self-publishing italianoConosciamo gli autori attraverso le loro parole

Di Eleonora Capodimonti hai già letto la recensione del suo “Mir’Antis Insidiae”.

Permettimi adesso di parlarti di lei attraverso questa intervista.

Ciao e grazie per aver deciso di partecipare a questa intervista. Parlaci un po’ di te. Chi sei? Che cosa fai nella vita?

Ciao! Sono Eleonora, ho da poco compiuto 32 anni, vivo da sola in un appartamentino delizioso sul litorale romano e ogni volta che apro la porta vedo il mare che si stende infinito ai miei piedi. Ho la grande fortuna di poter godere di ogni tramonto, seduta sul davanzale della mia terrazza.
Lavoro nella scuola, in un liceo scientifico, con i ragazzi disabili. Sono laureata in psicologia, ma ancora non esercito la professione.
 Oltre alla passione per la scrittura amo leggere,nuotare, giocare di ruolo e uscire con gli amici.
Amo le musica e le cose belle.

 

Quando e come è nata la passione per la scrittura? 

La passione per la scrittura è nata per caso.
Ho sempre scritto poesie… fin dai tempi delle medie.
Ho sempre avuto tanta fantasia, nella quale mi rifugiavo la sera prima di addormentarmi, facendo una sorta di viaggio,ogni sera un’avventura diversa… mi immaginavo negli scenari più improbabili… un’archeologa che faceva una scoperta importante, una guerriera che doveva scendere in battaglia… e via dicendo.
Ho iniziato a scrivere nel senso vero del termine dopo una delusione amorosa.
Di getto mi sono messa davanti al PC e ho scritto tutta la storia così come l’avevo vissuta io.
I sentimenti, le sensazioni… volevo descrivere tutto, affinché il ricordo non sbiadisse con il passare del tempo.
È stata una sensazione particolare,quasi inebriante.
Lasciare una traccia indelebile nel tempo mi dava un nuovo potere.
Dopo il primo racconto ne ho scritto un secondo, riportando fedelmente una delle “immagini” ricorrenti a cui pensavo la sera prima di andare a dormire.
Rileggendo quei primi racconti a distanza di tempo sorrido, sono acerbi… esuberanti.
La scrittura però aveva creato ormai dipendenza, da allora non ho più smesso.
Ho iniziato a scrivere su un sito dove ho conosciuto altre persone che condividevano la mia passione, 20lines.
Quella è stata per me una vera e propria palestra, dove mi sono allenata e confrontata con persone di grande talento.

Come mai hai deciso di scrivere un romanzo fantasy?

La decisione di scrivere un fantasy è nata anch’essa per puro caso.
Avevo scritto molti racconti, la maggior parte ambientati in epoca medievale/antica.
Inizialmente ho pensato di fare una raccolta, ma poi è nata l’idea principale alla base di Mir’Antis  e mi sono lanciata in questa impresa.
C’è o ci sono dei romanzi fantasy famosi che ti hanno ispirato o dai quali hai preso spunto?
Romanzi non direi. Ho preso spunto da una serie che amo: Once upon a time. Mi piace molto il continuo passaggio temporale e d’ambiente presente in questa serie TV.
Uno dei miei personaggi prende il nome proprio da questa serie: lo scudiero della principessa si chiama Kilian in onore di capitano uncino della serie sopracitata.
C’è da fare anche un ulteriore appunto.
Ho iniziato a leggere Game of Trones mentre ero già circa a metà della stesura del mio libro.
Ho trovato delle assonanze negli stili e nel modo di progettare la storia che si intreccia e viene narrata con continui cambi di prospettiva. Però questo non è stato voluto. È capitato e basta 🙂
Ci racconti com’è nato Mir’Antis Insidiae?
Mir’Antis Insidiae è nato inizialmente dall’idea di una raccolta di racconti.
Poi nella mia mente ogni tassello di ogni storia si è andato a posizionare in un mosaico più grande e armonioso, ho creato il mondo, l’ambientazione, la setta malvagia e tutto è venuto da sé con grande naturalezza.

Come hai strutturato il romanzo? Da cosa sei partita per prima cosa? Ambientazione? Personaggi? Background?

Prima di tutto ho progettato tutta la storia dall’inizio alla fine.
Ho steso gli appunti dettagliati per ogni capitolo, fino al terzo romanzo.
(Mir’Antis è infatti pensata come una trilogia).
La prima cosa che ho delineato è stata la mappa e di conseguenza l’ambientazione.
Poi la trama. E infine i personaggi, che hanno preso vita da soli.

Qual è stata la difficoltà più grande che hai avuto durante la stesura di “Mir’Antis Insidiae”?

Data la complessità della trama su più piani temporali e con più storie che si intrecciano tra loro,la difficoltà più grande è stata quella di stare attenta ad ogni minimo dettaglio, per non cadere in contraddizioni o refusi.

Ci racconti qualche aneddoto sulla stesura di “Mir’Antis Insidiae”?

Qualche aneddoto…vediamo un po’…
Allora scrivo sempre ascoltando musica classica. Einaudi è il mio preferito, con lui viaggio.
Più scrivo, più scopro altre colonne sonore… ma sono una persona abitudinaria e la maggior parte delle pagine che leggerete sono state scritte assieme ad Einaudi che mi cullava e trasportava altrove.

Quali sono state le maggiori soddisfazioni?

9 Le soddisfazioni più belle ce le ho avute durante il Romics, un importante fiera romana.
Vedere che gli occhi delle persone si illuminavano vedendo la copertina e poi sentendo raccontare la trama del mio libro è  stata un’emozione pazzesca.
Tanti si sono lasciati appassionare e hanno creduto in me, e questa è stata la soddisfazione più bella.

Progetti per il futuro? Hai un nuovo romanzo nel cassetto e ci vuoi anticipare qualcosa?

Per il futuro… sto scrivendo ovviamente il secondo capitolo della saga! Posso dirvi che si intitola Tenebris e si entrerà molto più nel vivo della storia, che diventerà unica. Ci saranno solo due filoni temporali, il passato di 500 anni prima e il presente narrativo dell’anno 450.
Troverete un personaggio conosciuto bambino, che sarà maturato e avrà acquisito un’aura di potere oscuro  palpabile.
Insomma che dire, un nuovo capitolo della saga tutto da scoprire!