
Ecco per voi un estratto di Due corpi una sola mente di Cosimo Mirigliano, il suo primo romanzo che, insieme a L’estate interrotta, sta riscuotendo ancora adesso enorme successo.
Si può amare un essere umano alla follia e non riuscire a dimostrarglielo in nessun modo, facendogli solo del male pur senza volerlo? Questa domanda non smette di tormentarlo, insieme a un’altra…Giacomo si trasferisce a Roma per sottrarsi a un tormento che gli causa un perenne conflitto con se stesso e con chi lo ama. In una Capitale di caos e vitalità, incontri casuali e profonda solitudine, affronta un percorso difficile verso la sua rinascita, accompagnato da tre personaggi che gli fanno da cornice.Luca, l’amico dello sballo, rappresenta la sua parte più distruttiva. Arturo, invece, da personaggio dai tratti ambigui che vive all’ombra di Giacomo, diventerà a poco a poco una figura cruciale per lo snodo dell’intera trama. E infine Gaya, l’unica donna del gruppo. Solare e briosa, rappresenta la parte integra di Giacomo, ma malgrado lo ami profondamente sarà costretta ad allontanarsi per il bene di entrambi.Il romanzo inizia proprio con la partenza di Gaya, e in un gioco di flashback narra l’arduo cammino di Giacomo per riordinare il puzzle della sua esistenza e creare un nuovo ragionevole futuro.
Capitolo uno
Dopo una notte di birra e sigarette, Giacomo si sveglia da solo nel letto che per sette anni ha diviso con Gaya. Oggi sarebbe stato il loro anniversario, e pensare che c’è chi dice che non vale la regola del settimo anno. Dall’ultima litigata sono trascorsi dodici giorni. E appena dodici ore da quando ha deciso di mettere fine a una situazione che da troppo tempo oramai non funzionava più.
Malgrado Gaya non ci sia, però, la stanza, o il bunker, come la chiama lui, è impregnata del suo odore. Si gira verso l’interno del letto e il cuscino rosa, morbido come le sue tette, è ancora lì.
Ho deciso io di finirla, e allora perché non capisco cosa sia successo davvero?
Squilla il cellulare. Lo afferra a tastoni e risponde. Sono gli amici dello sballo. Sì, sì, okay. Dopo cena appuntamento dall’egocentrica del gruppo. Sicuro che, all inclusive, ci rimedia anche una notte di sesso con la padrona di casa.
Chiusa la conversazione lancia tutto per aria — cuscini, lenzuola, piumone — e si dirige verso il bagno per farsi una doccia e togliersi di dosso l’ultima traccia di una notte senza senso con shampoo e bagnoschiuma in mano, entra in piedi nella vasca e rimane lì, nudo e fermo, a guardarsi intorno. Ovunque ci sono cose di Gaya: le sue boccette, i suoi profumi, ciuffi di capelli incastrati nello scarico, un pacco di assorbenti aperto e lasciato in bella vista. Ma soprattutto la cosa che gli ha sempre dato sui nervi: la piastra attaccata alla presa che penzola da una parte nel lavandino.
Un modo subdolo di farmi fuori, ci scommetto.
Con uno slancio esce dalla vasca, afferra tutto quello che c’è e lo scaraventa in un sacchetto della spesa.
A questo punto, vuoi per lo sfogo, vuoi per la sigaretta appena fumata, sente l’esigenza di sedersi sulla tazza e lasciarsi andare. Di corsa finisce di defecare, di pulirsi, di lavarsi e rientra in camera dimenticandosi del caos che lo attende.
Oggi, primo maggio 2013, ore dieci del mattino, alla radio nazionale lo speaker passa in rassegna i cantanti che si esibiranno al concertone in piazza San Giovanni. Come di consueto, prima gli artisti meno “artisti”, poi tutti gli altri, fino a concludere la serata con il grande ospite internazionale. Si adopera a fare dello zapping radiofonico sintonizzato su una frequenza che trasmette solo musica rock.
