad esempio, Amazon. E di solito scarsa qualità va a braccetto con copertina brutta, eccetera.