Cosa faresti se un giorno qualunque su un treno qualunque un uomo iniziasse a fissarti intensamente? E se lo stesso uomo te lo ritrovassi davanti al ristorante in cui lavori e vicino al bar dove hai preso un caffè?
Forse ti arrabbieresti, forse penseresti a coincidenze, forse inizieresti a preoccuparti.
E allora chiederesti aiuto, scoprendo che nessuno, a parte te, sembra vedere il tuo persecutore dal berretto rosso.
E se hai un trascorso di fallimenti e una predilezione per il poker e l’alcol, per chi ti sta attorno sarà fin troppo facile appiccicarti addosso l’etichetta di pazzo, instabile, inaffidabile, innescando una spirale di incubi e paranoie che si rivelerà molto difficile da spezzare.
Dall’autrice del romanzo “Io sono l’usignolo” e dei racconti “Reach” e “Buia fu la notte”, una storia ad alto tasso di suspense che indaga i meandri della mente umana e invita a porsi più di una domanda sulle ossessioni e le paure che albergano in tutti noi.