Alle tre e dieci del pomeriggio i pacchi di Gaya sono sistemati, il concerto è iniziato da qualche minuto e il pranzo è stato assaporato con lo stesso godimento con cui si gusta una preda rubata dalla trappola di un felino. Prende lo scooter e pensa che gli piacerebbe fare un giro al mare, prima di andare verso Trastevere. Casco in testa, documenti nel giubbotto e chiavi in mano, si appresta ad accomodarsi sulla sella nera e morbida del suo vecchio ciclomotore. Oggi la città è un parapiglia incredibile, metropolitana e mezzi pubblici di superficie vanno a rilento e la canicola amplifica i disagi. Ma a Giacomo non importa, vuole arrivare lì il prima possibile e, mentre sfreccia tra le vie del centro, gli scorrono dinanzi immagini lampo del suo passato e la ragione che l’ha condotto a lasciare Gaya.
Ma dai, in fondo ci amiamo, tutto passerà. È ancora possibile chiamarla e sistemare tutto.
O forse no. Stavolta non funziona così, vuole andare fino in fondo alla sua scelta. Senza quasi accorgersene si trova già in via del Mare. Come ogni anno da quando vive a Roma, il Primo Maggio lui deve andare a Ostia. Oggi viene aperta ufficialmente la stagione turistica: lidi, spiagge private e pubbliche, discoteche e un milione di abusivi riprendono a lavorare a pieno ritmo in un mondo dove non ci riesce nemmeno chi ha conseguito tre lauree, dottorato alla Regina o specializzazione alle Nazioni Unite. Loro, gli innominati, sono pronti, per ogni monetina non data, a lasciare l’autografo sulla fiancata della tua auto. Giacomo, invece, si beffa di tutti e al mare ci va sulle due ruote.
Accaldato e con la testa quasi infuocata per via del casco, arriva sulla “strada dei cancelli”, ma decide di proseguire in cerca di un luogo più isolato dove trovare un po’ di tranquillità. Parcheggia a ridosso della recinzione e si infila in un sentiero tracciato dai passi sulla sabbia. Poco più in là c’è un chiosco semideserto e lui ha voglia di birra e patatine.
Si avvicina al bancone e siede su uno sgabello, chiedendosi se ci sia qualcuno. Da una tenda sbuca una ragazza mora, alta come la Tour Eiffel, magra come un compasso e con due tette che fanno il giro del mondo in ottanta secondi. Insomma, una figa da paura. Come al solito, lui non può trattenersi dal fare il piacione e la tipa abbocca al suo seducente sorriso come un’anguilla all’amo di un pescatore. Battute su battute, si aprono reciprocamente il tanto che basta. Lei spiega che nonostante la crisi, ha voluto buttarsi in questo piccolo progetto con il fratello prendendo in gestione il chiosco. Lui allora le racconta che, crisi a parte, ha voluto chiudere una storia importante perché non si sentiva più completamente preso dalla sua ragazza.
L’ora avanza e la canicola inizia a scemare, ma l’alcool in corpo no. Appena inizia ad arrivare gente, Giacomo preferisce andarsene e lasciare la preda agli altri. Rivolge un saluto alla ragazza e si incammina al di là di una piccola duna. Recupera quello straccio di telo da mare che ha riposto nello zaino prima di uscire da casa e si sdraia sulla sabbia con una sigaretta tra le dita e una birra da sorseggiare lentamente, mentre il pomeriggio precipita verso il tramonto precoce della primavera. In lontananza, un signore porta a spasso il cane, una ragazza cinese si propone per un massaggio alla schiena e una coppia entra in acqua malgrado il caldo non sia ancora così intenso da poter fare il bagno. Saranno dell’Est, pensa, ma d’un tratto una frase in romanesco si leva in aria suonando come una sirena. A Giacomo è sempre piaciuto quell’accento, lo trova robusto e “testosteronico”.
Ricorda ancora quando, a diciotto anni, arrivato fresco dal paesello, aveva sentito il suo primo ma li mort… Che poi, diciamolo, sul momento gli era sembrata quasi un’altra lingua. Ma solo all’inizio. Erano bastati pochi mesi perché anche lui, come la schiera dei fuori sede che affollava l’università, assorbisse quel modo di parlare. Solo che, a differenza degli altri, Giacomo aveva sempre mantenuto una certa ritrosia. A parlare romanesco venendo da fuori, gli pareva di scimmiottare i capitolini veri, di essere un pappagallo che si fa bello a imitare la lingua dell’uomo. Lui invece rispettava troppo quella città, la sua storia e le sue parole che morivano a metà.
