Scrivere correttamente in italiano può sembrare super semplice… magari.

In realtà, non lo è. Sai quanti testi scritti con gli errori più banali ho letto?

Conoscere e comprendere gli errori più comuni può aiutarti a evitarli.

Qui di seguito ti elenco gli errori più banali, più semplici, ma, ahimè, ancora più diffusi.


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Accordo tra soggetto e verbo

Assicurati che il verbo sia sempre in accordo con il soggetto, anche se ci sono altre parole tra di loro.

Esempio:

  • Corretto: “I libri sono interessanti.”
  • Errato: “I libri è interessanti.”

Uso degli articoli determinativi

Gli articoli determinativi (il, lo, la, i, gli, le) devono concordare in genere e numero con il nome a cui si riferiscono.

Esempio:

  • Corretto: “Il ragazzo, la ragazza.”
  • Errato:Il ragazza, la ragazzo.”

Posizione degli aggettivi

In italiano, gli aggettivi possono precedere o seguire il nome. Tuttavia, il significato può variare da leggermente a clamorosamente.

Esempio:

  • “Un amico caro” (un amico molto amato)
  • “Un caro amico” (un amico che può anche costare molto)

Differenza tra ‘è’ e ‘e’

La è accentata (con accento grave! E l’apostrofo non va bene!) indica la terza persona del verbo essere. La e normale, diciamo così, è una congiunzione.

Esempi:

  • Corretto: “Lui è stanco e vuole riposare.”
  • Errato: “Lui e stanco e vuole riposare.”

Uso corretto di ci e si

‘Ci’ si usa per esprimere la presenza o per sostituire un luogo o una frase introdotta da ‘a’, mentre ‘si’ è una forma riflessiva o una particella pronominale impersonale.

Esempi:

  • Corretto: “Ci sono molte persone qui.” / “Si dice che domani pioverà.”
  • Errato:Si sono molte persone qui.” / “Ci dice che domani pioverà.”

Coniugazione dei verbi irregolari

Molti verbi italiani sono irregolari e devono essere memorizzati: non c’è niente da fare. Recentemente, giusto per darti un esempio se stai pensando ma dai, i verbi li conoscono tutti!, in una sponsorizzata ho letto: il tuo capitale, così, valerà di più. Varrà, magari! Attenzione, soprattutto, ai remoti e ai participi…

Esempio:

  • Corretto: “Io vado, tu vai, lui va.”
  • Errato: “Io vai, tu vai, lui vai.”

Uso di ‘quando’ e ‘quanto’

‘Quando’ si riferisce a un momento nel tempo, mentre ‘quanto’ si usa per esprimere una quantità.

Esempi:

  • Corretto: “Non so quando tornerò. Ho visto quanto pesi.”
  • Errato: “Non so quanto tornerò. Ho visto quando pesi.”

La pratica è essenziale, quindi continua a scrivere e rileggere ciò che hai scritto. Nella scrittura, ma anche nella correzione, è importante capire di non essere mai arrivati. Se hai un dubbio, anche minuscolo, scioglilo. Magari era un errore fossilizzato nel tempo e che non credevi più tale.