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Conosciamo gli autori attraverso le loro parole.

Max Penna lo abbiamo già conosciuto nella recensione del suo romanzo “La cospirazione degli Involuti”. Oggi ci svelerà qualcosa di più sul su essere autore.

1) Ciao, Massimo. Grazie per aver voluto partecipare alla rubrica #ioleggoself. Iniziamo parlando di te. Chi sei? Che cosa fai nella vita?

Ciao, Emanuela. Grazie a te per avermi ospitato sulla tua rubrica. Io sono un “ragazzo” di 38 anni molto curioso. Sono appassionato di scienza, soprattutto quella di frontiera, e mi dedico molto a studi alternativi. Nella vita faccio l’informatico e da otto anni sviluppo Software per Simulatori di Volo.

2) Com’è nata la passione per la scrittura?

Un giorno, un collega con cui faccio spesso discorsi molto interessanti mi disse: “Dovresti scrivere un libro.” In effetti, avevo scritto molto negli anni, ma solo pensieri, teorie, o brevi racconti. Quella frase però mi ha spinto ad andare oltre, e sono felice di averlo fatto.

3) C’è qualche big della letteratura che ti ha ispirato?

Richard Matheson è il mio preferito. Il suo “Io sono leggenda” mi ha colpito molti anni fa e ha lasciato il segno. Ma anche Dan Brown mi piace molto.

recensione max penna4) “La cospirazione degli involuti” è un romanzo fantascientifico ambientato in un passato futuristico. Ci spieghi i motivi di questa scelta?

La scelta è stata quasi obbligata. Volevo porre l’attenzione del lettore sulla possibilità che la realtà possa essere molto diversa da quella che crediamo. Il presente lo conosciamo bene, quindi il passato era il “posto” migliore per andare a minare le varie credenze che il lettore, come ognuno di noi, sicuramente si è creato nel corso della sua vita.

5) Quali sono state le difficoltà maggiori nella stesura del romanzo?

Non ho avuto grandi difficoltà. Tutto quello che ho scritto è frutto di studi personali. Ho solo messo insieme varie teorie legate tra loro con un po’ di fantasia.

6) Descrivi in tre aggettivi il tuo romanzo.

Stimolante, avvincente, originale.

7) Ci sveli qualche aneddoto relativo alla stesura de “La cospirazione degli involuti”?

Quando ho finito di scrivere il romanzo, ho voluto portarlo a mia madre per sapere cosa ne pensasse. Lei è una lettrice sfegatata, anche se legge più che altro thriller. Non ho pensato subito a mio padre perché so che si annoia a leggere romanzi; lui preferisce saggi, manuali, libri di economia… cose più tecniche.

Un giorno mia madre decise di portare il libro al mare per leggerlo sulla spiaggia. Mio padre, incuriosito dal fatto che l’autore fossi io, prese il romanzo dalla borsa mentre mia madre si stava facendo una nuotata e iniziò a leggere le prime pagine.

Dopo una decina di pagine non riusciva più a staccarsi. Leggeva colpito dai concetti espressi nel romanzo e voleva capirne sempre di più.

Abbiamo dovuto aspettare che lo finisse completamente prima di poter tornare a casa. Lo lesse in 5 ore senza mai fermarsi. Mi fece molto piacere.

Alla fine fu entusiasta del romanzo e iniziò a farmi mille domande, soprattutto sulle teorie economiche alla base della società evoluta.

8) Quali sono state le più grandi soddisfazioni per questo romanzo?

La più grande delle soddisfazioni è essere riuscito a colpire alcuni lettori che mi hanno scritto per complimentarsi con me, dicendomi di continuare a scrivere in questo modo e chiedendomi un seguito a questo romanzo.

Anche le recensioni che ho ricevuto su Google Play e su Kobo mi hanno dato grande gioia. Alcuni dei miei recensori sono riuscito a ringraziarli via social network e di questo sono molto contento. Mi piace avere un contatto diretto con i miei lettori; serve per crescere e migliorarmi.

Altri, purtroppo, non ho modo di contattarli. In particolare due dei recensori che mi hanno colpito di più sono Gazzoni Idalgo e Luigi Caputo. Vorrei ringraziarli. Spero che un giorno possano leggere questa intervista così potranno sapere quanto ho apprezzato quello che hanno scritto.

E infine, ma non per questo meno importante, la tua recensione. Un grande ringraziamento anche a te.

9) “La cospirazione degli involuti” ha un solido background e una solida ambientazione. Hai avuto difficoltà a strutturarla e elaborare gli argomenti?

No, non ho avuto molte difficoltà. Il background è solido perché nasce da concetti veri, teorie economiche, mediche e fisiche valide, anche se non di facile comprensione. Non tutto è frutto della mia mente. Molte teorie sono state elaborate da studiosi e scienziati del passato e del presente.

10) Progetti per il futuro? Hai qualche romanzo in cantiere che vuoi anticiparci?

Tra poco uscirà il mio secondo libro che si intitolerà “Dimensioni Coesistenti”, un romanzo di fantascienza che affronta i concetti di spazio e di tempo in modo molto diverso, ma che si rifà anche ad alcuni concetti espressi ne “La Cospirazione Degli Involuti”. Poi, sicuramente, mi dedicherò alla stesura del seguito di questo romanzo che probabilmente si intitolerà “Il Mondo Involuto”, così da esaudire le richieste di molti miei lettori.

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