Ormai le ferie sono vicine e molti di noi stanno già pregustando qualche giorno lontano dalla solita routine.

E che cosa c’è di più bello che portare con sé un buon libro, da leggere sotto l’ombrellone oppure su una panchina con davanti le cime aguzze di un monte?

Ne ho selezionati per te cinque. Non si tratta di nuove uscite, bensì di libri che ho letto recentemente e che ho voluto condividere con te.


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Smetti di chiamarla (s)fortuna, Enrico Mattiazzi

Smetti di chiamarla (S)fortuna: Come scegliere di credere in te stesso, (ri)scrivere la tua storia, cambiare la tua vita. di [Enrico Mattiazzi, Cristina Taverna]

Se cerchi un libro di self-help davvero originale e che ti lasci qualcosa una volta terminata la lettura, be’, questo fa al caso tuo. Ho avuto il piacere di vedere il libro in tutte le sue fasi, dalla bozza alla versione finale, e tutte le volte mi ha emozionata.

Hai presente quando dicono: “Ho letto quello che volevo leggere in questo periodo?” Oppure: “Questo è quello che volevo sentirmi proprio dire!”

Ecco. È successo così con il libro di Enrico: le sue parole sono state quelle che avevo bisogno di sentirmi dire, di leggere, in quel momento della mia vita.

Inconsapevolmente, Enrico mi ha aiutata (e lo sta ancora facendo!). Quindi corri a dare un’occhiata al suo libro: non te ne pentirai

Legami pericolosi, Luisa Colombo

Sono molto critica con gialli e thriller in generale, perché ne ho letti tantissimi e ho sviluppato quel sesto senso (fastidioso, in realtà) che mi porta a capire chi sia il colpevole. Non ne vado mica fiera, eh. Anzi. Ogni volta che prendo in mano un giallo il mio Io investigatore freme e scalpita, e mi dice: “Ecco, leggi qui. È lui!

Quando l’Io investigatore viene fregato, non posso che gioirne.

Per fortuna con il libro di Luisa è successo proprio così: mi ha piacevolmente stupita e ho potuto voltare l’ultima pagina con il sollievo di non aver scoperto i retroscena se non fino alla fine e la contentezza di aver trovato, di nuovo, un ottimo thriller.

Insomma, se ti piacciono i colpi di scena, una trama curata e un’attenzione ai dettagli, questo libro fa per te.

Il cielo di pietra, N. K. Jemisin

Coccolo questa trilogia da un po’ di anni, nel senso che ho centellinato ogni volume, custodendolo nella mia libreria per il momento giusto (senza peraltro dimenticare i capitoli precedenti: questi romanzi non si dimenticano).

Ebbene, l’ultimo volume ti travolge e ti lascia spiazzato dall’inizio alla fine.

Si tratta di uno sci-fi/fantasy/distopico davvero originale, come si evince dalle mie precedenti recensioni, ed è anche complesso a una prima occhiata, ma basta entrare nel mondo della Jemisin e lasciarsi trasportare dalla sua penna graffiante. E avere fiducia.

Non ne rimarrai deluso.

A mirror in town (Io e Luisa), Elena Mancini

Una commedia leggera leggera (ma non per questo poco profonda, anzi!) che ho avuto il piacere di correggere e di leggere una volta terminata.

Elena è al suo primo libro, ma ne ha da dire di cose!

In effetti, chi l’avrebbe mai detto che in un salone di parrucchiera di un piccolo centro abitato potessero annidarsi così tanti intrighi?

E così insieme a Ada, la protagonista, ci immergiamo nelle vicende di un gruppo di paesani che hanno più scheletri nell’armadio che chiunque altro, tra amanti, figli illegittimi, possessioni (!!) e omicidi…

Il classico libro da leggere sotto l’ombrellone per trascorrere qualche oretta in assoluto relax!

Il barista delle ombre, Marina Cappelli

Okay, questa è un’anteprima, perché in questo momento in cui sto scrivendo il libro è ancora in fase di pubblicazione.

Tuttavia voglio condividerlo ugualmente con te, perché è il classico thriller che non solo lascia spiazzati, ma ti conduce a porti domande… tante domande.

E io adoro i romanzi che obbligano il lettore a essere partecipe e non soltanto un passivo assorbitore di parole.

Non avevo ancora letto nulla di Marina, ma dopo questo romanzo dovrò correre ad acquistare gli altri!

Anche in questo caso siamo in un contesto più bucolico che cittadino, e chissà perché in questi centri abitati, dove tutto sembra scorrere alla perfezione, zak! arriva qualcosa che ti fa ricredere.

Dei morti suicidi. Un neo-maresciallo in crisi con la moglie. Un bar che non vende solo caffè ma anche distrazioni. Un pittore che dipinge scene che avverranno sul serio. Una psicologa incattivita.

Gli ingredienti per un ottimo thriller ci sono tutti, ecco a te un bel cocktail. Ma attenzione: non abusarne. Potrebbe avere degli effetti… collaterali.