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La trama

Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si ritrova mezzo morto dopo aver subito un’aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest’ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene. Quando si risveglia si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans.
Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un’altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell’incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.

 

La recensione

Dopo un incipit fantastico, che sembra l’apertura di un colossal fantasy, conosciamo la storia di Evaline/Erik.

Già nelle prime pagine ci si imbatte in un colpo di scena che lascia di stucco, una cosa davvero originale. Evaline è una cameriera che nasconde un segreto: tempo prima un ragazzo ha perso la vita nel tentativo di difendere una ragazza durante un’aggressione e una strega, prima che morisse, ha trasferito la sua coscienza nel corpo di Evaline (in coma in una stanza d’ospedale).

Per caso (o forse no) si imbatte in Valentine e se ne innamora. Lei è una strega che sta cercando di formare una congrega. Ne affrontano tante insieme e riescono a reclutare altre streghe con un passato difficile, fino alla scoperta di una terribile verità.

Più che un semplice romanzo sembra un telefilm a puntate: in ogni capitolo c’è un’avventura colma di azione. Queste scene sono descritte molto bene: crude al punto giusto, trasmettono l’idea della violenza senza esagerare e cadere nel trash. A mio parere manca un po’ di sentimento, forse colpa dei dialoghi piuttosto freddi, ma la trama è molto originale e interessante.

Le informazioni vengono date con il contagocce e questo non fa che stuzzicare e incuriosire il lettore.

Un particolare che mi ha fatto sorridere – secondo me una mossa azzeccata -, è Evaline che sbaglia di proposito il nome di Chang Fung. Mi ha fatto sorridere ogni volta.

La scelta di scegliere come protagonista la mente di un uomo nel corpo di una donna è esplosiva. Se da una parte intriga, sarebbe potuta essere un’arma mortale per l’autore. Invece Andrea ha saputo destreggiarsi alla perfezione, raccontando al maschile i pensieri di Erik senza mai confondersi quando gli altri la vedono come una ragazza.

Ogni personaggio ha un carattere e un passato particolare, descritto molto bene. Scarseggiano le descrizioni delle ambientazioni, anche se la cosa non mi ha dato nessun fastidio.

Devo invece fare un appunto sulla prima di scena di sesso. Da come viene descritta sembra che Erik non abbia mai esplorato il suo “nuovo corpo”, cosa poco credibile perché ho l’impressione che, se mai potesse accadere una cosa del genere, sarebbe la prima cosa che farebbe una persona qualsiasi, uomo o donna che fosse.

Nel complesso, mi è piaciuta molto la storia e lo stile dell’autore. Anche se consiglio vivamente una revisione per evitare i numerosi refusi, non ho trovato errori grammaticali e la scrittura risulta fluida e scorrevole.

Dati tecnici


Titolo: Lonely Souls – Le streghe di New Orlieans

Autore: Andrea Romanato

Genere; Urban Fantasy

Pagine: 181

Prezzo: 2,99 euro (gratis per Kindle Unlimited)

Chi ha scritto questa recensione

Mi chiamo Monica e sono nata nel 73 in Brianza, dove vivo ancora con il marito e due figlie ormai adolescenti. Grazie a un fratello più grande ho imparato a leggere prima di cominciare la scuola e non ho mai smesso. Leggevo e rileggevo le favole fino a che non le sapevo a memoria e, in mancanza d’altro, mi leggevo tutti i cartelli pubblicitari quando ero in macchina. Sono talmente fissata con la lettura che perfino quando guardo la tv e, sotto le immagini, scorrono dei testi, io bado solo a quelli. L’amore per i romanzi veri e propri è nato grazie a Stephen King che, con la sua raccolta “A volte ritornano” mi ha conquistata nel lontano 1987. Da allora ho voluto ogni suo libro e la fame di lettura è sempre andata crescendo, quindi ho pian piano ampliato la lista dei titoli, degli autori e dei generi. Mio marito spesso mi prende in giro, dicendo che non sono normale perché i miei autori preferiti sono King e Jane Austen, e la cosa si rispecchia anche sui film che mi piacciono: o polpettoni romantici o horror sanguinari.

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