Pubblicare in cartaceo conviene ancora?

L’era degli e-book è viva ormai da anni, ma il cartaceo ha ancora il suo fascino.

Basti pensare a quanti, come la sottoscritta, adorino la cara “vecchia” (mica tanto!) carta.

La questione per un lettore è semplice: compro un cartaceo o un e-book in base a scelte personali o di prezzo (ad esempio, preferisco un e-book perché costa la metà).

Ma per lo scrittore pubblicare in cartaceo conviene ancora?

Mi pongo questa domanda perché spesso, per gli autori autopubblicati, la scelta è quasi sempre rivolta all’e-book, e solo a quello.

Certo, costa meno ed è più immediato.

Ma a mio avviso pubblicare in cartaceo ha i suoi lati positivi.

Anzi, lasciami dire: pubblicare anche in cartaceo è fondamentale.

Oggi ti elencherò cinque motivi per cui, se ancora ci stai pensando, ti conviene iniziare da subito la preparazione delle copie cartacee del tuo libro.

Iniziamo!

Pubblicare in cartaceo: 5 motivi

Un autore, soprattutto se emergente, ha l’obbligo di farsi conoscere. In tutti i modi possibili.

E pubblicare in cartaceo è un ottimo metodo di promozione.

Perché?

Semplice: si raggiungono più persone.

Ed è il primo motivo per cui conviene.

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Primo motivo: si raggiungono più persone

Ci sono ancora tanti (eh, sì!) che non hanno un e-reader e leggono solo cartacei.

Quindi queste persone sono impossibilitate a comprare il tuo libro, per il semplice motivo che non potrebbero leggerlo da nessuna parte.

La mancanza del formato cartaceo è motivo di insoddisfazione per molti, e chi non potrà leggere il tuo libro sarà un cliente in meno.

E tu non vuoi che succeda questo, no?

Inoltre, quando contatti blogger o giornalisti per una recensione, spesso ti chiedono copie saggio cartacee: non averle ti chiuderà una porta (e una recensione in meno, almeno agli inizi, può fare la differenza).

Secondo motivo: sei in libreria

Il sogno di tanti autori emergenti (sia self sia editi da CE) è di vedere il loro libro accanto ai “big” in una libreria.

Orbene, questo non succede se non esiste la copia cartacea.

Sì, ormai tante piattaforme di self-publishing danno la possibilità di pubblicare in più store e il tuo libro sarà ovunque… ma stiamo parlando solo del digitale.

Vuoi mettere con l’avere il tuo libro in una libreria fisica?

È più visibile rispetto agli store online, in cui ci sono migliaia di titoli ed è difficile che il tuo sia visto da tanti, soprattutto agli inizi (ma anche in seguito, certe volte).

Terzo motivo: puoi partecipare a fiere e presentazioni

Le fiere dell’editoria sono un’occasione da non lasciarsi scappare.

Sì, perché, soprattutto in quelle più piccole dove puoi anche partecipare da solo come autore, hai la possibilità di farti conoscere e mostrare il tuo libro (e venderlo, magari).

Se poi sei affiliato a un’associazione attiva nelle fiere, il cartaceo è necessario.

Magari ti bastano una ventina di copie o anche meno, ma è sempre utile stamparne qualcuna e portarla in fiera.

Idem per una presentazione: a cosa ti serve se non hai il cartaceo?

Alle presentazioni, si sa, chi partecipa è anche interessato ad acquistare il tuo libro, magari autografato.

Partecipare alle fiere e organizzare presentazioni è utilissimo perché, detto in brutte parole, “ci metti la faccia”: sei in mezzo alla gente, ti fai conoscere e fai conoscere il tuo libro.

Certo, se hai il cartaceo.

Altrimenti non avrebbe senso.

Quarto motivo: stampare non costa tanto

Ebbene sì, stampare un libro non è un costo elevatissimo.

Facciamo una breve premessa.

Esistono piattaforme dove stampi un tot di copie che ti saranno spedite a casa (una sorta di tipografia digitale), e piattaforme di print on demand, dove è il sito-azienda, che stampa SOLO le copie richieste del tuo libro, trattenendo una percentuale sul prezzo di copertina. È il caso, ad esempio, del servizio Create Space di Amazon (recentemente Amazon ha anche aggiunto questa funzionalità con KDP)

Orbene, poiché hai la possibilità di stampare solo un tot di copie a richiesta e da nessuna parte ti viene obbligato l’acquisto dei tuoi libri (come purtroppo succede con l’editoria a pagamento), il costo di stampa è più contenuto e vincolato alle sole copie vendute o di cui hai bisogno.

Se ti servono cinquanta copie per fiere o presentazioni, le stamperai, e la piattaforma alla quale ti sei appoggiato provvederà a stampare le copie richieste dal cliente, e solo quelle.

Quinto motivo: impaginare un cartaceo è semplice

Molti autori temono anche la parte dell’impaginazione: non sanno da che parte iniziare, non conoscono i formati di stampa né le regole per avere una copertina “compatibile” con il libro.

In realtà, soprattutto se “mastichi” programmi come Word o OpenOffice, impaginare un cartaceo è semplice.

Ti basta solo decidere formato, margini, font e seguire una griglia per ogni capitolo.

Anche la copertina, che spaventa molti, è semplice da strutturare, ma ti dirò di più: piattaforme come Create Space ti aiutano dandoti, sulla base di alcuni parametri come il numero di pagine, una griglia su cui lavorare con il tuo programma di grafica.

Se poi sei proprio negato, non disperare! Ci sono tanti grafici e impaginatori pronti ad aiutarti.

Certo, è un costo, ma chi ha detto che il self-publishing sia gratis?

Conclusioni: pubblicare in cartaceo conviene? Eccome se conviene!

Spero che questi cinque motivi ti abbiano convinto sull’importanza del cartaceo per la tua carriera di scrittore.

Avere anche la copia cartacea del proprio libro è fondamentale, come abbiamo visto, per aumentare il numero di lettori, per poter partecipare a fiere e presentazioni e per essere presenti nelle librerie fisiche.

Inoltre i costi di stampa, grazie al print on demand sono contenuti e non dovrai nemmeno occuparti della distribuzione, che sarà a carico della piattaforma scelta.

Infine impaginare un cartaceo non è complicato come sembra, e puoi sempre chiedere aiuto a professionisti che renderanno il tuo libro un capolavoro.

Allora cosa aspetti? Corri e pubblica la tua prima copia cartacea!

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