«Ma non dovevi venì alle sei?»
Così l’aveva accolto la sua prima padrona di casa.
Cinque del pomeriggio, ultimo piano d’un palazzo di via Lorenzo il Magnifico. Niente ascensore. Alla porta s’era presentata una donna sui cinquant’anni passati portati davvero male, seguita da uno scodinzolante barboncino color miele piuttosto in là con gli anni. Per qualche strana ragione gli ricordava la figura di Mamy nel film con Celentano Il Bisbetico Domato, ma a differenza della governante lei era bianca come un cadavere e aveva, oltrealla foresta amazzonica sulle braccia, anche dei fusti di pino sulle gambe. Sfoggiando un garbo squisitamente mascolino e un alito che avrebbe ammazzato anche una pantegana del Tevere, lo aveva fatto accomodare in salotto. Mentre parlava delle modalità di pagamento, del contratto che non avrebbe mai stipulato, dell’impossibilità di avere un qualsiasi arredo all’infuori di quello che già c’era, Giacomo aveva fissato incredulo i bigodini stretti sulla testa, il rossetto rosso spalmato a caso sulle labbra, i calzini da uomo lasciati sporchi in terra e le poltrone unte che regnavano come troni. Stava per alzarsi e sparire senza neanche salutarla quando qualcosa lo aveva trattenuto: una terrazza gigantesca che dava largo spazio alla vista. Da un lato tutta la zona della Tiburtina fino alle pendici di Tivoli, dall’altro il centro di Roma con Villa Borghese e la sua mongolfiera turistica. Aveva preso in affitto l’appartamento, stretto la mano alla strega e sulla porta, al momento di congedarsi, era stato ricompensato da un improvviso entusiasmo erotico del barboncino color miele che gli si era avvinghiato alla caviglia lasciandogli addosso ogni possibile schifezza attaccata al suo pelo.
La coppia sulla spiaggia continua a giocare con spruzzi e sghignazzi regalati al vento tiepido. Giacomo li osserva mentre scola la sua birra e fuma una sigaretta dietro l’altra. La testa è pesante, ma la mente è leggera e fresca. Il vocio scomposto dei bagnanti sulla spiaggia e nei parcheggi si sta a mano a mano trasformando in pacato suono che lascia solo la scia dell’ultima sillaba di ogni parola. Una strana eco, quasi sottovuoto, gli si insinua nell’udito, e molto lentamente Giacomo si lascia andare a un rilassamento uterino.
Un’ora dopo, è il trillo di un cellulare troppo vicino a svegliarlo di colpo, strappandolo al suo torpore di sogni e alcool. Seduto sulla spiaggia oramai deserta assapora gli ultimi secondi di silenzio prima di riprendere in mano la sua vita e affrontare un’altra serata inutile.
Sulla strada verso la capitale ammira le sfumature di colori che si creano di notte, le larghe strade striate dal giallo sfocato dei lampioni, i semafori lampeggianti, le insegne luminose che indicano la direzione anche a chi non ricorda il nome delle vie, i dialetti e le voci che echeggiano lungo i marciapiedi.
La vita dovrebbe essere sempre così, pensa.
Un lungo scorrere di eventi.
Per andare verso Trastevere, Giacomo fa sempre la solita strada, ma in quest’occasione sceglie di dilungarsi. Preferisce fare una piccola sosta per un’ultima sigaretta, prima di affrontare gli amici del piacere. Parcheggia vicino a Ponte Milvio e fa due passi a piedi, ma vorrebbe che diventassero quattro, otto, sedici, trentadue… Insomma, passi infiniti che potrebbero evitargli il peso di quest’ennesima inutile serata. Si accende una sigaretta e appoggia i gomiti sul grosso cordolo in cemento, ammirando lo skyline romano fatto di luci e alberi. Intorno a lui, complice l’uscita al cinema di un film popolare, il ponte si è riempito di lucchetti di ogni grandezza e colore, con dediche folcloristiche nelle lingue più disparate. Quei lucchetti, adesso, gli ricordano la storia con Gaya.
