Una raccolta di racconti e poesie molto piccola, ma che ha saputo colpirmi il cuore sia per la bellezza di ogni storia e verso, sia per la scrittura lirica di Lorenza, che tratta temi come l’amore, la morte e la speranza con una delicatezza difficile da trovare altrove.


E non ebbi paura.

In questa brevissima frase si può già trovare il filo conduttore di tutta l’opera di Lorenza.

Non aver paura, mai, quale che sia l’ostacolo che ti trovi di fronte.

E lo sanno molto bene i protagonisti delle storie contenute in questa raccolta: Liz, un vampiro che deve ogni notte fronteggiare la sua nuova condizione, divisa fra la sete di sangue e quella minuscola particella della sua anima che ancora la lega all’umanità; oppure Yeluiynna, giovane donna diversa dagli altri della sua tribù e abbandonata una volta ricevuto il Segno; o ancora la ragazza di “Un racconto impossibile”, che si risveglia in una stanza non sua e nessuno sembra accorgersi di lei…

Non è però solo il non dover aver paura il leitmotiv delle storie e delle poesie di Lorenza.

È anche l’amore. L’amore di chi non è più accanto a te ma comunque c’è; evanescente, etereo, un angelo che veglia la tua strada. E sì, anche lui ti dice di non aver paura. Perché è con te, sempre, come Simon o come Laura.

Che dire, poi, delle poesie?

In queste vi è tutta l’emotività che un’anima sensibile riesce a trasmettere, e, anche se sono tinte di autunno e di inverno, leggerle reca una forte emozione.

“E sei vivo di luce / Sei dorato silenzio. / Sei un’aquila in volo, che maestosa si libra / nel sereno splendore / di quell’alba infinita.”

Da “Alba al Pian dei Cavalli”

È una tristezza più pesante quella che avvolge le poesie, a differenza dei racconti. Qui, infatti, ti ritrovi annichilito nel silenzio di un cadavere di foglia ricoperto di brina o fra croci bagnate di pianto.

Una solida angoscia quasi esistenziale sembra ammantare ogni singolo verso, la speranza di un qualcuno a vegliare su di te ormai dimenticata.

Ma è proprio questa la forza di ciascuna poesia, di ciascun verso: raccontare la morte (fisica, dell’anima) senza averne timore.

E non ebbi paura, anche questa volta.

Perché dovresti acquistare questo libro, ti chiederai?

Non voglio perdermi in inutili salamelecchi dicendoti che dopo aver letto i racconti e lei poesie avrai acquisito una consapevolezza diversa o sarai tu una persona diversa.

Lorenza non vuol darti alcun insegnamento… perché dentro di te c’è già tutto quello che c’è da sapere.

Devi solo prendere la sua mano e lasciarti condurre oltre.

Devi non avere paura, anche tu.


L’autrice

Lorenza Falcinella è nata nel 1965 e abita con la sua famiglia a Samolaco S. Pietro, in provincia di Sondrio. Dopo il liceo si è diplomata in pianoforte e ha lavorato a lungo come insegnante in alcune scuole musicali. Attualmente lavora come musicista e organista per le chiese di St. Moritz, nella vicina Svizzera. Appassionata di lingue straniere, spende gran parte del tempo libero per leggere in inglese, in tedesco e in russo. Ama inoltre stare immersa nella natura, con la quale ha un rapporto intenso e quasi simbiotico, e prova un amore altrettanto particolare per gli animali. La passione per la lettura e la voglia di trasmettere anche agli altri le proprie emozioni l’ha portata a scrivere il suo primo libro “E non ebbi paura”.


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