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Tra i picchi delle più alte montagne, punto d’incontro di Umani e Dei crudeli, c’è un luogo maledetto dove il buio quasi diventa suono, assordante e oscuro. Con la luce del sole però torna a essere Borgo Opaco: un villaggio unico, malinconico e ridente, dove culti e i riti di ogni epoca e provenienza convivono in serenità.Tra i suoi abitanti troviamo Moon, un’adolescente che professa l’Antica Religione. Moon ha perso i genitori e vive con Nymphe, sua nonna: una strega che, per malattia o sortilegio, non ha più la facoltà di esprimersi in maniera lucida e coerente. Tra rabbia e dolore, sacrifici umani e ricerca del proprio destino, Moon si troverà di fronte a due sentieri e dovrà compiere la sua scelta: potrà riempirsi di oscurità o sacrificarsi per la salvezza. Due incontri segneranno il suo percorso: quello con Metelaine, all’apparenza una ragazza come lei ma forse non umana, e quello con Provenza, la ninfa immortale preda della morte.Crescere è sempre scegliere, ma cosa deciderà Moon? E chi ne pagherà il prezzo?

Ognuno di noi cela in sé un pezzo di oscurità. Vogliate chiamarla ombra, parte nascosta, lato oscuro della forza… comunque esiste.

A volte rimane lì dov’è e non ci accorgiamo nemmeno della sua esistenza… altre emerge e dobbiamo fronteggiarlo.

E se invece lo accogliessimo?

Moon, la protagonista di questo dark fantasy, è una ragazza che vive con la nonna a Borgo Opaco, un paese che, lo dice già il nome, di certo non è ridente e primaverile. Anzi.

Cupo come il nome che porta e circondato da un bosco fitto e misterioso, Borgo Opaco è casa di molte streghe.

Non con bastone, naso rugoso e cappellaccio: queste sono streghe moderne che vivono in simbiosi con la natura e i suoi cicli. Anche la nonna di Moon lo è. E pure l’enigmatica Metelaine, apprendista che sa leggere nella mente.

Solo Moon sembra ancora non aver trovato la sua strada; in effetti, con una nonna in preda a quella che sembra una demenza senile e all’unica amica che basta un niente perché legga i tuoi pensieri, spesso la protagonista rischia di essere sballottata qui e là senza che riesca a capire dove la condurrà il futuro.

Chi invece ha ben chiaro il destino è Provenza, ninfa rinnegata e accecata dall’odio, tanto da diventare una creatura così terrificante da incutere timore al primo sguardo.

I più alti picchi delle montagne sono il suo regno, ma non ha ancora finito con i terrestri, soprattutto perché il figlio, ch’ella detesta, ha in serbo per lei un macabro regalo… e Moon ne è implicata.

Non posso e non voglio raccontare di più di quanto non abbia già fatto, ma so che comunque queste poche righe non hanno rivelato qual è il perno intorno a cui il romanzo ruota, ma spero almeno abbiano incuriosito il lettore, che sia o meno amante del fantasy.

Nel mio caso, visto che leggo fantasy da quando avevo tredici anni, sono piuttosto esigente e qualsiasi nota stonata mi fa chiudere il libro con un tonfo. Le storie scontate le ho lette dappertutto, e quando finalmente mi arriva fra le mani qualcosa di diverso, non posso che gioirne.

È il caso di questo romanzo, grazie al quale ho potuto conoscere Emanuela anche come autrice e non soltanto come blogger.

A me piacciono atmosfere cupe, fosche, morbose, e questo romanzo non poteva non finire nella mia biblioteca.

Non voglio troppo soffermarmi su Moon perché ne parlerò diffusamente nella tappa dedicata a lei, ma posso anticiparti che è una protagonista davvero ben caratterizzata; come pure gli altri personaggi.

L’autrice conosce molto bene la religione wicca (mi perdonerà se da profana non avrò scritto il termine giusto) e nel corso delle pagine avremo qualche assaggio di quella che è una vera e propria cultura tutta da scoprire. Questo è un altro punto di forza del romanzo: il fatto che dopo aver letto sei conscio di aver acquisito una nozione in più.

“Al di là di Borgo Opaco”, comunque, non è un romanzo per tutti: scordati bei sentimenti, belle parole e baci e abbracci; al massimo potrai ricevere un colpo basso da chi non te l’aspetti.

Una storia cruda che ti piazza la realtà di fronte senza infarcirla di merletti: proprio i romanzi che adoro perché li ritengo più veri di qualsiasi cronaca, anche se di fantasia.

In conclusione, un forte grazie a Emanuela per avermi dato la possibilità di leggere e recensire il suo romanzo, e per avermi fatta anche (ri)avvicinare a un mondo che merita anche solo una breve occhiata per cambiare la percezione di ciò che ci sta intorno.