Anche quella, come il ponte, si è riempita a poco a poco di serrature, di fantasmi e di tanti, troppi, dettami che non è mai riuscito veramente ad accettare.
«Giacomo, mi hai stancata! Non trovare scuse, tu non mi ami, punto e basta. Ami solo quella tua bella faccia da stronzo e nessun altro, ma prima o poi ti stancherai anche di ammirarti allo specchio, solo che io non sarò più qui a sopportare le tue bugie. Quando si ama, si ama completamente l’altro in tutto quello che rappresenta.»
La sigaretta di Giacomo sembra non volersi spegnere mai, o forse è lui che non vuole lasciare quel luogo.
Si può amare un essere umano alla follia e non riuscire a dimostrarglielo in nessun modo, facendogli solo del male pur senza volerlo? Questa domanda non smette di tormentarlo, insieme a un’altra: perché è stato così urgente separarsi da Gaya?
Non era più normale sentirsi con il cappio al collo. E invece adesso, libero com’è, si sente più che mai un animale selvaggio che sbatte contro le pareti di una gabbia senza fenditure.
«Scusi, potrebbe indicarci la strada per arrivare a piedi a San Pietro?»
Una coppia è ferma dietro le sue spalle e aspetta una risposta. Giacomo, appena si riprende dall’irruzione, un po’ di getto e un po’ per abitudine ribatte che da diversi punti lungo il Tevere — se ci si fa caso — si vede il cupolone, e con un po’ di pazienza e un paio di scarpe meno alte ci si può arrivare senza tediare nessuno. Dopodiché li saluta e si dirige verso lo scooter. Mentre ripercorre i suoi due, quattro, otto, sedici, trentadue passi gli arriva una fitta all’addome, così si siede sugli scalini che danno sulla strada.
L’autore

Cosimo Mirigliano nasce a Siderno (RC) nel gennaio 1979, in un piccolo centro della Calabria, ma vive la sua adolescenza con i genitori e i suoi sette fratelli a Caulonia Marina, in provincia di Reggio Calabria.
Dopo la laurea in architettura presso l’Università degli Studi di Roma3 e qualche collaborazione tra la stessa Roma, Milano, Barcellona e Toronto, rientra in Europa e si trasferisce a Londra, la città che lavorativamente parlando lo ha formato più di altre realtà. Nel tempo libero continua a viaggiare e a coltivare passioni come la lettura, che lo sosterrà in seguito alla stesura di alcune sue prose e del romanzo d’esordio.
Nel 2004, all’interno di una raccolta, ottiene la pubblicazione della poesia “La notte”. Nel 2007 sarà la volta delle poesie “Stasera” e “10 settembre 2005”, entrambe edite da Aletti.
Nel 2016 esordisce col romanzo “Due corpi una sola mente”, che grazie al primo capitolo presente all’interno un blog raggiunge diverse decine di migliaia di letture e visualizzazioni in pochi mesi.
Il suo stile tipicamente classico giunge a noi rifacendosi anche ad autori più moderni, utilizzando comunque un lessico ricercato, riflessivo e mai ordinario, capace di descrizioni minuziose e sempre accuratamente dettagliate.
Sempre nel 2004, grazie a un’altra sua grande predisposizione artistica, partecipa in veste di attore allo spettacolo teatrale “I fisici”, tratto dall’omonima commedia grottesca del drammaturgo svizzero Friedrich Dürrenmatt, nel ruolo dell’infermiere McArthur.
Nel 2019, dopo il grande riscontro ottenuto col suo esordio, esce il suo secondo romanzo dal titolo “L’estate interrotta”, edito da Policromia (PubMe).
A fine 2020 la stessa Casa Editrice (PubMe), si prende l’incarico di ripubblicare il suo esordio “Due corpi una sola mente.”
Ha tenuto presentazioni nella Libreria Mangiaparole di Roma, nella Libreria Presenza di Milano, nella libreria Binaria di Torino e nel Circolo Cittadino di Latina, oltre a un firma copie presso la Mondadori Bookstore di Milano. In seguito all’arrivo della pandemia sono state interrotte le altre presentazioni in programma sia in Italia che all’estero.
Nel febbraio 2022 è stato tra gli ospiti telefonici nella trasmissione “Le lunatiche” in onda su Rai Radio Due.
