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“Il tuo destino vive in te, Paige. Devi solo avere il coraggio di vederlo, perché il coraggio è più importante della paura stessa”.

La trama

Da quando la sua famiglia si è trasferita nel paesino più noioso e piovoso del mondo, Paige vuole solo lasciarsi la sua tragedia alle spalle e allontanarsi da sua madre e dal Destino che vuole imporle, per decidere il suo futuro da sola.
Non permetterà a nessuno di rovinare i suoi piani, nemmeno i sogni che la terrorizzano ogni notte, che le mostrano strani segni e persone oscure e dilaniate, o il nuovo saccente, egoista e presuntuoso vicino, la quintessenza della perfezione, con il suo fascino pericoloso, che tenta di innervosirla in ogni possibile modo, come se fosse la sua missione di vita.
Ma nemmeno Paige riesce a negare l’intensità con cui è attratta da lui, come se il loro futuro fosse inesorabilmente intrecciato.
E forse è proprio così, perché la vita è fatta di scelte e, a volte, per capire chi siamo davvero, non dobbiamo far altro che accettarci. E vivere.
Ed è proprio allora che tutto può accadere.

 

 

La recensione

Se si ha la pazienza di proseguire la lettura sino alla fine, questo corpulento urban fantasy riserva numerose sorprese.

Questo ho pensato quando, la settimana scorsa, ho raggiunto la pagina finale di “Drop of blood”. E ho chiuso il libro, soddisfatta.

L’enorme mole del romanzo può spaventare il lettore meno incallito: quasi ottocento pagine.

Tuttavia, la scrittura è godibilissima e, una volta entrati nel “mood”, nel libro, non ci accorgiamo nemmeno della lunghezza.

Il filo conduttore è uno dei classici degli urban fantasy: Paige, la protagonista, è una sedicenne arrabbiata con il mondo e con i genitori, che l’hanno tenuta all’oscuro dal destino che l’aspetta, ossia diventare una Cacciatrice di vampiri, come la madre prima di lei.

Come tante adolescenti, Paige non vuole che qualcuno le progetti la vita, e farà di tutto per opporsi al volere dei genitori e del Consiglio. Lei detesta i vampiri, e vi è una ragione ben precisa, che riguarda il fratello maggiore — ma che, per ovvi motivi, non vi rivelerò.

La sua vita viene sconvolta, e non poco, con l’arrivo di un nuovo vicino di casa: l’enigmatico, bello e strafottente Nathan.

Una persona tanto odiosa quanto attraente, che non passerà inosservata agli occhi della ribelle Paige.

Ma qualcosa trama nell’oscurità, e il Male è sempre in agguato, pronto a colpire quando meno te lo aspetti.

Riuscirà Paige a seguire il suo destino e a far ragionare il proprio cuore?

Il romanzo è scritto in modo semplice e a volte banale, ma rispecchia perfettamente l’animo controverso e ribelle della protagonista.

Apparentemente, leggendo i primi capitoli, si potrebbe (erroneamente) pensare di trovarsi davanti a uno dei tanti romance che spopolano oggi: lei e lui, lui stronzo, lei gli corre dietro suo malgrado, eccetera.

Tuttavia, proseguendo la lettura, scopriamo un universo ben più vasto, che racchiude in sé anche numerosi elementi della mitologia greca, che l’autrice padroneggia alla perfezione.

Verso le battute finali, poi, il romanzo ha una forte accelerazione, e siamo catapultati nell’azione, un colpo di scena dietro l’altro.

Insomma, di certo “Drop of blood” non annoia, e devo dire che, nonostante la lunghezza, l’ho letto in poco tempo.

I personaggi sono caratterizzati al meglio, a partire dalla protagonista: leggendo la sua storia (narrata in prima persona), “sentiamo” i suoi sedici anni, le sue paure e i suoi desideri. Ammetto che certe volte sarei voluta entrare nel libro e darle due schiaffi, ma non è forse questo, il bello di un personaggio vivido e vivo? Il fatto che sappia regalarci un’emozione, bella o brutta che sia?

In conclusione, consiglio vivamente questo urban fantasy, anche se avrei ridotto di un poco la prima parte, che, forse, è un po’ troppo lenta.

Se i libri lunghi non vi spaventano e volete leggere qualcosa di diverso, “Drop of blood” fa per voi.

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