Le Brevissime

Le Brevissime è la rubrica dedicata ai miei racconti brevi o brevissimi. Stralci di deliri, sogni, incubi; o racconti creati per gioco.

La barriera

Ho scritto questo racconto durante un’esercitazione del laboratorio “Scrittura e Narrazione” organizzato dal Gruppo di Supporto Scrittori Pigri. Dovevamo mostrare un’emozione senza menzionarla.

Sapete scovare qual è l’emozione principale di questo racconto?

Alessandro guardò il cancello di fronte a lui e si morsicò le labbra. Infilò le chiavi nella serratura, che scattò con un clock. Aprì il cancello quel tanto che bastava da oltrepassarlo. Lo accostò dietro di sé.

Era fuori. Finalmente.

Pescò nella tasca del parka una torcia e fece per accenderla. Un rumore lo bloccò e il respiro gli si spezzò in gola.

Proveniva dall’oscurità alla sua destra. Dei passi? No, sembrava piuttosto che qualcosa pestasse il terreno.

E si avvicinava.

Alessandro deglutì, e la voce del nonno gli ritornò in mente.

“La barriera li tiene fuori. Qui siamo al sicuro.”

Il nonno si accendeva sempre una pipa mentre, seduto sul divano a dondolo, osservava il fuoco crepitare nel camino.

“A nessuno è concesso oltrepassare la barriera, perché loro sentirebbero subito il nostro odore.”

Alessandro chiuse gli occhi. Una gocciolina di sudore gli solleticò il sopracciglio. La mano che teneva la torcia tremava.

I colpi erano sempre più vicini. Quasi a un passo da lui.

“E se sentono il nostro odore, diventano affamati.”

Alessandro accese la torcia e la puntò davanti a sé. Un gemito gli scappò dalle labbra.

Un enorme occhio lo fissava.

La torcia cadde a terra e si spense.