Nel maggio 2022 Telesia TV ha trasmesso lo spot del suo libro “Due corpi una sola mente” nei suoi canali social e sugli schermi delle Metro e autobus delle città di Roma, Brescia, Genova e Milano e nei più importanti aeroporti d’Italia. Lo stesso video, per l’alto numero di preferenze ottenute, è stato vincitore del Contest Booknews ed è stato ritrasmesso dalla stessa TV nel luglio 2022.
Nel mese di settembre 2022 verrà trasmesso, sempre sui canali di Telesia TV, anche lo spot del libro “L’estate interrotta”.
Nel giugno 2022, presso la Rotonda Vassallo, ha partecipato, su invito del Sindaco del comune di Lerici, alla seconda edizione della manifestazione “Lerici Libraria” che ha riscosso tanto successo e grande presenza e interesse di pubblico, oltre ad avere visto la partecipazione di ospiti nazionali conosciuti anche a livello internazionale, come il giornalista Antonio Caprarica, Elisabetta Villaggio, Luca Palamara, Leo Ortolani, Alessandro Robecchi, Tea Ranno, Marco Cattaneo.
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Ciao ragazzi,
Volevo anticipatamente ringraziare tutti voi per i messaggi e anche per le critiche che affettuosamente lascerete in coda a questa mia dedica. Con la speranza che i miei romanzi possano giorno dopo giorno diventare sempre più di vostro gradimento.
Con affetto
Cosimo Mirigliano
Il tempo trascorso in compagnia dei libri di Cosimo è tra i momenti più belli e attesi della giornata!
Ho ricevuto attraverso Twitter il messaggio con il link di Due corpi ed una sola mente e dalla sola lettura dell'anteprima e del primo capitolo, si comprende quanto il romanzo catturera' il lettore e lo prenderà per mano portandolo a conoscere i suoi personaggi, Giacomo, Gaia e gli altri e a fargli vivere insieme con gli stessi gli intrecci delle loro belle storie che tanto appssioneranno insieme alla bravura del suo scrittore.
Tantissimo contenta di leggerlo!
Paola
Letto un frammento, tutto d’un fiato, leggero, vibrante, colorato quanto “ reale”. Un vero piacere. Francesca
Il pregio maggiore di Cosimo Mirigliano è il suo modo di scrivere: limpido, scorrevole, concreto, senza fronzoli. Leggendo il capitolo di "Due corpi una sola mente" questa impressione si è in me rafforzata. Il suo modo di raccontare la trama è tale che il lettore si sente coinvolto come se fosse presente. I personaggi e i luoghi si animano, diventano "reali", come se appunto si stesse vivendo la scena descritta. Complimenti vivissimi. Ho acquistato entrambi i libri, che mi sono arrivati giusto oggi e non vedo l'ora di leggerli!
Ho ricevuto tramite Twitter il link del primo capitolo, apprezzo la scrittura lineare e semplice che rende fluida la lettura e il contesto mi ha incuriosito parecchio, quindi ho già ordinato una copia del libro da Amazon.
Leggendo piccoli frammenti,di questo straordinario lavoro,per un attimo mi son sentito il protagonista di una vecchia storia ahimè capitata in passato...davvero realistico...consigliatissimo per chi ama vivere la realtà racchiusa tra parole e fogli di un meraviglioso libro!!!
Un estratto promettente, lo stile dell'autore mi piace molto.
Luca
Ho letto l"estratto e sono soddisfatta.Testo scorrevole con descrizioni accurate dei personaggi nel quotidiano e di Roma , trama intrigante.Complimenti. Claudia
Dopo aver conosciuto la signora Paola ho avuto l'onore di leggere questo piccolo estratto di uno dei romanzi di Cosimo Mirigliano. Molto apprezzato e tanto gradito. Credo proprio che leggerò l'intero romanzo. Vorrei complimentarmi con tutti e due per come si stanno facendo conoscere. Im saluto.
Lettura scorrevole e piacevole tranne l'inizio troppo "dettagliato".
Lo leggerò.
Grazie per l'invito alla lettura
Ho letto con grande piacere questo estratto consigliatomi. Dopo la lettura sono andata di corsa a ordinarlo in libreria.
