Un po’ di mesi fa ha preso ufficialmente il via il CSU: il Collettivo Scrittori Uniti.

Ad anticiparmelo era stato Claudio Secci durante l’ultimo Salone del Libro torinese, ed ero davvero curiosa di conoscere questa nuova collettività, diretta emanazione (e conseguenza) dell’associazione Scrittori Emergenti Uniti, che purtroppo chiuderà le porte a fine anno – anche se rimarrà una collettività online.

Il nuovo Collettivo non è una vera e propria associazione, bensì, appunto, una collettività di scrittori il cui scopo principale è una diffusione e promozione delle loro opere, soprattutto grazie a una partecipazione attiva alle fiere locali.

Una partecipazione attiva alle fiere

Ebbene sì, perché, anche se nato da poco, il CSU ha già garantito la sua presenza ad alcune fiere di questo autunno, come Libri in Baia (Sestri Levante, 13-14 ottobre) o Libri in Nizza (10-11 novembre). Parteciperà anche alla fiera di Cantalupa (TO) questo 9 settembre.

… e i fondatori si stanno già muovendo per ritagliare un loro spazio al prossimo Salone del Libro di Torino!

Una forte passione, quindi, accomuna tutti questi autori, ma anche, e soprattutto la voglia di mettersi in gioco e di spintonare per attirare l’attenzione.

Sappiamo, infatti, che un autore, soprattutto se emergente o autopubblicato (ma anche pubblicato da una casa editrice che presta poca cura alla promozione), ha numerose difficoltà a farsi conoscere.

Se segui il mio blog sai come spesso do spazio ad autori autopubblicati, come nel caso della rubrica #ioleggoself. Tuttavia, non sempre questo basta, da solo. Più spesso la solo presenza online aiuta solo in parte un autore.

In molti consigliano anche azioni che chiamerei “metterci la faccia”, quindi presentazioni, passaparola e… fiere, ovviamente. Le fiere sono un canale utilissimo per far conoscere i tuoi libri. E, anche se magari non venderai una copia, non ha prezzo conoscere nuova gente. E pure farti conoscere. Chissà che magari chi non ha comprato oggi potrà farlo domani?

Gruppi come il CSU sono, a mio avviso, dei veri propri fari per ogni scrittore perduto e che non sa dove sbattere la testa.

Ma chi sta dietro a tutto questo?

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I fondatori del CSU

Dall’alto a sinistra: Manuela Chiarottino, Alessandro Procopio, Claudio Secci, Jessica Maccario e Manuela Siciliani

Cinque persone di età, professioni e luoghi diversi, ma tutte e cinque con un denominatore comune: la scrittura.

Ognuno di questi scrittori annovera una lunga esperienza in fatto di scrittura, e un’altrettanta passione per quest’arte incredibile.

In questa pagina puoi leggere di più su di loro e scoprire i loro libri.

Ho capito, Emanuela. Ma voglio anche io partecipare al CSU? Come posso fare?

Ci arrivo subito 🙂 Come entrare a far parte di questo interessante Collettivo?

Come partecipare al CSU?

Innanzitutto, siccome il CSU non è una vera e propria associazione, non c’è una quota annuale da versare, o altro, bensì occorre versare una quota di partecipazione alla fiera (o alle fiere), decisa dallo staff.

Non tutti possono partecipare al CSU. Mi spiego meglio: ogni autore prima dovrà sottoporre la sua opera allo staff, che valuterà se accettarlo o meno.

Questo non ti faccia decidere di cambiare idea! Una prima scrematura è giusta, ed è segnale che il CSU raccoglie al suo interno solo opere di qualità.

In questa pagina troverai più nello specifico il regolamento fiere e come partecipare.

Il CSU offre anche un servizio di consulenza per indirizzarti a come promuovere in maniera efficace il tuo lavoro.

Insomma, il CSU sembra davvero avere tutte le carte in regola per porsi come uno strumento efficace di promozione, incontri e condivisione della passione di ogni scrittore: la scrittura.

In qualità di media partner, ti terrò aggiornato su qualsiasi loro evento, ma ti consiglio, se vuoi davvero iniziare a promuoverti in modo efficace, di contattare subito lo staff CSU e di proporre la tua opera!

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