Caccia al refuso!

Avete scritto un romanzo e l’avete corretto o fatto correggere da un professionista. Il romanzo è pronto per essere pubblicato o inviato a una casa editrice o agente.
…ma siamo davvero sicuri?
Il refuso è sempre dietro l’angolo.

Che cosa intendiamo per refuso?

Treccani ci dice che il refuso è:

In tipografia, errore di composizione o di stampa prodotto dallo scambio o dallo spostamento di una o due lettere, o segni, causato spesso da errata collocazione dei caratteri nella cassa (per quanto riguarda la composizione a mano), o da errore del tastierista o da difetto meccanico (nella composizione a linotype o a monotype). In senso lato, errore tipografico in genere, o anche di fotocomposizione.

In genere durante la revisione o la correzione di bozze vi sono più tipi di refuso, quindi non solo doppi spazi, paragrafi mal allineati, errori di battitura e così via. Ad esempio possiamo trovare anche errori concettuali, come date sbagliate, attribuzioni errate, etc. Troviamo anche parole scritte male, magari perché di fretta o perché non abbiamo letto bene il nostro romanzo e, ahimè, il correttore automatico non ci ha segnato la parola come errore perché presente nel vocabolario (es.: mosse le dite della mano).
Che fare? Certo, piattaforme di self-publishing come Amazon ci danno la possibilità di caricare nuovamente la bozza corretta del romanzo, ma ricordiamoci che online le informazioni viaggiano a velocità della luce: anche solo un giorno può costarci caro.
In questo articolo vi darò una serie di dritte per scovare gli errori e i refusi del vostro manoscritto.

Alcuni trucchi per conoscere ed evitare i refusi

1) Leggete, leggete, leggete!

Può sembrare banale, ma non lo è, sopratutto se siamo noi a doverci correggere il manoscritto. Non è banale neanche per un correttore di bozze, in ogni caso.
Scordiamoci che con una sola lettura si possano trovare tutti gli errori. Più letture ci permetteranno di eliminare via via i refusi, questo perché, una volta scovati e corretti i primi errori, magari quelli più evidenti, gli altri, più ostici, ci balzeranno all’occhio solo in seguito. Soprattutto se questi errori non vengono considerati tali dal correttore automatico. Ricordate l’esempio delle dite? Word (o OpenOffice o altro) non ve lo segneranno mai come errore, perché dite è presente nel vocabolario.

2) Leggete ad alta voce

Se uno non ha mai provato, non sa quanto sia utile leggere ad alta voce. Che sia sul pc o su carta, la lettura a voce alta ci aiuta tantissimo nel trovare errori e refusi. Va da sé che bisogna leggere piano, parola per parola, e non perdere mai la concentrazione. Per esperienza personale, leggendo ad alta voce ho trovato molti errori che mi erano sfuggiti.

3) Leggete su carta o e-book reader

Stampare il manoscritto e leggerlo è un altro strumento molto utile, ed è il classico lavoro dei correttori di bozze che, armati di penna rossa e righello, spulciano ogni riga alla ricerca dell’errore. Spesso, però, vuoi per svariati motivi (poco tempo a disposizione, impossibilità di stampare, etc.), non possiamo stampare il nostro manoscritto. Quando ciò accade, vi consiglio, se lo avete, di traferire il file su un e-book reader e leggerlo da lì: non c’è la possibilità di annotare le correzioni a fianco, però potete usare lo strumento note insieme all’evidenziatore per segnarvi errori e frasi poco chiare.

4) Leggete al contrario!

Sì, sembra strano, ma un trucchetto usato da numerosi correttori di bozze consiste nel leggere al contrario tutto il manoscritto. Questo perché, leggendo dalla fine all’inizio, si perde il senso della frase e ci si concentra su ogni singola parola. Anche se è un procedimento lungo, vi suggerisco di fare una prova, e comunque, una lettura in più non guasta mai!