Ok, il prezzo è giusto (?)

Stabilire il prezzo del proprio e-book è un dubbio che assilla tutti.

Sarà troppo alto? O troppo basso?

E se lo metto basso e poi lo alzo dopo? E se faccio il contrario?

E se lo metto gratis e tanti saluti?

Anche tu ti sei trovato in questa situazione, ammettilo.

Ci hai pensato e ripensato, ma non ne sei ancora venuto a capo.

Tranquillizzati, sei nel posto giusto.

Oggi ti aiuterò a capire come stabilire il prezzo di un-ebook a partire da una serie di variabili.

Iniziamo!

Premessa: troppo alto o troppo basso?

Due anni fa parlavo con un autore a proposito del prezzo del suo e-book che avrebbe pubblicato a breve. Lui mi disse che voleva un prezzo medio, sui 3,99 euro (stiamo parlando di Amazon), perché, se lo avesse messo troppo basso, la gente lo avrebbe considerato robbaccia.

La discussione “troppo alto – troppo basso” è di lunga durata e andrà avanti ancora per molto.

Da una parte c’è chi pensa (come l’autore di cui parlavo) che il prezzo di un e-book deve essere medio-alto. Sotto una certa cifra è spazzatura.

Dall’altra parte c’è chi preferisce pubblicare a un prezzo più basso per allargare la cerchia dei possibili lettori.

Chi ha ragione?

Tutti e nessuno.

In realtà ci sono tanti elementi che devi considerare prima di scegliere il prezzo del tuo e-book.

Sì, il dubbio “troppo alto – troppo basso” viene a tutti ma, prima di farti schiacciare sotto un macigno, pensa a quello che è conveniente per te (e per i tuoi lettori), e non quello che dicono gli altri.

Ecco alcuni consigli su come muoverti per stabilire il prezzo del tuo e-book.

1. La qualità

Mettiti davanti allo specchio e sii sincero con te stesso.

Il tuo libro è bello? Un capolavoro?

O è una “ciofeca”?

E ora mettiti nei panni di quelli che lo acquisteranno.

Se è un buon libro, con contenuti di qualità, saranno soddisfatti. In caso contrario, ahia!

Adesso pensa al prezzo: se il tuo e-book è di qualità, ha contenuti interessanti, è un page-turner, insomma, sai che è buono e soprattutto ne hai la certezza, perché non provare a venderlo a un prezzo medio-alto?

In caso contrario svenderesti mesi (se non anni) di lavoro, fatica e lingua penzoloni.

Non fare il furbo, però. Resta davanti allo specchio. Svesti i panni del super-scrittore e torna sulla terraferma.

È davvero buono il tuo libro? Qual è il parere di chi lo ha letto in anteprima (lascia perdere amici e parenti, pensa a editor, beta reader, blogger)?

Se il parere è positivo, o hanno tutti le fette di salame sugli occhi, o il tuo libro merita davvero.

E se merita, perché non dargli il giusto valore?

Comandamento numero uno: dà al tuo libro il valore (prezzo) che merita —  anche se è di scarsa qualità

Pagare 2,99 euro per spazzatura non è carino, fidati di chi ci è passato (io, ma anche tanti altri).

2. Notorietà

Ehi, dove scappi? Torna qui, davanti allo specchio. Mica ho finito!

Tutti hanno iniziato da zero o addirittura da -60 per quanto riguarda la notorietà.

Sì, purtroppo non tutti siamo famosi il giorno dopo che abbiamo pubblicato un libro. E magari neanche dopo dieci anni.

L’essere conosciuti o sconosciuti è un aspetto di cui tener conto nel fissare il prezzo di un e-book.

Se sei un autore famoso, hai una tua cerchia di lettori fedelissimi, riscuoti successo in ogni pubblicazione, allora puoi decidere di avere un prezzo medio-alto, perché sai che, comunque, chi ti segue ti leggerà lo stesso.

Al contrario, se sei nuovo, nessuno ti fila, ti viene più facile adottare prezzi “di lancio” per farti conoscere.

Stai attento, però: notorietà non vuol dire qualità.

Puoi essere famoso e scrivere spazzatura e venderla a 4,99 euro. Puoi essere un signor nessuno e scrivere di qualità e venderla a 0,99 euro.

La notorietà va presa con le pinze, quindi. Faccio un azzardo e ti dico che notorietà e qualità si scontran. Sì, perché se consideri soprattutto la qualità, allora anche se sei uno sconosciuto fissi un prezzo medio-alto perché il tuo libro lo vale; se consideri la notorietà, potresti essere tentato di fissare un prezzo medio-basso per attirare una larga fetta di lettori.

