Vuoi entrare nel mondo dell’editoria? Lascia perdere!

Guarda, sarò schietta in questo articolo, che non vuole essere una critica quanto una cinica riflessione sul mondo in cui vivo e lavoro già da svariati anni.
Se il tuo sogno è quello di entrare nel mondo dell’editoria, sia come scrittore sia come professionista, o altro, è bene che qualcuno ti dia una strigliata e ti faccia capire bene cosa incontrerai.
Quindi se vuoi sapere tutto, ma proprio tutto quello cui andrai incontro, leggi questo articolo; e se ci credi davvero, alla fine scoprirai che non tutto il fango puzza.

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Un mondo di squali

Se c’è una cosa che detesto, è quando leggo: “Ho abbandonato tutto per dedicarmi alla scrittura.”

Ma dai! Ma queste persone ancora non capiscono che in Italia non si può vivere solo di scrittura? E che fanno? Lasciano un lavoro certo per lanciarsi nel vuoto?

Di scrittura non si vive, a meno di non rientrare in quell’1% di scrittori famosissimi (o fortunati) che possono dire di avercela fatta.

Al più si può vivere anche di scrittura, unendola però ad altri lavori, sempre nel campo dell’editoria, come professionisti del settore, editori, eccetera.

E questa è la prima cruda verità che mi sento di dirti.

Attenzione a proseguire con la lettura perché ne arriveranno altre.

Seconda cosa “brutta”.

Anche se decidi di non vivere solo di scrittura ma di affiancarla con altri lavori, sappi che da solo è dura. A volte impossibile.

Non voglio tirare fuori numeri e statistiche perché non mi sono mai piaciuti, ma quanti professionisti dell’editoria ci sono? Quante case editrici nascono ogni due-tre mesi? O associazioni culturali?

E come pensi di poter emergere da solo in questo mare di squali?

Invidio (sì, l’ho detto!) chi ha qualcuno dietro a sorreggergli le spalle qualora dovesse inciampare, e che lo aiuta a emergere. E mi rammarico quando vedo scrittori promettenti cadere nel Limbo dei Dimenticati perché non hanno nessuno dietro, mentre scrittorucoli non ben definiti sono primi in classifica solamente perché più fortunati con le conoscenze.

Ebbene sì: come in tanti altri lavori, anche in editoria se hai gli agganci giusti fai passi da gigante. In caso contrario è difficile anche solo chiedere una semplice segnalazione al tuo libro (tutto provato sulla mia pelle, non dico cavolate).

Basta solo vedere le risposte quando chiedi se qualcuno è interessato a segnalare o altro il tuo libro o la tua pagina: se nessuno ti conosce, o, nel caso dei libri, sei autopubblicato emergente o edito da case editrici piccole, ti filano veramente in pochi.

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E il ginepraio di questa foresta?

L’editoria è una foresta così fitta e densa che, una volta entrato, difficilmente riesci a uscirne. O a uscirne vivo.

A meno che non ti adatti, ovvio.

Sì, perché se sei disposto ad apprezzare gli altrui glutei e a calpestare la tua dignità, allora forse c’è la remota possibilità che tu riesca a tirartene fuori.

Sennò ti troverai davanti gente che ti sorride di fronte e ti spala sterco dietro, persone che non aspettano altro che un tuo cenno per diffamarti e avvilire le tue velleità di scrittore, editore, professionista e così via, strade tortuose per farti conoscere e via dicendo…

Sei ancora certo del tuo sogno?

Sì?

Bene, allora non sono la sola a crederci ancora 🙂

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Credici

Se non ti ho troppo afflitto con le mie dissacranti parole, ma se comunque mi segui da un po’ sai già che non mi piace nascondermi dietro gli specchi, c’è però speranza.

Già, perché se davvero credi nel tuo sogno di entrare nell’editoria, e sei consapevole dei rischi, sei ufficialmente nel Club dei con le Palle.

Un club davvero elitario, di persone come me e tanti altri che continuano ad andare avanti nonostante tutto e tutti, e se ne fregano se sono soli. E soprattutto odiano leccare le altrui pudenda.

Per te che sei arrivato fin qui e non mi hai odiata per quanto scritto, ma capita, posso dirti che anche per noi c’è speranza.

Oddio, non voglio farti sviolinate né raccontarti che finalmente, ragazzi, sono riuscita a emergere anche se non avevo nessuno dietro, evvai!, perché non è vero e perché la strada è ancora in salita (presente Cirith Ungol? No? Leggiti “Il signore degli anelli”, su).

Però ti dico che se sei uno scrittore, editore o professionista, e se sai che questo sarà il tuo lavoro, allora sì, ci sarà sempre qualcuno che ti apprezzerà e vorrà sostenerti. Magari non subito, magari dopo anni, ma arriverà.

Devi e vuoi crederci.

Ma stai sempre sul chi va là: in effetti, i pericoli sono sempre in agguato e la strada mai libera di insidie. Lo ha saputo bene Frodo, dopo aver scalato Cirith Ungol e aver incontrato una repellente e infame creatura…

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