Hai pubblicato un libro, che sia fiction o non fiction.

Purtroppo le vendite stentano a decollare.

Lo sconforto è tanto, ma bisogna rimboccarsi le maniche e soprattutto capire che cosa non sta funzionando.


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Non va!

Purtroppo spiacevoli situazioni di libri che non decollano sono capitate anche a me. Impieghi mesi, se non anni, per produrre un testo di valore, e poi vendi giusto qualche copia, magari acquistata da qualcuno a cui fai tenerezza.

Lo sconforto diventa il tuo migliore amico. Vorresti lasciar perdere tutto, dedicarti ad altro, perché dai risultati la scrittura sembrerebbe non fare per te.

Sai quanti autori meritevoli hanno smesso di pubblicare perché non ottenevano i risultati sperati? Ne conosco tanti, forse troppi.

Però, prima di gettare la spugna, è bene capire perché il libro non stia avendo non dico successo, ma anche un minimo di interesse da parte dei lettori.

Fidati che non sempre è così scontato.

Di chi è la colpa?

Tanti autori, alle mancate vendite, si tolgono da tutto e come Ponzio Pilato se ne lavano le mani: non è colpa mia, il libro è buono, sono gli altri che non capiscono. E via di lamentele sui social, con gli amici, i parenti, i colleghi…

E, peggio, non fanno niente per recuperare il proprio libro dall’abisso in cui è sprofondato. Tanto, non è colpa loro, e per quanti sforzi faranno non cambierà nulla.

Niente di più sbagliato.

Quanto sto per dirti forse ti farà storcere il naso, ma ascolta: spesso la colpa di un libro che non vende è dell’autore stesso.

Un libro che non vende può non piacere, quello sì, ma spesso è perché è promosso male, non è presentato in modo accattivante oppure è di bassa qualità.

Partiamo da quest’ultimo elemento.

Un libro di bassa qualità

Se un romanzo è poco curato, scritto male, i contenuti sono di scarso valore, è normale che venda poco.

Qualche lettore può acquistarlo, soprattutto quando è appena uscito e non ci sono ancora recensioni in giro, ma se si accorge che è scritto male, o peggio, ci metterà poco ad abbandonarlo. Non lo consiglierà di certo, e magari ti rifilerà una recensione negativa. Se queste iniziano a sommarsi, soprattutto su Amazon (che ahimè è il posto dove le recensioni negative hanno preso residenza), i potenziali lettori saranno portati a evitarlo. Il libro comincerà a vendere sempre meno fino ad arrivare a un bello zero.

Ma la colpa non è del lettore: è tua.

Libri di bassa qualità ce ne sono tantissimi, su Amazon poi non ne parliamo. E i lettori sono molto più attenti di prima a scegliere il libro giusto, non vogliono rischiare di spendere soldi in robaccia (magari è già capitato e non vogliono ripetere l’esperienza).

Come sempre ribadisco che l’editing è fondamentale per la riuscita di un testo, ma anche una buona impaginazione, una quarta accattivante e una copertina che attiri l’attenzione (ne parliamo adesso).

Se manca questo, o peggio, se sai che il tuo libro ha contenuti di scarso valore (magari una trama che non sta in piedi, per un romanzo, oppure una scaletta confusa per un non fiction), difficilmente riuscirai a vendere.

Un libro presentato male

Poniamo il caso che tu voglia acquistare un romanzo rosa sul nostro solito Amazon. Digiti “romanzo rosa” sulla barra di ricerca… e ti pioveranno addosso migliaia di risultati. 100.000, per l’esattezza.

Trovare il libro che fa per te è cercare il famoso ago in un pagliaio. Inizi a scorrere i risultati… e cosa ti salterà subito all’occhio, prima ancora di cliccare su un libro?

Titolo e copertina.

Il titolo ha una sua importanza, ma ciò che soprattutto ti attirerà sarà una particolare copertina. Allora clicchi, e leggi la descrizione (o quarta di copertina). Se ti convince, lo acquisterai.

Una copertina e una quarta di copertina sono il biglietto da visita del tuo libro, sia che venga venduto online sia in libreria, o a una fiera. Anche in questi due casi il lettore si troverà di fronte una miriade di scelte, e se il tuo libro attirerà la sua attenzione sarà un passo avanti perché lo acquisti.

Una copertina sbagliata o una quarta che non metta curiosità rischiano di farti vendere poco o niente. Il lettore vede e passa oltre.

Presta dunque molta attenzione a questi due elementi, perché sono fondamentali. Investici anche, perché se fatti in modo corretto, se resi accattivanti, possono darti ottimi risultati.

Ho visto libri ben scritti ma dalla copertina poco piacevole e una quarta davvero brutta. Vendevano poco. Una volta sistemati, hanno iniziato a vendere molto di più.

Se pensi che la copertina e la quarta siano poco d’impatto, passaci qualche giorno su di modo da migliorarle. Spendi anche qualche soldo, ne varrà la pena.

Un libro promosso male

Presentare e promuovere apparentemente sembrano simili, in realtà sono molto diversi. Presentare un libro (tralasciando la presentazione in senso letterale che fai in libreria o altrove) è quanto ti ho detto prima.

Promuoverlo… be’, è tutto quel tempo che passi a invogliare i possibili lettori ad acquistarlo.

Anche la promozione va fatta con criterio. Uno SPAM a destra e a manca sui social funziona poco e niente. La gente ormai è stufa di scorrere la bacheca e vedere link di acquisto senza niente altro ad attirare la loro attenzione. Tormentare i blogger tutti i giorni perché lo recensiscano è antipatico e dannoso. Scrivere a tutti i contatti Facebook e Instagram, o altro, di leggere il libro è ancora più fastidioso.

Anche la promozione va fatta con criterio. Deve essere mirata, non soltanto all’obiettivo ma a chi vuoi contattare. Non ha senso scrivere a blog che si occupano di narrativa fantasy perché segnalino il tuo thriller, o fare un’inserzione Facebook di un romance inserendo anche chi legge solo storici.

Se non stabilisci un plan preciso e mirato (appunto), rischierai di perdere tempo e denaro e di non veder vendere nemmeno una copia.

Vendere un libro è difficilissimo, soprattutto oggi che il mercato è saturo e i lettori sono pochi, però iniziando a prendere alcune accortezze, e pianificando una strategia, sono sicura che con il passare del tempo inizieranno a esserci dei risultati soddisfacenti. Certo, questo non si fa in un giorno o in un mese, ma gettare le basi per una promozione consapevole è sempre un passo avanti rispetto a sparare nel mucchio e piangere se nessuno legge il tuo libro 🙂