Comandamento numero due: la notorietà conta, ma va presa con le pinze. Non basare i tuoi calcoli solo su di essa.

3. Mercato

Ogni tipologia di libro (dal romanzo al saggio) ha un suo mercato di riferimento.

Ti basta andare su Amazon e dare un’occhiata alle varie categorie per farti un’idea dei prezzi.

Ebbene, sapere qual è il prezzo medio di un e-book per una categoria (ad esempio: i saggi sull’internet marketing) ti aiuta a capire a quale fissare il tuo.

Se, facciamo un esempio, tutti gli e-book hanno un prezzo che varia da 5,99 euro a 8,99 euro, puoi andare per tentativi e provare, magari, prima a vendere il tuo libro a 5,99 euro (che è già un buon prezzo), e poi, se non sei soddisfatto, ad alzarlo leggermente o ad abbassarlo.

Puoi anche osare e lanciare il tuo e-book a un prezzo più basso (1,99 euro) e vedere cosa succede.

Tieni sempre presente, però, il mercato di appartenenza del tuo libro, per vagliare i prezzi e studiare alternative.

Comandamento numero tre: tieni sempre controllato il mercato di appartenenza del tuo e-book per valutare i prezzi e scegliere la giusta strategia

4. Guadagni

E qui casca l’asino.

Ti sento già, lì fisso davanti allo specchio, che ti impettisci e tiri su il mento e mi dici che a te non interessa guadagnare perché scrivi per passione, hobby, eccetera.

Ora, siamo onesti. Ma è così disdicevole scrivere perché si spera di guadagnare qualcosa?

Magari tu sei proprio uno di quegli autori che passa quattro, cinque ore al giorno chino sulla tastiera. E poi tutte le riletture, le revisioni… non venirmi a dire che non è lavoro!

Adesso ti dirò una cosa che potrà spaventarti o indignarti, ma che è vera: non pensare solo al lettore, pensa anche (e soprattutto) a te stesso.

Lo vogliamo dare il giusto valore al tuo libro? Sì? Allora perché non darlo anche a te, che hai sudato litri di sangue per scriverlo e correggerlo?

Quindi, nel momento di fissare il prezzo di un e-book, pensa anche a quanto guadagnerai tu.

Facciamo l’esempio di Amazon Kindle Direct Publishing, che è la piattaforma più usata.

Su KDP ci sono due tipi di royalties (diritto d’autore): 35% e 70%. Quando fissi il prezzo del tuo e-book, vedi anche l’importo di royalty che ti sarà dato, come nell’immagine sotto:

prezzo di un e-book

Se vendi l’e-book a 2,99 dollari, riceverai 1,05 dollari se scegli il tasso del 35%, e 2,04 dollari se scegli il 70%. Scorrendo nei mercati Amazon mondiali che ti appaiono sotto, riceverai 1,67 euro con tasso 70% e 0,81 cent con tasso 35%.

Questo esempio per farti capire come puoi già avere una stima dei tuoi futuri guadagni. E non dimenticare che, sempre con KDP, se iscrivi l’e-book al programma Kindle Unlimited riceverai una percentuale anche lì!

Comandamento numero quattro: pensa anche ai tuoi, di guadagni

Per concludere: ma ‘sto e-book quanto deve costare?

Come avrai visto in questo articolo, ci sono tante variabili da conoscere. E spesso molte di queste si torcono i capelli a vicenda.

Ok la qualità, ma io sono mister nessuno, pazienza, mi svendo e butto l’e-book a 99 centesimi.

Sì, lo so, il mio libro fa *BIP*, però, chissenefrega, io devo guadagnare, quindi ecco un bel 5,99 euro e zitti tutti.

Sono ragionamenti validi e plausibili. La scelta è soggettiva.

Il bello del self-publishing è che sei editore di te stesso, quindi hai il pieno controllo del tuo libro.

Non c’è LA regola che ti dice quanto far pagare il tuo libro, piuttosto una serie di variabili, di cui quattro le hai già viste.

Quello che devi fare è sperimentare, sperimentare, sperimentare.

Analizza il tuo mercato. Cerca di capire che cosa pensano i lettori (clienti). Pianifica la tua strategia: proponi sconti, ribassa il prezzo per un certo periodo oppure regalalo…

La prima regola che devi sapere, però, è che la qualità (i contenuti) del tuo libro conta su tutto il resto.