Aiuto, ho perso il filo!
Se anche a voi vi capita di scrivere, scrivere e scrivere e di arrivare a cento pagine e di mettervi le mani nei capelli perché non ci capite più nulla e le azioni dei vostri personaggi non sono coerenti su un piano temporale, questo è l’articolo che fa per voi.
L’incoerenza temporale è semplicemente uno dei tanti plot holes che affliggono i nostri libri.
Vi ricordate la coerenza narrativa? Essa non è soltanto la giusta ambientazione e personaggi credibili, ma anche quando le loro azioni si svolgono in un continuum temporale corretto.
Faccio qualche esempio:
Mario Rossi si trova a Genova. Sono le nove del mattino e deve raggiungere sua sorella Maria a Milano. Alle nove e mezza prende il treno. Alle nove e trentacinque è a Milano.
C’è qualcosa che non va, giusto? A meno che nella storia i treni siano ultraveloci e ci impieghino cinque minuti da Genova a Milano, il lasso temporale è troppo corto, e quindi poco credibile.
Un altro esempio:
Luigi Bianchi abita a Dallas e sono le otto del mattino. Chiama sua mamma, che sta in Australia. Lei risponde e gli dice che sta preparando la cena.
Anche qui c’è un’incoerenza: secondo il fuso orario, a Dallas sono sì le otto del mattino, ma ad Adelaide (Australia) è l’una di notte! Sua madre sicuramente gli avrebbe tirato dietro il telefono, se avesse potuto…
O ancora:
Nel 1986 nasce Maria. Nel 2016 ha vent’anni.
Magari Maria avesse vent’anni nel 2016… e invece ne ha dieci in più!
Questi stupidi esempi per farvi capire cos’è, in pratica, un’incoerenza temporale.
Il tempo e le distanze sono molto collegati, come avrete notato. E cadremmo in un’incoerenza temporale con ancora più facilità se il nostro romanzo fosse ambientato in un mondo immaginario, come un fantasy. In questo caso dobbiamo stare ancora di più attenti, anche a calcolare quanto impiega il cavaliere Pinco a raggiungere la contea di Pallo partendo dal suo castello.
Come scovare le incoerenze temporali?
Non è facile, soprattutto se siamo noi stessi a farlo. Questo perché nella nostra testa ci sembra di avere tutto chiaro, mentre invece magari stiamo compiendo errori clamorosi.
Il metodo migliore è riguardarsi tutti i segmenti e le scene che prevedono degli spostamenti temporali o si parli di distanze (una telefonata intercontinentale, un viaggio…); per quanto riguarda gli anni, l’unica è avere una tabella cronologica della vita di ciascun personaggio, per non perdersi neanche un pezzo (anno di nascita, anno del diploma, primo lavoro, matrimonio, figlio, e così via).
Bisogna analizzare il minimo dettaglio, anche se sembra irrilevante (e magari siamo stanchi e diciamo: ma sì, tanto chi se ne accorge?).
Come risolvere un’incoerenza temporale?
All’incoerenza temporale possiamo rapportarci in due modi: prima di scrivere la storia o dopo. Prima è più semplice, anche se magari ci tocca un lavoro in più, dopo sono note dolenti.
- Prevenire è meglio che curare. Per evitare l’incoerenza temporale è sufficiente costruire una scaletta cronologica del libro dove inserire tutti gli eventi, anche quelli più banali (Mario esce di casa alle 10 e arriva al lavoro alle 10:20). Nel caso di ambientazioni immaginarie o scenari fantasy e fantascientifici, serve anche una tabella con le distanze da un posto all’altro e anche qualche appunto cronologico di avvenimenti già avvenuti in passato (nel 3000 dc l’impero di X invade quello di Y), soprattutto se serve alla nostra storia.
- Anche curare dà i suoi frutti. Se non abbiamo una scaletta né nulla che assomigli vagamente a una cronologia, ci tocca mettere mano al libro in sede di revisione. In questo caso il lavoro sarà più complicato se le parti da ritoccare sono importanti. Pensate agli esempi di prima: se Mario prende il treno da Genova alle nove e arriva a Milano alle nove e trentacinque, basterà modificare l’orario di arrivo a Milano; se Luigi chiama sua madre da Dallas ad Adelaide, basterà scrivere che lei non risponde. Oppure cambiare orari. Però talvolta cambiare solo gli orari non risolve tutto: pensate a romanzi complessi laddove modificare un’ora stravolge tutto.
Conclusioni
L’incoerenza temporale, soprattutto se non si sta attenti, è una brutta bestia. Per evitare di cadere in questa trappola ecco alcuni consigli utili:
- Scrivete e tenete sempre a portata di mano una scaletta cronologica degli eventi;
- Prima di scrivere ogni scena, riflettete se l’aspetto temporale è corretto o no;
- Controllate i tempi di percorrenza tra una località e l’altra, e i fusi orari;
- Se inventate un mondo da zero, costruite anche una scaletta storica dei principali avvenimenti e tenete sempre d’occhio le distanze del vostro mondo immaginario;
- Scrivete la biografia del vostro personaggio, inserendo le date di tutti gli avvenimenti che lo riguardano.