C’era una volta il punto e virgola

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Ti ricorda qualcosa?

Ebbene, in questa remota galassia esisteva un pianeta popolato da punti e virgola. Simpatici, carini, pucciosi.

Un giorno, però, come spesso accade, i punti e virgola costruirono un esercito e decisero di invadere i pianeti vicini: quelli dei punti e delle virgole.

Erano stufi di essere soggiogati dai punti e dalle virgole. Anche loro volevano la loro importanza.

Così, dopo una battaglia sanguinosa che non ti racconto perché è stata davvero cruenta, i punti e virgola sconfissero i punti e le virgole e divennero padroni dell’universo.

Ogni frase era piena di punti e virgola; finalmente loro potevano far sentire la loro supremazia; la loro importanza; finalmente avevano anche loro un posto nel mondo;

Questa (triste) storia ci serve per introdurre l’argomento di oggi.

Hai capito bene, il punto e virgola.

Troppo spesso vi è un abuso di questo segno di interpunzione. Troppo spesso lo mettiamo ovunque, anche dove non serve. E, al contrario, spesso non lo usiamo proprio.

In questo articolo ti aiuterò a capire dove e come inserire il punto e virgola nel tuo romanzo.

Pronto? Via alla velocità della luce!

Punto e virgola: che cos’è

Treccani ci viene in aiuto e ci dice che il punto e virgola indica uno stacco intermedio tra due frasi, più forte della virgola e meno forte del punto. Su Grammatica Italiana il punto e virgola indica una pausa più lunga nella lettura. Su Scrivo.me il punto e virgola viene descritto come una pausa meno marcata del punto fermo, per far capire che il discorso continua anche se i soggetti cambiano.

Insomma, quello che ho trovato non è una definizione univoca. In realtà l’utilizzo di questo segno di interpunzione è più semplice di quanto non credi.

La cosa importante è non farsi prendere dal panico e usarlo solo nei casi previsti.

Quando non usare il punto e virgola?

Bene, dalle nostre definizioni abbiamo estrapolato che il punto e virgola è quel simpatico segno che sta tra la virgola e il punto. Infatti per questo motivo ce l’ha a morte con loro. Si sente in pericolo e ha ragione!

L’errore più frequente è utilizzare il punto e virgola quando in una frase abbiamo già tanti punti, tante virgole e tanti due punti e vogliamo cambiare. Magari quel punto e virgola è bello, ci sta bene.

Non puoi usare un punto e virgola solo perché ti sei stufato dei doppi punti o altro.

Né puoi usarlo perché in quella frase ci sta bene esteticamente.

Anche se piccolino rispetto ai suoi due amici big, il punto e virgola ha una sua importanza. Sennò rischi che si arrabbi e muova guerra verso i colleghi. Non vorrai spargimenti di sangue, vero?

Ad esempio, ti sconsiglio di usare il punto e virgola nei dialoghi:

“Ciao, come stai?” Mi sentii chiamare; “Ehi, parlo con te!”

In genere la punteggiatura dei dialoghi prevede soli punti, due punti e virgole. Il punto e virgola è usato raramente.

Quando usare il punto e virgola?

In estrema sintesi, il punto e virgola va usato:

  1. Nelle enumerazioni;
  2. Nelle periodi complessi per separare frasi lunghe dove, anche se c’è un’interruzione sul piano della forma, il contenuto rimane invariato (Giuseppe Patota);
  3. Per inserire una precisazione o un’opposizione;
  4. Quando si riprende l’espressione di un enunciato precedente (anadiplosi);

Facciamo qualche esempio per chiarirci le idee.

Dopo cinque giorni, L’allegro chirurgo regalato da Andy già prendeva polvere sotto il letto (certo, alcune parti anatomiche mancavano fin dall’inizio; mio fratello l’aveva scovato per un quarto di dollaro a un mercatino dell’usato all’Eureka Grange). (Revival, Stephen King)

Nei Fight Club la cui “prima regola è che non si parla dei Fight Club” giovani sconosciuti si picchiano furiosamente fino a devastarsi la faccia, “a mani nude, senza camicia e senza scarpe”; sono descritti come se facessero parte del mondo reale, ma sembrano soggetti di realtà virtuale ed esistono solo cinque ore, dalle due di notte del sabato alle sette della domenica mattina. (Fight Club, Chuck Palahniuk)

Quando passano le ultime carrozze, una massa di ragazzi e ragazze vestiti di scuro si lancia giù; alcuni cadono e rotolano, altri barcollano per qualche passo prima di riacquistare l’equilibrio. (Divergent, Veronica Roth)

L’orologio non era rotto; funzionava perfettamente, con un solo particolare: andava al contrario. (Il Principe della Nebbia, Carlos Ruiz Zafón)

Come vedi il punto e virgola viene soprattutto usato in periodi lunghi per intervallare le frasi che hanno lo stesso contenuto, laddove un solo utilizzo della virgola potrebbe appesantire l’intero capoverso. Prova a sostituire il punto e virgola con la virgola: sicuramente ti perderai per strada e dovrai riprendere la lettura all’inizio.

In definitiva: fai un uso ragionato del punto e virgola

Il punto e virgola ha le sue regole, abbiamo visto. Però è anche un segno, come dire, più sfumato.

Molti parlano anche di stile: fa’ uso di ogni segno secondo il tuo modo di scrivere.

Quello che posso consigliarti io è: utilizza il punto e virgola solo nei casi previsti. Né di più, né di meno. Se hai la tentazione di infilarlo in una frase perché secondo te lì ci sta bene, chiediti prima il perché. Serve a migliorare la lettura del periodo? È utile perché stai elencando vari concetti? O lo metti perché non sai come dividere una frase? O, ancora, perché ti piace lì dov’è?

Ricorda. Se sei incerto dell’utilizzo di un qualsiasi segno di interpunzione, ripesca le regole di grammatica. E se proprio non sai se lì il punto e virgola ci sta bene o no, cambia la frase in modo da risolvere l’enigma 🙂