Molto, molto interessante questo passo appena letto. Curioso di sapere il seguito di Giacomo e Gaya.
L'estratto promette bene e ti incentiva all'acquisto del romanzo. Lo stile è piacevole e scorrevole.
Devi dire che la trama si racconta molto bene. Giacomo sin da subito ha la capacità di trascinarti nella sua storia senza fare troppi sforzi. Le scene sono ben visibili e tutto sembra cinematografico: proprio come piace a me. Bravo Cosimo. Continua a scrivere sempre storie belle come queste.
Libro appena ordinato su Amazon. ;-)
Un susseguirsi di stato d’animo e circostanze di Giacomo che ruota sempre attorno al suo dilemma esistenziale.
“… La vita dovrebbe essere sempre così, pensa.
Un lungo scorrere di eventi…”
È la soluzione al suo tormento, forse proprio come per Gabriel ne “l’estate interrotta”
Cosimo mi fa immergere nel disagio di personaggi che posso rispecchiare molto fedelmente il sentimento sociale di oggi. Roma così come altre metropoli sono città accoglienti ma con mille pretese, e mille interrogativi esistenziali.
Il viaggio di ritorno da Ostia è una chicca a mio parere.
Dopo aver letto L'estate interrotta lo stesso autore conosciuto su Twitter mi ha consigliato di leggere questo capitolo. Dopo averlo letto sono andata di corsa a ordinare il romanzo su Amazon. Bello e intrigante come l'altro: spero di commuovermi nuovamente seguendo la storia dei personaggi. Cosimo Mirigliano hai un grande talento.
Se l'intero romanzo corrisponde alla bellissima foto dell'autore, direi che sarà molto interessane. Questo capitolo mi è piaciuto davvero molto poiché per alcuni aspetti mi rappresenta in toto. In una fase della mia vita sono stato Giacomo e avevo al mio fianco uno come Luca. Adesso sono curioso di sapere se andrà com'è andata a me. Non vedo l'ora che mi arrivi il romanzo.
Una bella storia. Adesso sono proprio curioso di sapere cosa succederà a Giacomo stando lontano da Gaya. Chissà se torneranno assieme oppure no. Mentre leggevo mi sembrava di vedere un film. Direi, bravo Cosimo. Continua così.
Ciao a tutti. Devo dire che con questo nuovo estratto Cosimo ha superato alla grande una nuova sfida, con sé stesso, con la letteratura italiana e con noi lettori. Trama accattivante, almeno quello che sembra da queste poche e apprezzate righe. Mi è rimasta quella giusta curiosità di sapere cosa accadrà ai nostri personaggi. E per scoprirlo sapete cosa faccio? Ordino subito su Amazon.
Un esempio di scrittura da tenere sott'occhio per i prossimi acquisti di Natale. Ho letto con piacere e curiosità questo estratto e ne sono rimasta colpita per la semplicità ma anche per la complessità della trama e del finale. Sinceramente? Mi è uscita anche qualche lacrimuccia. Leggetelo e diffondetelo.
Una storia leggera, almeno nel capitolo letto. Scorre bene, nonostante mi sembra di vivere la mia quotidianità che si ripete negli anni e ogni giorno. Le situazioni e gli scenari raccontati mi sono familiari. Tutto molto piacevole e reale. Da leggere tutto, sicuramente.
Grazie Cosimo
È sempre bello scoprire nuovi talenti. E grazie al cielo internet ci aiuta. Ho trovato casualmente questo link su una pagina Facebook. Letto e apprezzato tanto che ho subito acquistato il libro in una libreria vicino casa. Non vedo l'ora che mi arrivi così da scoprire per quale motivo Giacomo abbia lasciato la sua Gaya, stando comunque molto male per questa scelta.
Una forza della natura questo Cosimo Mirigliano. Dopo aver letto il suo secondo romanzo ho voluto leggere questo estratto per poterlo poi acquistare. Con una fantasia come la sua non avrei avuto di certo dubbi su quest'altra storia. Bravo Cosimo. Vediamo adesso cosa ci racconteranno questi nuovi e spumeggianti personaggi in stile Mirigliano.
