Domanda assai banalissima, secondo molti. In realtà, prima di prendere in mano penna e foglio, oppure aprire un documento di Word, dobbiamo porci questo simpatico quesito: perché scriviamo? Da che cosa prendiamo spunto per i nostri romanzi? C’è qualcosa che è accaduto e che ci sprona a metterlo su carta?

Immaginate di alzarvi, un giorno, e di avere quella voglia particolare che vi porta a dire: «Oggi mi va di scrivere». Certo, molti di voi, magari, si alzeranno con altre cose in mente, come andare a camminare, fare shopping, o semplicemente oziare tutto il giorno. Io considererò solamente quelli che hanno voglia di scrivere. Ebbene, vi siete alzati, avete fatto le vostre cose, avete terminato i vostri impegni; adesso è tempo di dare sfogo a quell’estro creativo che vi accompagna dalla mattina: scrivere. Seduti alla scrivania, o appoggiati a un masso vicino a un fiume, o ancora, in una spiaggia deserta, accompagnati da una brezza sottile, in ogni caso avete la penna in mano e un foglio davanti. Che fare?

Molti inizieranno di getto a buttare giù una bozza, a trascrivere su carta le loro emozioni, i loro pensieri. Magari hanno fatto un sogno che vogliono ricordare a tutti i costi, prima che sfugga via. Oppure, semplicemente, vogliono trasmettere i sentimenti legati a un particolare avvenimento, ad esempio una cena al lume di candela la sera precedente.

Il fulcro è questo: partire da un’idea, che può nascere dentro di noi, oppure essere instillata da elementi esterni, come il tema di un concorso oppure l’osservazione di particolari intorno a noi. Certo, se abbiamo già un’idea, sarà facile metterla su carta; un po’ meno facile, successivamente, delineare un qualcosa che si avvicini a una trama. Più complicato se la voglia di scrivere non è accompagnata da qualcosa ma, semplicemente, è un desiderio. In quel caso, logicamente, bisogna fare chiarezza dentro di sé e visualizzare un soggetto, per poi elaborarlo in seguito.

Effettivamente, dietro la domanda “perché scrivere?”, c’è molto di più di quanto non sembri. Personalmente, io ho sempre scritto, fin da ragazzina. Purtroppo non ho mai pubblicato nulla, vuoi per timidezza, vuoi perché, dopo il primo slancio creativo, la mia trama ha subìto un’involuzione talmente negativa da colare a picco, lasciando il racconto là, in un cassetto, a prendere polvere. Io ho sempre scritto perché mi piace mettere pensieri ed emozioni su carta, oppure ricordare avvenimenti passati; non a caso, ho tenuto il famoso diario segreto – con tanto di lucchetto – da circa tredici anni fino ai venti. Ho sempre scritto anche perché per me ciò rappresentava una fuga dalla realtà, spesso un po’ troppo stretta: immergermi, fiondarmi e, sì, anche nascondermi, in una storia tutta mia mi aiutava molto a dimenticare quello che avevo intorno. Adesso scrivo semplicemente perché mi piace. Prima o poi prenderò coraggio e salterò la sponda, decidendo di pubblicare qualcosa.

Dalla mia esperienza in tal senso, però, ho avuto una lezione importante: se vogliamo scrivere, desiderio e voglia a parte, dobbiamo avere volontà, chiarezza e un quadro in testa che, mano a mano, svilupperemo. Chissà che poi non ci esca qualcosa di decente!

E voi? Che cosa vi sprona a scrivere? Perché lo fate?