Questione spinosa, quella dell’editor. Navigando su internet si sentono pareri davvero opposti.
C’è chi considera questa figura fondamentale nell’elaborazione di un romanzo, ed è quindi disposto a investire economicamente in un professionista che lo aiuti durante la revisione del suo scritto.
C’è chi, invece, vuoi per motivi finanziari, vuoi per altre questioni, preferisce non farvi ricorso.
Tralascio la mia opinione personale in materia, siccome sarebbe solo acqua tirata al mio mulino, per evidenziare un decalogo dei pro e dei contro riguardanti la tanto acclamata (e poco conosciuta) figura dell’editor.
Per chi non lo sapesse:

L’editor è una complessa figura che sta un po’ in mezzo tra l’editore (con la “e” in fondo!) e l’agente letterario. L’editor lavora sui manoscritti e sugli inediti, cercando, insieme all’autore, di migliorarne la fluidità, la leggibilità e confezionando un prodotto finito, pronto per essere pubblicato o inviato a una casa editrice.

Editor sì…

  • L’editor è un professionista che FA il lavoro di editor, e non un semplice appassionato di romanzi che, nel tempo libero, si diletta a correggere gli scritti degli amici;
  • L’editor è umile, quindi non si arrogherà mai la titolarità dell’opera corretta ma, invece, cercherà di valorizzarla al meglio seguendo le linee guida dell’autore;
  • L’editor ha tanta pazienza e voglia di mettersi in gioco: revisiona un romanzo ma al contempo impara anch’egli dai propri errori;
  • L’editor può diventare amico dell’autore, ma attenzione! L’editor professionale non si lascia intenerire da eventuali legami di amicizia con l’autore stesso: il lavoro è il lavoro, l’amicizia è l’amicizia;
  • L’editor è serio e mette tutto se stesso nell’opera che revisiona, a tal punto di entrare nella mente dell’autore e voler “pensare come lui”.

Editor no…

  • L’editor ha un prezzo. Purtroppo, come ogni lavoro che impiega tempo (e il tempo è denaro), anche il lavoro dell’editor va pagato. Tutto sta nel saper scegliere il giusto editor che vi garantisca professionalità e al contempo vi offra un prezzo accessibile alle vostre tasche;
  • L’editor a volte bara. Non tutti sono seri e professionali: come per le case editrici truffaldine, anche tra gli editor ci saranno sicuramente quei due o tre disonesti che vi faranno il lavoro male e chiedendovi cifre da infarto;
  • L’editor non è l’autore, quindi talvolta risulta difficile “venirsi incontro”, rischiando, invece, di collidere nel momento in cui l’editor non riesce (o non vuole) a capire le richieste dell’autore;
  • L’editor è un perfetto sconosciuto che, senza neanche avervi mai visti, novantanove su cento vi rispedirà indietro il manoscritto zeppo di cancellature, correzioni e commenti a margine. Per i neonati scrittori, roba da buttarsi sotto il primo treno;
  • L’editor, infine, è talmente puntiglioso da farvi desiderare di non averlo mai incontrato.