Ma quanto sono belli Giacomo e Gaya. Una storia che appassiona sin dalle prime righe. E sono certo che sarà così anche quando chiuderò l'ultima pagina. Non mi resta che andare in libreria e acquistare l'intero romanzo. VI farò sapere.
Interessante e fluido nella lettura, acquisterò il volume per leggerlo meglio.
Ecco un altro bellissimo capitolo di Cosimo Mirigliano. Letto tutto d'un fiato. Adesso non devo fare altro che andare di corsa in libreria e comprare una copia per me e un'altra per mia cugina.
Una trama che acchiappa sin da subito. Quello che è successo a me nel momento in cui decisi di approfondire quello che scrive Cosimo Mirigliano. Sono troppo curioso di capire cosa succederà sia a Giacomo che a Gaya. E magari comprendere meglio l'importanza degli altri due personaggi.
Adoro il modo di scrivere di Cosimo Mirigliano. Mi era già molto piaciuto il suo "L'estate interrotta". Ora voglio assolutamente leggere anche questo. Sono talmente curiosa che ho scaricato l'ebook intanto che aspetto il cartaceo per Natale. Spero in un finale tale e quale alle mie aspettative. Colgo l'occasione per augurare Buone Feste a tutti.
Ho trovato questo stralcio molto molto interessante. Tanto che sono andato su Google e ho approfondito la lettura con qualche capitolo in più. Non nascondo che sono intenzionato di prendere l'intero romanzo e leggerlo durante le mie vacanze di Natale. E poi magari leggere anche l'altro che già dal titolo la dice lunga.
Innanzitutto vorrei fare i complimenti per la bellissima foto di Cosimo Mirigliano. E poi vorrei complimentarmi con l'estratto che lo stesso mi ha suggerito attraverso un contatto in comune su Twitter. Ho vissuto delle belle sensazioni e i ricordi di una mia vacanza a Roma hanno avuto la meglio. Curiosissima di sapere cosa combineranno questi personaggi in una città senza tempo quale Roma.
Corro a ordinare il romanzo nella libreria sotto casa (Non sono proprio un amante di Amazon). Il capitolo mi ha così attirato che non posso non leggerlo. E quale migliore periodo di Natale. Forse mi sbaglio, ma credo di aver rintracciato in Giacomo un problema intimo alla sua sessualità: boh, staremo a vedere.
Mi sono preso qualche minuto per leggere questo estratto. Devo ammettere di aver fatto una cosa buona in quanto lo stralcio è davvero interessante. Cosimo ha la qualità di farti entrare nella storia che non è cosa da tutti. Mi sono trovato nella stanza con Giacomo e ho vissuto tutto quello che ha vissuto lui con una naturalezza quasi disarmante. Adesso sono curioso di sapere come va a finire,
Cosimo Mirigliano con questo assaggio è riuscito a instaurare la stessa sinergia tra lettore e scrittore che ho riscontrato nell'altro romanzo (Libro già letto e apprezzato). Ed è per questo che sono davvero curioso di sapere come va a finire tra Giacomo e Gaya e di conoscere cosa c'entrino Luca e Arturo. Il suo bunker di Giacomo per qualche minuto è stato anche il mio nascondiglio.
Ottimo inizio per essere solo un esordio scritto da un esordiente. Credo che prenderò l'intero romanzo per capire meglio cosa accadrà alla vita di Giacomo e di tutti gli altri 3 personaggi. Interessante, anche come spunto per una sceneggiatura.
Ma quant'è bello questo capitolo. Ho visto le scene davanti come se le parole scorressero da sole. Una bella stesura, devo ammetterlo. Ho iniziato a leggerlo con sospetto, ma poi subito dopo la prima pagina mi sono ricreduta. Bravo Cosimo. Appena ho un attimo lo ordino e me lo leggo tutto. Ti farò sapere da qui.
Ciao Cosimo. Devo dire che scrivi molto bene. Il pezzo appena letto mi suscita tanto interesse, tanto che sono già andato su Amazon per ordinare due copie. Così una la regalo a mia figlia. Vediamo se anche lei proverà lo stesso interesse per Giacomo e Gaya.
Un ottimo inizio. Adesso sono curioso di sapere cosa accadrà tra Giacomo e Gaya. Io qualche idea me la sono fatta, ma sono troppo preso dalla storia per non voler continuare col resto del romanzo.
