La scrittura creativa è un viaggio affascinante e stimolante verso mondi immaginari e verità nascoste.

Per intraprendere questo percorso con successo, un autore deve innanzitutto nutrire la mente e l’anima con la lettura.

In questo articolo, esploreremo tre aspetti cruciali che sottolineano l’importanza della lettura per scrivere bene.

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    L’importanza di leggere libri scritti bene

    I libri ben scritti (attenzione! Non necessariamente i libri ben scritti sono bestseller) sono delle vere e proprie fonti di ispirazione per gli aspiranti scrittori.

    Offrono un’opportunità di apprendere nuove tecniche di scrittura, arricchire il proprio vocabolario e acquisire uno stile più fluido.

    La lettura di autori esperti ci permette di assorbire, quasi inconsciamente, il modo in cui costruiscono le frasi, i dialoghi coinvolgenti e i personaggi tridimensionali.

    Ogni libro ben scritto è un tesoro di conoscenze che ci insegna a migliorare la nostra abilità di comunicare emozioni e idee attraverso le parole.

    Infatti, a quasi a tutti è stato detto: prendi spunto dai libri che leggi, dai tuoi autori preferiti, e magari scopiazza anche un po’; non è niente di allarmante né di grave. Attingere alla scrittura di autori bravi (ri-attenzione: autori bravi non vuol dire autori bestseller) fortifica il nostro stile, la nostra consapevolezza e la nostra cassetta degli attrezzi (per scrivere).

    L’importanza di leggere i classici

      La letteratura classica è un patrimonio culturale che va oltre il tempo e lo spazio.

      Leggere i classici è fondamentale per uno scrittore, poiché offre una prospettiva storica e artistica che arricchisce la comprensione della letteratura e dell’essere umano.

      Le opere classiche sono state tramandate di generazione in generazione proprio perché possiedono elementi intramontabili: personaggi indimenticabili, trame avvincenti, temi universali.

      Esplorando i classici, un autore può scoprire nuove idee e trame, trovare ispirazione e capire come la scrittura sia evoluta nel corso dei secoli.

      E oserei anche dire: alcuni classici (molti, se non tutti) sono veri e propri corsi di scrittura creativa.

      Qualsiasi classico, sia di narrativa italiana sia di narrativa straniera, ha qualcosa da insegnare. Lo so, a scuola ce li hanno spesso imposti, quindi è per questo che consiglio sempre di leggerli (o rileggerli) in età adulta: la prospettiva è (radicalmente) differente.

      L’importanza, anche, di leggere libri scritti male…

        … per poter dire: io posso fare di meglio!

        La lettura di opere meno riuscite, infatti, è altrettanto importante quanto leggere i capolavori.

        Questa pratica ci aiuta a sviluppare il senso critico e a individuare gli errori e le debolezze che dobbiamo evitare nel nostro stile.

        Trovare un testo scritto in modo approssimativo o poco coinvolgente può spingerci a pensare: “Io posso fare di meglio!”

        Questa consapevolezza ci motiva a lavorare sodo per migliorare, a esplorare nuove soluzioni creative e a superare gli ostacoli che incontriamo lungo il nostro percorso; che, per inciso, sono tanti.

        In conclusione, leggere è il nutrimento della mente di uno scrittore. La lettura di libri ben scritti arricchisce la nostra abilità di scrivere, mentre i classici ci insegnano le basi della letteratura e ci connettono alle generazioni passate. Allo stesso tempo, esplorare scritti meno riusciti ci stimola a crescere e migliorare costantemente. Quindi, prenditi il tempo per immergerti in libri di vario genere e di diverse epoche, e scoprirai come la lettura diventi il fondamento solido su cui costruire una scrittura creativa (nel senso che “crea”) e coinvolgente.

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