Se questa è l'anteprima allora direi che devo assolutamente leggere l'intero romanzo e, dico e, direi che ordino entrambi i romanzi di Cosimo Mirigliano. Sono molto curiosa di conoscere le vicende di Giacomo e Gaya nella mia città del cuore. L'autore non poteva che scegliere migliore location. Molto presto vedrete una mia recensione di tutto il romanzo. Cosimo se smetti di sognare smetteremo di farlo anche noi, pertanto continua a scrivere per piacere. ;-)
Roma, Roma, Roma... come si fa a non amare l'idea di leggere un romanzo ambientato nella nostra bellissima e unica capitale. Già dalle prime righe mi sono sentito parte integrante della trama. Assieme a Giacomo e a Gaya sono sicuro amerò ancora di più la loro storia e la stessa Roma. La curiosità regna sovrana dopo qualche rigo letto, e la stanza o come dice Giacomo "il mio bunker" sarà presto anche il tuo nascondiglio.
Ecco un altro bel capitolo. Ho iniziato a seguire Cosimo su Twitter e devo dire che ho sin da subito apprezzato i suoi post. La cosa che mi piace e vedere come cresce la sua stola di followers. Dopo aver letto questo nuovo pezzo del suo romanzo, sono andato in libreria e ho ordinato due copie. Ti farò sapere. ;-)
Quello che mi è piaciuto di più leggendo questo estratto è la semplicità con la quale Cosimo ha descritto tutti i dettagli. Con semplicità e spontaneità mi ha portato dentro la testa di Giacomo. Ora voglio sapere cosa succede invece nella testa di Gaya.
Un estratto tutto da leggere e non aggiungo altro.
Non potevo arrivare alla conclusione del capitolo e non commentarlo. Devo dire un ottimo lavoro. Ho apprezzato sia la trama che il modo in cui viene raccontata. Un giallo in versione romantica. Vediamo come sarà il resto del romanzo. Corro in libreria.
Devo dire che l'idea di far leggere il capito è stava una grande genialata. Tanto che mi ha portato direttamente in libreria per ordinare il romanzo. La trama suscita quell'interesse che non spesso mi capita con uno scrittore che non conosco.
Ma mi avete fregato! Dopo aver letto il capitolo non posso che andare in libreria e comprare il romanzo.
Una storia appassionante sin dalle prime frasi. Letto, pertanto ho voglia di leggere il resto della trama.
Leggendo questo estratto si ha la sensazione di trovarsi vicino ai personaggi. Cosimo ha un'abilità che non tutti gli autori alle prime armi hanno. E sinceramente da com'è scritto il romanzo l'autore non sembra proprio alle prime armi, per cui i miei vivissimi complimenti. Sono molto curiosa di sapere cos'è successo tra Giacomo e Gaya: curiosa da voler leggere tutto il romanzo.
Oh che bello questo capitolo. Da leggere tutto d'un fiato. Quello che ho intenzione di fare appena vado in libreria e lo ordino. Questa storia credo possa davvero appassionarmi e un bel ombrellone credo sia il posto migliore al mondo.
Bello, bello e ancora molto molto bello! Dopo aver letto settimana scorsa il capitolo mi sono fiondato il libreria e ho ordinato il romanzo. Adesso, prima di iniziare a leggerlo, ho voluto fare un grosso in bocca al lupo a questo straordinario autore. Cosimo senza le persone coraggiose come te questo mondo in bianco e nero non diventerebbe mai a colori.
Sarà che sono un appassionato di questo genere, sarà che mi piacciono tanto le opere prime, sarà tutto quello che volte. Fatto sta che ho trovato molto intrigante il capitolo appena letto e quasi quasi me lo farò regalare per il mio prossimo compleanno. Vediamo cos'ha combinato Giacomo...
Se si legge questo capitolo non si puo' fare a meno di volerlo leggere tutto. tutto d'un fiato come si suol dire. Vediamo come sara' il finale.
Un ottimo risultato di capitolo per essere solo alle prime armi. Mi sa che ci farò un bel pensierino per il mio compleanno. Vorrei capire meglio cosa succederà a Giacomo.